In fuga dalla città e dai mariti. Uno splendido fine settimana, tra sole donne, alla scoperta dei castelli in Toscana in provincia di Arezzo.

Castelli in Toscana, i 5 più belli in provincia di Arezzo

Io e Anna siamo amiche da sempre. Ci siamo conosciute all’asilo ed abbiamo fatto tutte le scuole insieme. Finito il liceo, però, abbiamo preso strade diverse. Lei si è iscritta alla facoltà di lingue ed io, invece, a lettere. Così, oggi, io sono una professoressa di italiano mentre Anna è docente di inglese, in una scuola privata. Entrambe siamo sposate. Io ho due figli, ormai maggiorenni. Anna ha un cagnolino, che ama come un figlio. La vita giornaliera è frenetica, tra lavoro e famiglia, e non riusciamo a vederci spesso come vorremmo.

Castello di Montecchio Vesponi a Castiglion fiorentino in Val di Chiana

Boutique Hotel e Castelli in Toscana

Due settimane fa me la ritrovo sotto casa, con in mano un programma di viaggio. Mi propone tre giorni solo per noi, come ai vecchi tempi. La destinazione sono i castelli in Toscana, in provincia di Arezzo. Ed io non mi sono certo fatta pregare: ho detto subito di sì, felice ed eccitata come una bambina.

Così, sistemati mariti, figli e cagnolino, il venerdì mattina successivo siamo partite. Lei guida, io no. Così è venuta a prendermi con la sua macchina nuova (sottratta al marito dietro la promessa di portare il cagnolino fuori la sera per tutta la settimana) e via, all’avventura.

Abbiamo fatto tappa fissa ad Arezzo. Anna ha trovato su internet un boutique hotel molto carino, dal quale i castelli sono tutti facilmente raggiungibili. Dopo essere arrivate in albergo, ci siamo rinfrescate e siamo partite subito alla volta di Anghiari, verso il Castello di Montauto.

Centro storico di Arezzo

Castello di Montauto

Il castello, che fu edificato intorno al 1170, si trova su un’altura di oltre settecento metri e possiede tre cinte murarie e un possente corpo centrale, dotato di mastio.
Nel corso dei secoli la struttura originale è stata quasi completamente distrutta, rendendo necessarie diverse opere di ristrutturazione.

Si dice che il castello di Montauto fu spesso meta di San Francesco d’Assisi ed io non fatico a crederlo: da là su si gode una splendida vista sulla Val Tiberina, che mette il cuore in pace.
Una delle cose più belle della giornata è stata, senza dubbio, vedere tramontare il sole sulla valle dal maniero: un’ esperienza indimenticabile.

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Due persone a cavallo con vista sul castello di Montauto in Toscana

Castelli in Toscana: Castello di Porciano – Stia

Sabato mattina ci siamo alzate presto e dopo aver fatto colazione ci siamo dirette alla volta di Stia in Casentino per visitare il Castello di Porciano. Qui abbiamo appreso che il maniero era una proprietà dei Conti Guidi, possessori di molti altri castelli in Toscana e Romagna. Quando i Conti Guidi lasciarono Porciano, nel 1442, il castello passò prima alla Repubblica di Firenze e poi al Comune di Stia.

In ultimo, nel 1793, in stato di rovina, fu venduto ad un antenato degli attuali proprietari, i Conti Goretti de Flamini.
Abbiamo visitato unicamente i tre piani inferiori del castello, adibiti a museo, ma solo perché i piani superiori non sono aperti al pubblico, in quanto residenza della attuale proprietaria, Martha Specht Corsi.

Anna aveva prenotato anche una visita guidata con un archeologo sia all’interno della torre palaziale che nei dintorni del castello. E’ stato bellissimo visitare il Santuario di Santa Maria delle Grazie, il Molin di Bucchio (ovvero il primo mulino sull’Arno) e il delizioso borgo medievale di Stia.
Dopo avere pranzato a sacco (una sensazione meravigliosa….ci sembrava di essere tornate ragazzine, in una delle tante gite scolastiche a cui abbiamo partecipato insieme), ci siamo avviate verso Poppi, per visitare il Castello dei Conti Guidi.

Borgo toscano di Poppi in Casentino

Castello dei Conti Guidi a Poppi

Il castello risale al X secolo e fu testimone della celeberrima battaglia di Campaldino, nel 1289, a cui partecipò anche il sommo poeta Dante Alighieri.

Abbiamo visitato tutto il Castello, dalle antiche prigioni alla torre campanaria. E non abbiamo certo dimenticato di ammirare la Porta del Leone (accesso al castello), il Museo della battaglia di Campaldino (dove c’è un plastico che ricostruisce gli schieramenti delle armate Guelfe e Ghibelline), il Salone delle Feste, la Cappella dei Conti Guidi (costellata di affreschi trecenteschi raffiguranti i vangeli) e la Biblioteca Rilliana (zeppa di volumi antichi e moltissimi manoscritti medievali). In serata siamo tornate in albergo stanchissime ma pronte per il giorno dopo.

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Castelli in Toscana in provincia di Arezzo. Guida ai 5 castelli dell'aretino più affascinanti, un salto indietro nel tempo nella bellissima campagna toscana

Castelli in Toscana: Gargonza e Romena

Domenica abbiamo visitato il Castello di Gargonza e il Castello di Romena. Il Castello di Gargonza è una rara testimonianza di borgo agricolo fortificato. Dopo essere appartenuto ai Lotteringhi della Stufa, sulla fine del 1600 divenne proprietà dei Marchesi Corsi, antenati degli attuali proprietari, che lo trasformarono in tenuta agricola. Ciò che mi ha colpito di più del luogo è stata la splendida porta duecentesca e la Chiesa romanica con il magnifico campanile a vela.

Infine, il Castello di Romena, situato in cima ad un poggio a 600 metri di altitudine, anch’esso proprietà dei conti Guidi. Come riportato anche da Dante nell’Inferno, si narra che, nel 1281, al castello vivesse Adamo da Brescia che, per conto dei Guidi, falsificava il denaro della Repubblica fiorentina. Catturato, fu giustiziato nei pressi del castello nella località oggi conosciuta come Omomorto. Al castello soggiornarono, poi, lo stesso Dante e Gabriele d’Annunzio, che qui scrisse gran parte dell’Alcyone.

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Il Castello di Romena si trova in Casentino in provincia di Arezzo

Il viaggio si è concluso qui, ed in serata siamo tornate a casa. Stanche ma felici. E questo è il diario di viaggio del weekend in Toscana più bello degli ultimi 10 anni, che ha riportato me ed Anna indietro nel tempo, rinsaldando la nostra amicizia. Insomma, assolutamente da rifare!

📍PER APPROFONDIRE:

👉 Castel San Niccolò, borgo casentinese diffuso di storia e leggenda 

👉 Stia: l’Arno, l’Arte della Lana e il Panno Casentino

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