Il Giardino di Boboli è un museo open air dove è possibile passeggiare tra la bellezza di statue, fontane ed edifici dove la storia di Firenze e della Toscana ha preso vita e dove si celano notizie curiose sulla vita dei nobili che nel Giardino trascorrevano le loro giornate.

Giardino di Boboli: Patrimonio dell’Umanità dal 2013

Il Giardino di Boboli è il parco più ricco di storia e di nobiltà della città di Firenze, chiunque vada a visitarlo, anche solo per una semplice passeggiata, ne esce incantato.

Tour del Giardino di Boboli, tra curiosità e notizie: dall'acquisto del terreno nel 1418 fino all'apertura al pubblico del Granduca Leopoldo.

5 curiosità sul Giardino di Boboli

Per la sua architettura capace di creare stupendi scenari paesaggistici, il Giardino è diventato il più famoso d’Italia e modello in tutto il mondo, infatti nel giugno del 2013 è diventato Patrimonio dell’Umanità.

Il parco si trova dietro Palazzo Pitti, residenza dei Medici e in seguito della famiglia dei Lorena e dei Savoia e fu usato come giardino del palazzo. Nel 1400 si iniziò la realizzazione del primo nucleo vicino al palazzo, in stile rinascimentale e si proseguì fino al 1800, raggiungendo un’estensione di circa 45.000 mq.

Il luogo e la storia del Giardino di Boboli sono ricchi di particolarità artistiche, storiche e aneddoti che arricchiscono la curiosità di tutti i visitatori. Vi proponiamo qui le 5 più interessanti.

Le gradinate per il pubblico furono costruite nel 1599 così che tutti i nobili del palazzo potessero assistere alla visione di rappresentazioni teatrali, molto alla moda in quel periodo. Nel 1790 al centro dell'Anfiteatro fu collocato un obelisco egiziano datato al XVI secolo a.C. portato a Roma dall'Egitto dall'imperatore Domiziano e collocato presso il Tempio di Iside e poi, per ragioni che non conosciamo, fu trasferito nella Villa Medici.

Chi era, cos’era Boboli?

Tutti, avendo visitato il Giardino di Boboli, si saranno chiesti quale sarà l’origine del nome Boboli. Pare che il termine derivi dalla famiglia Borgolo, da cui nel 1418 da Luca Pitti acquistò il terreno su cui si è costruito Palazzo Pitti e il suo spettacolare giardino.

Bosco o Anfiteatro?

Palazzo Pitti fu realizzato con la pietra scavata e prelevata da uno dei punti più alti della collina di Boboli, dove oggi si può ammirare l’Anfiteatro. Si dice che il progetto iniziale prevedesse, in questo punto, l’esistenza di boschi e non dell’anfiteatro che fu realizzato come conseguenza dell’attività di estrazione.

 

Le gradinate per il pubblico furono costruite nel 1599 così che tutti i nobili del palazzo potessero assistere alla visione di rappresentazioni teatrali, molto alla moda in quel periodo. Nel 1790 al centro dell’Anfiteatro fu collocato un obelisco egiziano datato al XVI secolo a.C. portato a Roma dall’Egitto dall’imperatore Domiziano e collocato presso il Tempio di Iside e poi, per ragioni che non conosciamo, fu trasferito nella Villa Medici.

L’Obelisco è uno dei monumenti più antichi della Toscana, infatti fu costruito addirittura prima della nascita della cultura etrusca, culla della società toscana e di tutto il centro Italia.

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Tour del Giardino di Boboli, tra curiosità e notizie: dall'acquisto del terreno nel 1418 fino all'apertura al pubblico del Granduca Leopoldo.

Le ghiacciaie di Boboli

Tra l’Anfiteatro e il Prato del Pegaso si trovano le Ghiacciaie di Boboli. Sono delle strutture in parte interrate e sormontate da cupole di piccole dimensioni, creando un clima interno piuttosto rigido; è qui che ogni giorno veniva portato il ghiaccio che serviva a conservare cibi e bevande destinati ai banchetti dei nobili di Palazzo Pitti. In pratica le ghiacciaie non sono altro che antenati dei nostri frigoriferi.

La Fontana della Forchetta

Proseguendo al di là dell’Anfiteatro troviamo il Bacino del Nettuno che raccoglie le acque che alimentano l’intero Giardino di Boboli. E’ adornato da statue di età romana, al centro vi è la Fontana del Nettuno che i fiorentini bizzarramente chiamano la “Fontana della forchetta” per via del tridente che impugna Nettuno.

Tour del Giardino di Boboli, tra curiosità e notizie: dall'acquisto del terreno nel 1418 fino all'apertura al pubblico del Granduca Leopoldo.

Il Kafeehaus

Scendendo lungo il viale nord-est della collina si incontra il Kaffeehaus,. L’edificio in stile rococò, venne costruito nel 1776 per volontà di Pietro Leopoldo che qui, assieme ai suoi ospiti, beveva delle gustose cioccolate e degli ottimi caffè riposandosi dagli obblighi della vita di corte.

La Limonaia di Boboli

Percorrendo il lato destro che costeggia via Romana, ci si imbatte nella Limonaia, una struttura con una temperatura interna mite e un microclima asciutto, grazie alla presenza di un pavimento sterrato. Qui in inverno venivano portate le piante di limoni, all’interno di grandi vasi di terracotta di pregevole bellezza artistica.

 

La pianta dei limoni arriva in Toscana al tempo dei Medici. Avendo però la regione un clima piuttosto rigido per la coltivazione degli agrumi, si costruirono strutture come le limonaie. Oggi nella Limonaia del giardino di Boboli è possibile ammirare piante di agrumi risalenti all’epoca dei Medici, forse da loro stessi coltivati.

La Limonaia venne costruita là dove prima esisteva il Serraglio degli animali, dove, Cosimo III vi conservava gli animali esotici che acquistava o che riceveva in dono dai suoi ospiti stranieri.

 

A rendere il Giardino di Boboli luogo di sperimentazioni botaniche è anche un bassorilievo che si trova collocato sui pilastri del cancello del Giardino del Conte, accanto alla Palazzina della Meridiana, che rappresenta un ananas. Questo particolare artistico ricorda che qui si effettuavano esperimenti botanici per poter piantare e coltivare piante esotiche nei giardini e in tutti gli orti d’Italia.

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Tour del Giardino di Boboli, tra curiosità e notizie: dall'acquisto del terreno nel 1418 fino all'apertura al pubblico del Granduca Leopoldo.

L’apertura del Giardino di Boboli ai fiorentini

Bisogna ricordare che all’epoca medicea il giardino non era accessibile a tutti i fiorentini e a chiunque volesse visitarlo.

Fino alla seconda metà del XVIII secolo infatti solo i membri della famiglia dei Medici potevano godere delle bellezze del parco. È soltanto con i Lorena e il Granduca Leopoldo che si decise di aprire il Giardino di Boboli a tutti i cittadini.

 

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