La Chiesa di San Donato in Polverosa a Firenze è uno di quei luoghi che meritano di essere conosciuti. Nascosta tra i palazzoni del quartiere di Novoli, la chiesa racchiude importanti tesori e una storia lunga quasi mille anni.

Chiesa di San Donato in Polverosa

Ci sono posti in cui andare diventa più o meno opportuno a seconda della stagione in cui ci si trova (ve lo immaginate un viaggio in India, per esempio, a maggio o a ottobre, in pieno periodo monsoni?). Altri da scoprire in qualsiasi periodo dell’anno, senza doversi sforzare nemmeno di allontanarsi troppo da casa. Uno di questi è la Chiesa di San Donato in Polverosa, che si trova in via di Novoli 31, a Firenze, tra il centro commerciale e il parco di San Donato (quello davanti al tribunale, entrambi intitolati, non a caso, proprio a San Donato).

San Donato in Polverosa è un'antica chiesa fiorentina che si trova tra i palazzi del quartiere di Novoli, nascondendo tesori e leggendeFoto: www.mapio.net

Attenzione però: se decidete di andare a visitarla, ricordatevi di lasciare a casa la vostra auto e optate per una passeggiata, una pedalata o, in alternativa, salite su un autobus (in questo periodo, complici le ferie altrui, non sono poi così pieni). Il consiglio resta uguale anche se decidete di rimandare di qualche stagione la visita. Proprio in quella stessa strada, infatti, sono in corso i lavori di realizzazione della tramvia, perciò parcheggiare non è proprio agevole.

La storia di San Donato in Polverosa

Non vi ho mica scoraggiati, vero? Perché oltre all’edificio religioso (con tanto di corredo artistico), c’è molto di più. Iniziamo dalla sua storia, ricca di curiosità. Ci sono di mezzo una principessa pagana, le crociate, alcuni monaci (e monache) e l’ambasciatore dello zar Alessandro I di Russia, Nicola Demidoff (lo stesso che fu nominato, dal granduca Leopoldo II, conte di San Donato).

San Donato in Polverosa è un'antica chiesa fiorentina che si trova tra i palazzi del quartiere di Novoli, nascondendo tesori e leggende

Ma procediamo con ordine. Cosa c’entri la principessa pagana è presto detto. Secondo la leggenda, infatti, la fondazione di questo edificio (con annesso monastero) è da collocare intorno all’anno Mille, quando l’area risultava fuori dal nucleo cittadino. Ebbene, pare che fu proprio su quelle terre spoglie che una ricca principessa pagana, poi convertitasi al cristianesimo, decise di trasferirsi (e persino di farsi seppellire). Il tutto non prima di aver comprato l’area, averla disboscata e averci fatto costruire una casa, una torre e una chiesa. Alla sua morte, come da testamento, la sua dimora si trasformò in monastero, al quale passarono in eredità anche tutti i suoi beni.

I primi “occupanti” storicamente documentati furono i monaci agostiniani portuensi, di (saio) grigio vestiti: un colore che, richiamando quello della polvere, gli costò il titolo di Polverosi. Venne poi concesso ai frati Umiliati (intorno al 1239), prima di passare alla gestione femminile delle monache Agostiniane di Santa Cristina (intorno al 1260) e poi a quella delle cistercensi di San Donato, del monastero di Santa Maria Maddalena delle Convertite (nel 1322).

San Donato in Polverosa è un'antica chiesa fiorentina che si trova tra i palazzi del quartiere di Novoli, nascondendo tesori e leggende

Le Crociate

Facendo un passo indietro (lungo un paio di secoli), è bene sapere che il giorno delle commemorazioni dedicate a San Donato (ovvero il 2 febbraio) coincide in realtà con la data della terza crociata, partita proprio da quella chiesa il 2 febbraio 1188, con tanto di cerimonia solenne pre-spedizione. È lì, infatti, che l’arcivescovo di Ravenna, Gerardo, chiamò a raccolta mezzi e uomini per concedere la croce sulle loro vesti, prima della partenza in direzione Terrasanta.

 

La famiglia Demidoff

Tornando al futuro, è nell’Ottocento che – in concomitanza con la soppressione napoleonica degli Istituti Religiosi e il conseguente abbandono del monastero – l’edificio fu acquistato dalla famiglia Demidoff, pronta a convertirla in vera e propria villa residenziale, in stile neoclassico (oggi la villa, da poco restaurata, aspetta di essere adibita ad appartamenti privati e a sede di alcuni uffici).

San Donato in Polverosa è un'antica chiesa fiorentina che si trova tra i palazzi del quartiere di Novoli, nascondendo tesori e leggende

Tornando ai lavori di “riconversione”, è a partire dal 1822 che furono affidati all’architetto Giovan Battista Silvestri (già responsabile di quelli agli Uffizi). La cupola del salone da ballo venne poi fatta affrescare da Carlo Morelli, mentre l’attuale chiesetta non fu utilizzata come cappella di famiglia, bensì come biblioteca, comportandone quindi la sconsacrazione.

La chiesa oggi

Oggi San Donato in Polverosa, l’ex biblioteca Demidoff, che mantiene uno stile romanico, è tornata a svolgere il suo ruolo religioso. Il suo aspetto ritrovato (materiale e spirituale) lo deve a Don Franco Bencini, parroco dal 1963 al 2003.

Al suo interno (costituito da una navata unica) sono conservati diversi affreschi, tra cui un’Annunciazione di Raffellino del Garbo e una Madonna col Bambino, a fondo oro, firmata da Arcangelo di Jacopo del Sellaio.

 

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Foto articolo: via cistercensi.info
Foto di copertina: via commons.wikimedia.org

 

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Sonia Muraca
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