Tra i suoi clienti ci sono Braccialini, Piaggio e… Lady Gaga. La sua tavolozza miscela colori caldi e freddi con audacia e intraprendenza, creando contrasti inediti e accattivanti. Tutto questo rende il suo stile “morbido, leggero, forte”, come da sua definizione. Lei è Maddalena Carrai, illustratrice livornese classe 1992, talento dal cuore toscano e animo cosmopolita.

Maddalena Carrai, una fiaba 2.0

Tutto è nato da un like: un’illustrazione caricata sul social network di Lady Gaga ed un cuore postato dall’art director dell’eclettica cantante. Nell’era della digitalizzazione tutto può succedere, anche (e soprattutto) una fiaba 2.0 dove il lieto fine è tutto in divenire. Dalla capitale parigina, dove si trova per una nuova esperienza professionale, Maddalena Carrai racconta la sua vita di illustratrice, tra colori, idee in incubazione e ispirazioni che mutano di giorno in giorno, di luogo in luogo.

Maddalena Carrai è la giovane illustratrice toscana che grazie ai social network è stata scoperta da Lady Gaga, una vera favola 2.0

Sei nata a Livorno e hai studiato a Firenze: c’è un po’ di toscanità anche nella tua arte?

Mi sono sempre ispirata ad artisti internazionali più che italiani (fatta eccezione per Rene Gruau che era italiano), ma in realtà il modo “calmo” tipico toscano di vivere la giornata e la vita mi hanno aiutato a capire cosa è veramente importante nel mondo e cosa bisogna valorizzare: i toscani sono gente concreta e anche io lo sono molto.

Che ricordi hai degli anni di studio al Laba?

I due anni sono stati abbastanza interessanti soprattutto per alcune materie, quali lo studio della storia dei caratteri e dei font e lo studio di diverse discipline molto diverse dalla mia. Per il resto, a parte qualche amicizia che per me è importante, è stato un periodo abbastanza irrilevante perché pensavo di conoscere persone molto più stimolanti per me e la mia creatività, ma molti dei miei colleghi in realtà non hanno mai avuto una reale passione per l’arte e il mondo grafico, prediligono l’apparire creativi, non esserlo davvero. Io per lo meno ci provo ad esserlo.

Quando è arrivato il primo ingaggio lavorativo?

Il primo lavoro veramente importante è stato quello per il Born This Way Ball Tour di Lady Gaga nel 2012.

Come è nata la collaborazione con Miss Germanotta?

Lady Gaga aveva un social network dove io ero iscritta. Postai dei lavori e la sua art director li vide e mi contattò per iniziare un progetto per il tour. Il giorno che mi arrivò quella mail non riuscivo a crederci, pensavo realmente che la mail fosse finta oppure uno spam senza senso e stavo per buttarla via.

Maddalena Carrai è la giovane illustratrice toscana che grazie ai social network è stata scoperta da Lady Gaga, una vera favola 2.0

Copyright © Maddalena Carrai

Da Lady Gaga alla Loren: come scegli i soggetti da illustrare?

Qualsiasi cosa che mi ispira in quel momento va bene, anche se prediligo le figure femminili forti di carattere e formose di corpo. Di solito scelgo dei filoni: filone cinema, filone attori, filone cantanti et cetera…e costruisco una serie di illustrazioni a tema. Prediligo figure con grande personalità e grande carattere, perché riesco, o almeno tento, di far trasparire quello che sono in quel momento.

A quali modelli artistici ti ispiri?

Adoro Rene Gruau*. Per il resto non ho un artista preferito in particolare, ma delle correnti preferite, come l’art nouveau, la secessione viennese e tutto il mondo pop, dalla pop art alla pubblicità vera e propria.

L’arte ai tempi dei social media: come usi le piattaforme social?

C’è un momento per il “cazzeggio” e uno per il lavoro. Mi vanto di sapere usare bene i social per entrambi gli scopi, riuscendo abbastanza bene a dividere il “cazzeggio” dal lavoro [ride, ndr]. Comunque non mi interessano né i like né i followers, uso i social più che altro come diari personali per stare in contatto con personalità creative interessanti.

Maddalena Carrai è la giovane illustratrice toscana che grazie ai social network è stata scoperta da Lady Gaga, una vera favola 2.0

Copyright © Maddalena Carrai

Quali collaborazioni sono arrivate dopo?

In effetti abbastanza: la Radio M2O, La Vespa Piaggio, Brandon Maxwell per due NYFW, una start up di Emoticons californiana, Vogue Talents e diverse riviste di moda e non. Inoltre sto lavorando freelance con diversi clienti anche dell’area fiorentina.

Maddalena Carrai è la giovane illustratrice toscana che grazie ai social network è stata scoperta da Lady Gaga, una vera favola 2.0

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C’è un progetto a cui sei particolarmente legata?

Amo tutti i miei lavori e in realtà non saprei mai cosa scegliere di preferito, in realtà non voglio avere un lavoro preferito, perché il mio lavoro preferito è quello che farò, perché ogni giorno che passa miglioro, mi evolvo e arrivo sempre a nuove soluzioni che prima mi sembravano impensabili. Quindi non avere un lavoro preferito è di grande stimolo alla mia creatività.

Maddalena Carrai è la giovane illustratrice toscana che grazie ai social network è stata scoperta da Lady Gaga, una vera favola 2.0

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C’è un marchio per il quale sogni di disegnare?

Nessuno in particolare. Mi piacerebbe molto lavorare come illustratrice editoriale per diversi magazine di punta, soprattutto di moda.

 

* René Gruau (Rimini, 4 febbraio 1909 – Roma, 31 marzo 2004)
Maddalena Carrai è la giovane illustratrice toscana che grazie ai social network è stata scoperta da Lady Gaga, una vera favola 2.0

Copyright © René Gruau

È considerato l’illustratore di moda più raffinato ed incisivo del Novecento. Stilista, disegnatore di pubblicità, illustratore di riviste, costumista, scenografo. Nato a Rimini con il nome di Renato Zavagli Ricciardelli delle Caminate, era figlio di un conte e di una nobile donna parigina. Proprio ispirandosi al nome della madre, Marie de Gruau, l’artista inizia a firmarsi come René Gruau tra il 1924 e il 1926. Agli inizi degli anni trenta, si trasferisce a Parigi, continuando la sua attività di illustratore e instaurando rapporti lavorativi di grande levatura.

Il vero successo arriva nel 1937 grazie alla collaborazione con la rivista Fémina, antagonista del Vogue francese. A partire da quel momento ebbero inizio tutte le sue collaborazioni con le più prestigiose case di moda parigine. Dopo la seconda guerra mondiale, René Gruau conquista il successo internazionale lavorando nell’atelier di Christian Dior, amico con il quale condivideva la stessa visione stilistica sulla femminilità. Nel 1960 si prestò alla realizzazione della locandina del film “La dolce vita” del riminese Federico Fellini, l’unica produzione cinematografica in cui si fece coinvolgere, nonostante insistenti richieste fossero giunte da Hollywood sin dai suoi esordi.

 

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