Cosa fare a Natale in Garfagnana: immergiti nelle tradizioni millenarie, ammira i falò e goditi la magia del nord della Toscana.

Natale in Garfagnana: 5 cose da fare assolutamente

Tante sono le tradizioni natalizie in Garfagnana – molte di loro antichissime, alcune ben conosciute, altre più misteriose – che donano altrettanti spunti al nostro articolo. E allora seguiteci in questo affascinante viaggio su 5 cose da fare a Natale in Garfagnana.

1. Andare a bruciare i natalecci di Gorfigliano

Cosa fare a Natale in Garfagnana nel nord della Toscana? Sicuramente quella dei Natalecci è tra le tradizioni più antiche della Garfagnana. Ogni anno, nella notte del 24 dicembre, a Gorfigliano, borgo nel comune di Minucciano, avviene il rito: altissimi falò di forma cilindrica, eretti intrecciando rami di ginepro a un palo di castagno, vengono posizionati sulle colline più visibili del paese e incendiati al suono della campana che dà inizio alla preghiera.

L’origine di questa tradizione si lega probabilmente a riti pagani del fuoco che avevano la funzione di purificare e di distruggere tutte le influenze negative, come streghe, mostri e fatture. La cerimonia rappresentava anche una celebrazione in omaggio del sole per assicurarsi la luce: aveva infatti luogo durante il solstizio d’inverno, quando le giornate ricominciano ad allungarsi. Il comportamento del fuoco, la sua intensità, la direzione del fumo, venivano interpretati come presagi sui raccolti e non solo. Con l’affermazione del cristianesimo, in un primo momento questi riti non vennero visti di buon occhio, ma poi la Chiesa cominciò ad associare il sole all’immagine di Gesù, e di conseguenza ancora oggi si svolgono proprio il giorno della Vigilia di Natale e sono chiamati, appunto, “Natalecci”.

Nataleccio a Minucciano in Garfagnana

2. Godersi i mercatini di Natale a Castelnuovo di Garfagnana

Altra cosa da fare a Natale in Garfagnana è scoprire i tanti mercatini natilizi. Castelnuovo di Garfagnana è un affascinante borgo circondato dalle splendide Alpi Apuane e dall’Appennino Tosco-Emiliano. Questo antico paese è ricco di storia, tradizioni e paesaggi mozzafiato che lo rendono una meta ideale in ogni periodo dell’anno, ma è soprattutto durante il periodo natalizio che il centro si trasforma in un vero e proprio villaggio da fiaba, grazie ai suoi pittoreschi mercatini di Natale e all’atmosfera magica che si respira nelle sue vie addobbate a festa.

3. Incontrare la mitica befana di Barga

La tradizione della Befana è molto sentita in tutta la Garfagnana. A Barga, poi, questo legame ha davvero radici antichissime e se ne parla addirittura in statuti del 1366. Tanti sono gli omaggi alla simpatica vecchietta così amata dai bambini, tra cui i conosciutissimi canti della Befana, detti canti di Questua, popolari non solo a Barga ma anche in tutte le zone limitrofe: gruppi di bambini e adulti mascherati da befane vanno di casa in casa a cantare, e in cambio ricevono dolci, qualcosa da bere o piccoli doni. A Barga la tradizione vuole che, concluso il giro dei canti, ci si rechi in piazza Angelio, intorno a un grande falò, per un vorticoso girotondo.

Furono proprio i tradizionali canti di questua a ispirare, nel 1897, a Giovanni Pascoli, figlio adottivo di questa terra, una delle sue più toccanti poesie, La Befana:

Viene viene la Befana,
vien dai monti a notte fonda.
Come è stanca! La circonda
neve, gelo e tramontana…

In tarda serata, al concludersi dei canti e dei falò, entra in scena la Befana stessa che, a cavallo di una scopa o di un asinello, arriva nelle case per portare doni ai bambini buoni, mentre ai cattivi… carbone!

La Befana aspetta poi i bambini, ma non solo, anche nella sua casetta di Pegnana, sulla montagna barghigiana, dove riceve i piccoli a cui regala un simpatico dolcetto ottenuto utilizzando degli stampini dalle forme più varie: sono i biscotti della Befana, fatti di pastafrolla e marzapane, il tutto secondo una ricetta che nelle sue molteplici varianti si tramanda da secoli nelle famiglie barghigiane, e che si distingue da quella dei più conosciuti befanotti.

Una marionetta della Befana con la scopa in mano

4. Scoprire a Sillico, la mostra itinerante dei presepi

Dall’8 dicembre 2024 al 6 gennaio 2025 ci sarà, a Sillico, una mostra itinerante di presepi. Si tratta di un’esposizione curata dagli abitanti che comprende installazioni statiche e meccanizzate per le vie del borgo e all’interno del palazzo Carli. Oltre alle vie del paese, lungo la strada per Capraia, ci saranno altre originali rappresentazioni della natalità: girando per i paesi se ne vedranno di meravigliose.

5. Sciare in Garfagnana

Il comprensorio sciistico della Garfagnana include 3 aree sciistiche: Careggine, Casone di Profecchia e Passo delle Radici. Nell’ultimo è però possibile praticare solo sci di fondo, perché dal 2010 gli impianti di risalita sono chiusi.

Careggine è una meta ideale per sciare in Toscana e allo stesso tempo conoscere una delle zone più selvagge della regione. 3 skilift servono 7 km di piste. La zona è dotata di ottimi campi scuola, oltre a piste più tecniche adatte ad atleti maggiormente esperti. Il sistema d’innevamento artificiale permette di sciare anche in caso di scarsa neve.

Casone di Profecchia è invece una meta sciistica particolarmente indicata per i principianti. È dotata di piste larghe, di una scuola di sci, d’innevamento programmato e, da non trascurare, non è particolarmente sovraffollata. 3 sciovie servono le piste, il campo scuola, la pista bob e gli slittini. Inoltre c’è anche la possibilità d’intraprendere percorsi a piedi e/o con racchette da neve.

Per approfondire: Viaggio nelle meraviglie della Garfagnana: 3 gioielli da non perdere

Bambino scia a Careggine, stazione sciistica in Toscana, Garfagnana

Soggiornare a Natale in Garfagnana

Strutture ricettive

Acchiappasogni Art Boutique Hotel: in palazzo storico in pieno centro a Barga, ristrutturato con grande gusto e arredato con pezzi di design di alta qualità; Renaissance Tuscany Il Ciocco Resort & Spa: bel resort che domina Barga, con piscina e moderno centro benessere; Villa Bertagni: a Castelnuovo di Garfagnana, romantica villa immersa nel verde di un parco, con due piscine che creano un’atmosfera di pace e tranquillità; Villa Moorings: sempre a Barga, boutique hotel in una villa dei primi del Novecento, con giardino, piscina, terrazza solarium e gazebo; Antico Borgo di Isola Santa: albergo diffuso sul lago incantato di Isola Santa.

Ristoranti

Col d’Arciana: a Castiglione di Garfagnana, a conduzione familiare da più generazioni, soprattutto per gli appassionati di funghi è un vero paradiso; Bonini: a Castelnuovo di Garfagnana, trattoria con cucina della famiglia Bonini, vero inno agli ingredienti locali; Osteria Senso Unico: a Castiglione di Garfagnana, semplice e curato, pochi piatti a pranzo, a cena un menu più elaborato con ottimi piatti ispirati al territorio;  Osteria al Ritrovo del Platano: a Gallicano, frequentato un tempo da Giovanni Pascoli, piatti ben fatti, frutto di buoni ingredienti e ricette consolidate; Il Totto: a Molazzana, d’inverno camino acceso, nella bella stagione dehors panoramico, indirizzo che si apprezza per la genuinità della proposta e per i prezzi convenienti.

Il borgo di Isola Santa dove ammirare il foliage in Garfagnana in autunno

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Foto di copertina Mira Kemppainen su Unsplash

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