Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutto il sapere dell’antico mestiere dello speziale, una delle sette Arti Maggiori fiorentine, riconosciuta come arte fin dal 1266. Viaggio alla scoperta dell’Arte dei Medici e degli Speziali, dalle origini ai giorni nostri.

Farmacie storiche di Firenze – Antica Arte dei Medici e degli Speziali.

Un bicchiere di vino, un abito di pelle, un particolare taglio di carne; per chiunque sappia come guardare, il legame tra i più freschi fiori dell’eccellenza toscana e la radice profonda, forte di secoli di lavoro, esperienza e artigianalità, è facile da percepire. Ciò è vero negli ambiti più diversi e rende davvero felice la nostra regione, le cui produzioni oltre che grande qualità conservano anche l’impronta della storia e delle persone. Oggi scopriamo le farmacie storiche di Firenze e l’antica Arte dei Medici e degli Speziali.

Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutti i saperi dell'antica Arte dei Medici e degli Speziali e dal 1266 vendono le loro medicine in città

L’Arte dei Medici e degli Speziali

Spesso queste storie iniziano nel Medioevo, con le associazioni delle arti che nacquero in tutte le città toscane. A Firenze le Arti Maggiori furono sette e l’articolo di oggi riguarda proprio gli eredi di una di queste: l’Arte dei Medici e degli Speziali, attestata quale arte autonoma fin dal 1266. Ma andiamo con ordine, a Firenze le arti, ovvero le associazioni che raccoglievano i maestri di un determinato mestiere, rivestivano due funzioni principali: politica ed economica.

Politica, perché nell’ultimo quarto del XIII secolo i ricchi mercanti prevalsero sull’antica aristocrazia delle case torri, le cui famiglie dichiarate magnatizie, con gli Ordinamenti di Giustizia del 1293 furono escluse dalle cariche politiche più importanti, per accedere alle quali divenne anzi necessaria l’iscrizione a un’arte. Economica, perché fin dalle origini, il primo XII secolo per la più antica dei mercanti di Calimala, le associazioni artigiane regolavano l’esercizio dei relativi mestieri.

Infatti, i maestri di un’arte eleggevano consoli e consiglieri, che gestivano un’organizzazione capace di rappresentare gli interessi degli iscritti dinanzi al Comune, far funzionare tribunali di giustizia autonomi per eventuali conflitti tra gli iscritti o anche con esterni, regolare la concorrenza e stabilire le norme di qualità per la produzione. Naturalmente chi non si iscriveva all’arte, pagando una tassa e nel caso dei medici, superando un esame di ammissione, non poteva esercitare il mestiere.

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La spezieria delle Farmacie storiche di Firenze

Ora però lasciamo la sede dell’arte, vogliamo visitare le botteghe degli speziali!

Varcare la soglia sortisce su di noi l’effetto di un tuffo tra i profumi e i colori delle spezie, sapientemente raccolte in sacchettini, cassette, vasetti di vetro, ne troviamo una grandissima quantità. Guardando meglio però ci accorgiamo che non ci siano soltanto spezie, vediamo strane argille, mercurio e numerosi minerali, alcune vipere essiccate, foglie di piante di terre lontane e vicine ma anche alcuni vasetti di marmellata.

Questa bottega, dallo splendido mobilio in legno, è una via di mezzo tra una farmacia e un’erboristeria, l’aria che vi si respira ci permetterebbe di riconoscerla ad occhi chiusi. Scorgiamo davvero moltissimi prodotti in vendita, perché le ricette mediche del tempo mescolavano anche venti o trenta ingredienti diversi che lo speziale se non personalmente il medico sapevano ben miscelare, sebbene non servissero tutti per i farmaci, ma anche per molte altre attività come quella della preparazione dei colori per i pittori, anch’essi iscritti a quest’arte come i cartolai che copiavano i libri, i cerai con le loro candele, i rivenditori di olio d’oliva ed altri mestieri.

Quelli che governavano veramente l’arte erano però soprattutto gli speziali, molto più ricchi degli altri associati per via delle vendite al dettaglio in bottega, ma soprattutto grazie al grande commercio internazionale che portava in tutta Europa le spezie acquistate nei porti dell’Egitto e del Mediterraneo orientale; gli speziali erano tra i mercanti più ricchi di Firenze.

Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutti i saperi dell'antica Arte dei Medici e degli Speziali e dal 1266 vendono le loro medicine in città

Le spezie e gli speziali delle Farmacie storiche di Firenze

Le spezie come abbiamo accennato erano tantissime: il muschio della Cina, molto caro, veniva acquistato spesso ad Alessandria d’Egitto, assieme alle assai più economiche viscere delle antiche mummie. C’erano poi la cannella, i chiodi di garofano, la curcuma, incenso e silobalsamo.

Molto ricercato il pepe, nelle quattro varietà più costose del pepe lungo, pepe minuto, pepe nero grosso e pepe bianco, mentre per chi poteva spendere di meno venivano importati il peperello e la polvere di pepe, il cui uso era però proibito nelle medicine.

A partire da queste spezie oltre che medicinali (dalla dubbia efficacia) i maestri sapevano produrre profumi, tinture per capelli, sbiancanti per i denti e per la pelle che noi perdiamo tempo ad abbronzare al sole e cosmetici assai apprezzati dalle donne fiorentine, “i migliori dipintori, maestri di taglio e correttori che mai si avesse veduti“, come le definì il celebre pittore Taddeo Gaddi.

E’ quindi facile immaginare la variopinta clientela di una di queste botteghe, molte delle quali concentrate nell’attuale via degli Speziali (almeno dal 1375), composta da fiorentini di tutti i tipi, medici, altri artigiani alla ricerca delle migliori materie prime e magari gli ispettori dell’Arte, impegnati a verificare il rispetto delle norme riguardanti la conservazione e la preparazione dei prodotti.

Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutti i saperi dell'antica Arte dei Medici e degli Speziali e dal 1266 vendono le loro medicine in città

Tra i fiorentini più illustri avremmo potuto incontrare Giotto, iscritto quale maestro pittore, ed acquirente dei composti necessari per i suoi colori e forse, anche se più raramente, Dante Alighieri. Il divino poeta, infatti, pare probabile si sia iscritto all’Arte dei Medici e degli Speziali soltanto per conseguire un requisito necessario per la partecipazione alla vita politica, come del resto facevano anche molti altri fiorentini: iscritti senza esercitare, vennero poi detti “scioperati”.

Continuiamo a camminare attraverso via degli Speziali ed attraverso i secoli fino alla Firenze di ora, incontreremo qualcuno degli eredi dell’antica arte? La risposta è affermativa e vedremo come tutti i differenti saperi della tradizione, cosmetici, profumi e farmaci, siano stati ininterrottamente sviluppati nelle storiche farmacie di Firenze che costellano la città.

Le farmacie storiche di Firenze

Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutti i saperi dell'antica Arte dei Medici e degli Speziali e dal 1266 vendono le loro medicine in città

Farmacia Franchi (Via dei Ginori, 65 rosso)

Le memorie della Farmacia Franchi sono davvero molto antiche. Già alla fine del 1300 Giovanni Sercambi ricorda, nella sua raccolta di novelle, la spezieria del Canto alla Macina che si trovava all’incrocio tra le attuali via dei Ginori e via Guelfa. E’ assai probabile che da allora questa bottega non si sia mai spostata, prendendo però il nome di Farmacia Franchi all’inizio del secolo scorso. Oltre al nome rimangono anche gli splendidi arredi del periodo, in legno piuttosto scuro e stile neoclassico, se la visiterete vi colpirà soprattutto il bancone; al di là di esso il personale conserva farmaci moderni, ma anche prodotti di erboristeria e per la bellezza, in accordo alla tradizione fiorentina.

Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutti i saperi dell'antica Arte dei Medici e degli Speziali e dal 1266 vendono le loro medicine in cittàFoto: www.salvaefranchi.com

Farmacia del Canto alle Rondini (Via Pietrapiana, 83 rosso)

Se l’antica farmacia Franchi ha cambiato il nome, ma non la sede, a quella del Canto alle Rondini è capitato il contrario. Il canto, decorato dall’araldica del casato Uccellini e dal quale la farmacia ha tratto il nome, si trova ancora tra via Verdi e via Pietrapiana, ma la bottega nel 1936 si è spostata in una nuova sede poco lontana dove si trova ancora oggi. Per fortuna fu trasferito anche il mobilio d’epoca in stile neogotico.

Nel XV secolo Matteo Palmieri vi esercitò la professione di speziale, sebbene fosse anche un uomo politico di primo piano, alleato di Cosimo il Vecchio e umanista fiorentino. Oggi il farmacista è il Dr. Danilo Bagetta che molto gentilmente ci ha presentato la sua farmacia, gli abbiamo domandato dell’immagine che decora il suo bel bancone. Esso raffigura un malato che riceve una trasfusione di sangue. Secondo la tradizione qui tramandata, si tratterebbe di un ricordo della prima trasfusione di sangue mai avvenuta tra esseri umani e che sarebbe stata portata a termine proprio in questa farmacia. Nel luogo, oggi si esercita soprattutto la vendita dei farmaci della medicina contemporanea.

Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutti i saperi dell'antica Arte dei Medici e degli Speziali e dal 1266 vendono le loro medicine in cittàFoto: it.wikipedia.org

Farmacia Molteni (Via dei Calzaiuoli, 7 rosso)

E’ questa la farmacia del Canto al Diamante, dove si dice fosse possibile incontrare Dante Alighieri, che da tanto tempo offre i suoi prodotti. Ulteriore momento di splendore la fine dell’Ottocento, quando per prima produsse in Italia le fiale ipodermiche ed il disinfettante per l’acqua Steridrolo, utilizzato dall’esercito italiano nelle colonie africane. Allo stesso momento storico risalgono gli arredi in legno chiaro o dorato, ma soprattutto gli stucchi e la bella volta, tutti progettati dallo scultore Giovanni Duprè. Prese il nome di Farmacia Molteni nel 1892.

Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutti i saperi dell'antica Arte dei Medici e degli Speziali e dal 1266 vendono le loro medicine in cittàFoto: brunelleschi.imss.fi.it

Farmacia SS. Annunziata (Via dei Servi, 80 rosso)

Vogliamo assolutamente parlarvi anche di questa farmacia perché la sua origine è monastica, legata al monastero dei benedettini di San Niccolò. Infatti, ancor prima del rifiorire delle città, delle arti, della medicina classica ed araba, per tutto l’alto Medioevo il sapere medico e la conoscenza delle erbe furono tenuti vivi soprattutto entro i chiostri dei monaci.

Il soffitto è a volte e l’arredamento molto suggestivo e antico risale ad un tempo compreso tra il Settecento e l’Ottocento. Oggi l’attività è a conduzione familiare; Elena Azzerlini si occupa soprattutto degli aspetti commerciali, ma ci ha saputi affascinare con una presentazione della sua farmacia davvero a tutto tondo. Innanzi tutto va detto come la vendita dei farmaci venga esercitata nella sede di via Via Giuseppe Maranini 4, mentre questa bottega storica è stata riservata ai prodotti per la cura della persona ed ai cosmetici.

Così tutto ciò che potete trovare in via dei Servi è frutto di una produzione propria la cui filosofia è caratterizzata dalla ricerca della migliore qualità. Per questo motivo, ci spiega Elena, la farmacia investe molto per acquistare le materie prime migliori sia naturali sia di sintesi, al fine di ottenere, il gel per la barba, la crema per il viso o il contorno occhi rispondenti alle attese.

Per rendere percepibile da parte del cliente questo grande impegno ed un’esperienza frutto della tradizione è stata poi sviluppata una linea di packaging in bianco e nero che richiama lo stile di una volta. Tale scelta ci trova molto d’accordo, inizialmente i fronzoli luccicanti possono anche attrarre ma la vera eleganza è tutt’altra cosa ed Elena ci dice che è stata anche molto apprezzata. Prima di salutare, siamo curiosi di sapere qualcosa anche riguardo le esportazioni, Taiwan e la Corea apprezzano molto i cosmetici di SS. Annunziata, l’Europa piuttosto i profumi.

Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutti i saperi dell'antica Arte dei Medici e degli Speziali e dal 1266 vendono le loro medicine in cittàFoto: www.farmaciassannunziata1561.it

Officina Profumo Farmaceutica di S. Maria Novella (Via della Scala, 16)

E’ certamente difficile presentare adeguatamente una realtà così importante e conosciuta, che ha davvero saputo portare il nome di Firenze nel mondo. La maniera migliore, ormai lo sappiamo bene, è però quella di cominciare dalle radici. Le origini di questa farmacia risalgono al XIII secolo e rimandano al celebre convento domenicano di Santa Maria Novella che dà nome al quartiere.

Poi nel 1612 frate Angelo Marcissi trasformò la farmacia, innanzi riservata ai frati, in un vero e proprio esercizio pubblico, concentrando la produzione nel settore dei profumi e rendendola famosa fin nelle Indie. Dopo l’unità d’Italia, in seguito alle soppressioni degli enti religiosi e alle confische disposte dalla monarchia sabauda, il nipote dell’ultimo frate speziale acquisì la farmacia-profumeria, da allora condotta dalla famiglia Stefani.

Un punto di svolta fondamentale si è però rivelato anche quello degli anni ’90, quando l’ingegnere Eugenio Alphadery assunse la direzione. Da allora il marchio di Santa Maria Novella è divenuto sinonimo di profumo e qualità ed i negozi mono marca di S. Maria Novella sono sorti in tutti e cinque i continenti.

A nostro avviso, tuttavia, il negozio più bello non può che essere rimasto quello fiorentino: la ex Cappella Acciaiuoli, edificata nel XIII ed affrescata nel XIV secolo. In questa stanza e negli attigui laboratori si conserva ancora il mobilio d’epoca, principalmente settecentesco e numerosi strumenti produttivi e scientifici in uso nei secoli precedenti, tutti musealizzati e visitabili in quello che è oggi il Museo dell’Officina Profumo.

Vi consigliamo categoricamente la visita guidata (o libera) di questo museo bellissimo, il percorso vi condurrà dalla radice della tradizione artigianale fino all’ultimo fiore, ovviamente profumato! Tutto da annusare, ma senza dimenticare che nel suo stabilimento in stile liberty nel quartiere fiorentino di Rifredi, l’Officina Profumo Farmaceutica di S. Maria Novella produce, in proprio, anche molti alti articoli della tradizione degli speziali, di erboristeria, cera e altro ancora.

Le farmacie storiche di Firenze racchiudono in sè tutti i saperi dell'antica Arte dei Medici e degli Speziali e dal 1266 vendono le loro medicine in cittàFoto: www.smnovella.it

Non siete ancora stanchi e volete continuare il percorso? Le altre farmacie storiche di Firenze le lasciamo al piacere della vostra scoperta, se già non le conoscete; noi vi conduciamo al Giardino dei Semplici in Via Pier Antonio Micheli 3. Tra i primi orti botanici d’Europa, questo giardino nel cuore di Firenze fu fondato da Cosimo I dei Medici perché vi fossero studiate e coltivate le erbe medicinali, chiamate allora anche “semplici”, lo sapevate?

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