Weekend a Norimberga, capitale economica e culturale della Franconia, nella Germania del Sud è la tipica città bavarese dove provare gli autentici sapori della regione e conoscerne costumi e tradizioni, oltre a poter scoprire e toccare con mano una parte del nostro passato, di cui è necessario mantenere eterna memoria.

Norimberga: viaggio in una cartolina dalla Baviera

Norimberga si trova in Baviera, uno dei più caratteristici Stati della Germania in quanto a folclore e tradizioni. Ricostruita completamente a seguito dei bombardamenti della Seconda Guerra Mondiale che l’avevano letteralmente rasa al suolo, Norimberga è la cittadina tedesca per definizione: fiori alle finestre, case in legno, tetti a punta, birra a fiumi, kartoffel e stinco di maiale.

Weekend a Norimberga per conoscere l'autentica Baviera. Una città sospesa tra passato e presente, dove la Storia, si lega a modernità e antiche tradizioni.

Norimberga: la città della Storia

Ovviamente Norimberga, più di altre città tedesche, ha dovuto fare i conti col suo triste passato e, vi assicuro che, ancora oggi è percepibile lo sforzo che i cittadini hanno fatto per riscattare se stessi e il loro territorio dalla follia di Hilter, che l’aveva eletta come capitale del futuro impero nazista. Il perché di questa scelta deve essere ricercato nel Medio Evo, quando Norimberga venne nominata capitale del Sacro Romano Impero Germanico: sebbene l’imperatore vivesse a Praga, le insegne imperiali si trovavano qui, dove si svolgevano gli eventi ufficiali. Norimberga, rispetto a Praga, è situata al centro d’Europa, cosa che facilitava i rapporti diplomatici, e inoltre ha altissime mura, ideali per la difesa della città.

Il Castello di Norimberga

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Il Castello che domina Norimberga non è mai stato una residenza. Al suo interno infatti non esistono stanze da letto, né appartamenti privati per la famiglia imperiale e nel passato le sue porte venivano aperte solo quando l’imperatore si trovava in città

Come dicevamo prima però le insegne imperiali, ovvero scettro, corona, vestiti per le cerimonie ufficiali e reliquie, non potevano uscire da Norimberga. Nel 1700 fu Napoleone a sottrarle per la prima volta alla città per portarle a Vienna, dove rimasero fino a quando Hitler non le riportò in Germania. Dopo il conflitto mondiale le insegne sono tornate in Austria e, nella città bavarese oggi è possibile ammirarne solo una copia, che si trova nel Palazzo del Comune.

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Tra il 1943 e il 1945 gli Alleati rasero completamente al suolo la città che è stata ricostruita seguendo minuziosamente la pianta originaria e utilizzando dove possibile i materiali originali. Per questa ragione, molte delle pietre che compongono le mura di Norimberga sono nere: è il segno lasciato dal fuoco durante i bombardamenti. E’ sicuramente una delle cose che mi ha più colpita visitando la città, perché, in mezzo alla perfezione e ai dettagli del centro storico, è l’unico elemento che ricorda ciò che è accaduto, il segno del passaggio della Storia.

Il Centro di Documentazione Zeppelin

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Senza dubbio, il simbolo per eccellenza del passato di Norimberga si trova fuori dalle mura ed è il Centro di Documentazione Zeppelin, un enorme edificio voluto da Hitler che si ispira al Colosseo. Quello che si può vedere oggi sono solo i resti dell’enorme struttura, rimasta incompiuta, che avrebbe dovuto accogliere le immense parate militari naziste e il palazzo dei congressi del partito. L’edificio venne costruito da prigionieri di guerra e, durante la sua edificazione, le vittime furono 120. Attualmente è sede del Centro di Documentazione Storica sopra il nazismo, una tappa praticamente obbligata nel tour della città.

Il centro storico di Norimberga

Il centro storico di Norimberga è circondato da 5 km di mura e un fosso che, al contrario di quello che raccontano le leggende medievali, non è mai stato riempito d’acqua, né tanto meno ha mai ospitato coccodrilli. Vi immaginate alligatori in Germania durante il Medio Evo?

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Il fiume Pegnitz divide la città in due zone distinte: il quartiere di San Lorenzo e il quello di San Sebaldo, ai piedi del Castello.

Il fiume, non solo divideva la città da un punto di vista urbanistico, ma rappresentava la linea di demarcazione sociale tra il quartiere degli artigiani, San Lorenzo, e il quartiere dell’aristocrazia, composta da circa 26 famiglie di nobili.

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La Chiesa di San Lorenzo è uno degli esempi di architettura romanica più belli della Baviera. Due torri altissime toccano il cielo e dominano la piazza, convertendosi automaticamente in uno degli elementi principali dello skyline di Norimberga.

Due elementi interessanti della chiesa si trovano ai lati della porta di ingresso: sulla destra si possono ammirare due bellissimi bassorilievi in bronzo, mentre a sinistra si trova una delle 70 fontane della città, dove è raffigurato il diavolo intento a rapire un bambino, colpevole di aver utilizzato troppo alla leggera l’arte della scrittura.

Il quartiere di San Lorenzo

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Il quartiere di San Lorenzo è davvero meraviglioso. La sensazione che si ha camminando per le sue strade è quella di trovarsi in una cartolina, dato che tutto ciò che è l’immaginario comune di una cittadina bavarese ti si materializza davanti agli occhi ad ogni passo: case di legno bianche e marroni, con il tetto inclinato e balconi pieni di fiori. Lo stile architettonico di questi edifici si chiama fachwerk e la struttura più antica della città, costruita seguendo questi canoni, è datata 1338 e si trova dall’altro lato del fiume, giusto alle pendici del Castello. Le case di legno erano le tipiche abitazioni degli artigiani che non si potevano permettere case di pietra. Oggi, invece, a sottolineare come cambiano usi e costumi nel tempo, le FachWerk Haus sono le più valutate nel mercato immobiliare.

 

👉 Leggi la seconda parte del viaggio: Norimberga: viaggio in una cartolina dalla Baviera (Parte 2)

 

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