Poppi è stato classificato tra i 23 borghi più belli d’Italia in Toscana. Si trova nel Casentino – Arezzo, una terra ricca di cultura, storia, leggende e prodotti tipici Made in Tuscany veramente unici.

 

Poppi, uno dei borghi più belli d’Italia

Il piccolo borgo toscano di Poppi, uno 23 dei Borghi più Belli d’Italia in Toscana, in Casentino, la prima valle dell’Arno. La storia di Poppi è caratterizzata da un susseguirsi di dominazioni (etrusche, romane, longobarde e franche), ma il massimo splendore della città si ebbe nel 1196 quando Guido Bevesangue fu nominato dall’imperatore Arrigo VI “Conte di tutta la Toscana”. Fu proprio lui a far costruire il Castello dei Conti Guidi a Poppi, che ancora oggi domina sulla vallata.

Poppi è uno dei borghi più belli d'Italia. Si trova in Casentino, una terra ricca di cultura, storia, e prodotti tipici, nel Parco delle Foreste Casentinesi

Storia di un piccolo borgo toscano

Nel 1440 Francesco Guidi tentò di sottrarsi alla dominazione fiorentina, stringendo accordi con il Duca di Milano. Ci fu uno scontro tra le truppe le due fazioni, ma alla fine i fiorentini ebbero la meglio e Poppi passò sotto il controllo di Firenze fino all’Unità d’Italia, mentre i Conti Guidi furono esiliati.

Poppi ha il classico aspetto di un borgo medievale, racchiuso da mura e torri. Il borgo si sviluppa lungo una planimetria ellittica ed è ricco di portici, chiese, edifici pubblici e religiosi risalenti al 1200 e al 1600. Tra tutte le costruzioni presenti, una su tutte spicca sulle altre, innalzandosi verso il cielo e controllando tutto il territorio dall’alt0: il Castello dei Conti Guidi.

Poppi è uno dei 23 borghi più belli d'Italia in Toscana. Si trova in Casentino (Arezzo), terra ricca di cultura, storia, e prodotti tipici

Il Castello dei Conti Guidi

Il Castello dei Conti Guidi risale al XIII secolo e ha subìto diversi restauri. La prima parte del castello fu costruita nel 1274 dall’architetto Lapo Di Cambio. L’edificio viene spesso indicato come il “prototipo di Palazzo Vecchio” di Firenze e in effetti Arnolfo Di Cambio, nella realizzazione di Palazzo della Signoria pare abbia tratto ispirazione da questo edificio.

La struttura fu ampliata e alla parte preesistente ne fu aggiunta un’altra a base rettangolare. Le due aree erano unite da un ponte levatoio, che successivamente fu sostituito da una cinta muraria. Il castello si ariticola su 3 piani principali: al pian terreno si possono ammirare “le scuderie“, “il tavolo della giustizia” e “la sala della battaglia”; al primo piano si trova il “salone delle feste” e la Biblioteca Rilliana; infine all’ultimo piano, detto anche “Piano Nobile“, si trovano le stanze residenziali dei Conti Guidi. Proprio dall’ultimo piano parte la scala di 104 gradini che conduce alla cella, posta in cima alla torre del castello.

La Biblioteca Rilliana

La Biblioteca Rilliana è estremamente importante in quanto rappresenta una testimonianza libraria di alto valore. Si tratta di una collezione di oltre 25.000 volumi, 700 incunaboli e 800 manoscritti dell’ XI secolo. Il Castello non è semplicemente una fortificazione dall’aspetto imponente, ma è anche un edificio molto elegante, le cui mura esterne sono arricchite da merli e finestre bifore decorate con stemmi gentilizi.Poppi è uno dei borghi più belli d'Italia. Si trova in Casentino, una terra ricca di cultura, storia, e prodotti tipici, nel Parco delle Foreste Casentinesi

Le leggende del Castello di Poppi

Il Castello dei Conti Guidi è legato a ben due leggende.

Lo scherzo del Conte Guidi a Grifo, giovane menestrello

La prima leggenda riguarda Grifo, la storia di un giovane menestrello che era un tipo molto pauroso e il Conte Guidi si divertiva molto a prenderlo in giro e a spaventarlo con le sue terrificanti storie. Una notte, impressionato dai racconti del Conte, il povero Grifo vide la statua di Simone da Battifolle muoversi e spaventato a morte raccontò la vicenda al Conte.

Quest’ultimo per prendersi burla del menestrello, organizzò uno scherzo con i suoi due cugini Oberto e Bandino. Oberto si travestì da Simone da Battifolle e con la sua armatura pesante entrò nella stanza di Grifo che dalla paura cadde a terra morto. Il Conte si sentì in colpa per l’accaduto e ordinò un solenne funerale. Qualche giorno dopo il giovane fu visto girare attorno al sepolcro con il lenzuolo: Grifo era ancora vivo e da allora fu soprannominato “Morto Resuscitato“.

La leggenda del fantasma Matelda

L’altra leggenda narra invece la storia di Matelda moglie di un Conte Guidi che come una mantide seduceva gli uomini nella torre del castello e poi li uccideva. Per vendicarsi il popolo, in assenza del Conte, la murò viva nella Torre e d’allora lo spettro di Matelda si aggira tra i bastioni del Castello di Poppi.

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Poppi è uno dei 23 borghi più belli d'Italia in Toscana. Si trova in Casentino (Arezzo), terra ricca di cultura, storia, e prodotti tipici

Il parco-zoo di Poppi

Un’altra attrazione di Poppi è il suo parco zoo. E’ il primo esempio di Parco Zoo della Fauna Europea, in cui gli animali sono liberi di muoversi nello spazio circostante.

Non è quindi un “classico zoo recintato”, ma ha mantenuto una struttura selvaggia. Qui si possono fare diverse escursioni circondati dalla natura e dagli animali.

Poppi è uno dei borghi più belli d'Italia. Si trova in Casentino, una terra ricca di cultura, storia, e prodotti tipici, nel Parco delle Foreste Casentinesi

Prodotti tipici casentinesi

Panno di lana del Casentino

Poppi ha anche una ricca tradizione di prodotti tipici: il panno di lana e il tortello di patate. Il panno di lana del Casentino era molto apprezzato in passato per la sua capacità di proteggere dalle intemperie.

Nel tentare di migliorare l’impermeabilità del tessuto, i lanaioli ottennero il colore arancione che oggi caratterizza il panno lana. Il panno è molto usato ancora oggi, anche da case di alta moda, come Cavalli, Ferré e Opifici Casentinesi.

Tortello di patate

I tortelli di patate invece sono una specialità culinaria del Casentino: una pasta sfoglia ripiena di patata rossa, concentrato di pomodoro, aglio e pecorino e serviti con burro e salvia. Questi tortelli si differenziano dai “cugini” tortelli del Mugello, che nel ripieno hanno il prezzemolo anziché il pomodoro, patate gialle e in genere si consumano con sugo di carne o funghi.

 

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