18 Luglio 2019 2020-11-21T14:36:41+01:00 Accademia Navale Livorno, 4 chiacchiere con l’Ammiraglio Pierpaolo Ribuffo TuscanyPeople Stefania Bacchini Share: L’Accademia Navale di Livorno è una delle eccellenze formative italiane nell’ambito delle attività marine, dove vengono forgiati i professionisti del mare del nostro paese. Abbiamo intervistato l’Ammiraglio Comandante Pierpaolo Ribuffo, alla guida dell’Accademia. Accademia Navale Livorno: intervista all’Ammiraglio Comandante Pierpaolo Ribuffo L’Ammiraglio Comandante Pierpaolo Ribuffo racconta la sua importante esperienza alla guida dell’Accademia Navale di Livorno, dove si forgiano i professionisti del mare nel nome della Stato (mappa). Ammiraglio Ribuffo, ‘comando’ che cosa significa? Ammiraglio Ribuffo: “Per noi, “comandare” significa condurre all’assolvimento di una missione, un equipaggio in un contesto estremamente peculiare quale quello di una nave in alto mare, in condizioni difficili e potenzialmente pericolose. Per divenire Comandanti del futuro, i nostri allievi devono apprendere competenze universitarie specifiche e approfondite. Non si è autorevoli se non si è preparati. Ma un Comandante non può limitarsi a questo. Egli deve riuscire a toccare il cuore del proprio equipaggio, deve saperlo ispirare, deve orientarne menti e cuori verso la missione da assolvere, anche a fronte di sacrifici personali. La Nave è ben diversa dall’ambiente lavorativo di un ufficio e quando si è in mare, in missione, non si timbra un cartellino per rientrare a casa. Ammiraglio Ribuffo: “Esattamente. Comandare un equipaggio significa avere grande sensibilità umana ed empatia, perché si vive insieme 24h su 24h. Ci troviamo a condividere i momenti piacevoli e non delle vite personali di ciascuno; al Comandante capita di dover informare uno dei propri uomini della nascita di un figlio oppure della scomparsa di una persona cara. Ma in Accademia vogliamo andare oltre, per preparare gli Allievi alle sfide che li attendono. Abbiamo deciso di investire nello sviluppo dello spirito critico dei nostri frequentatori, di educarli a contribuire criticamente al processo decisionale, prima di eseguire un ordine. Non vogliamo degli ‘yes man’. Questo significa anche sensibilizzare i quadri già formati a recepire i contributi di pensiero del proprio personale“. Alta tecnologia, minori costi di gestione ed eco-sostenibilità. Queste le prospettive delle navi del futuro in dotazione alla Marina Militare italiana, per disporre di una forza navale in grado di affrontare le moderne sfide alla sicurezza marittima. Ammiraglio Ribuffo: “Grazie alla legge navale, voluta dal Parlamento nel 2013 per sostenere la nostra cantieristica, l’Italia si sta dotando di navi multimissione più moderne, che necessitano di equipaggi più ridotti, che consumano combustibili più ecosostenibili e che, soprattutto, valorizzano il vantaggio tecnologico, che rende le nostre aziende competitive nel mondo, influenzando positivamente l’occupazione e il PIL del Paese. Le nuove navi, inoltre, sono pensate sin dal progetto per svolgere più compiti, sono pensate e costruite in maniera modulare, per riconfigurarsi e abbracciare un ampio spettro di missioni, da quelle di Difesa a quelle di sostegno alle popolazioni colpite da calamità, operando anche a grande distanza dalla Madrepatria“. L’Accademia è aperta anche alle donne. Quali ruoli possono ricoprire? Ammiraglio Ribuffo: “Dall’anno 2000 i nostri corsi sono aperti ad entrambi i generi ed i ruoli assegnati alle donne sono gli stessi di quelli previsti per gli uomini. La prima donna Comandante di Nave è imbarcata nel 2013 e, da allora, questo non fa più notizia“. Il legame con la città di Livorno e la Toscana tutta è molto importante. Ammiraglio Ribuffo: “Il legame tra l’Accademia Navale di Livorno ed il territorio che l’accoglie è estremamente felice e si è consolidato e rafforzato nel tempo. Tra le tante iniziative che conduciamo in Toscana vi è la Settimana Velica Internazionale, in sinergia con la Città di Livorno, che si conferma uno degli appuntamenti più significativi nel panorama delle regate nazionali e internazionali. L’edizione 2019 ha coinvolto circa 1.000 regatanti, 600 imbarcazioni tra derive ed altura, nell’ambito di 12 classi di regata da 26 Nazioni. Per i più giovani, sotto l’egida della Presidenza del Consiglio dei Ministri, organizziamo dei corsi velici estivi gratuiti in cui accogliamo 160 studenti provenienti da tutta Italia di età compresa tra 15 e 17 anni, affinché possano prendere contatto col mare alla stregua dei nostri allievi, per circa 10 giorni“. Ammiraglio, la sua carriera è ricca di momenti importanti. Il ricordo che preferisce. Ammiraglio Ribuffo: “Sono un persona molto fortunata, ho percorso una rotta densa di incarichi uno più bello dell’altro, in Marina ce ne sono così tanti che dovremmo vivere mille anni per viverli tutti. Quello che ricordo più piacevolmente è il primo comando a bordo della nave Cassiopea, nel grado di Tenente di Vascello, quando la giusta dose di preparazione professionale si mescola ad un entusiasmo ancora giovanile che porta ad affrontare tutte le sfide con uno slancio vincente. Avevo 30 anni. Ma agli Ufficiali di Marina la passione non manca mai, svolgiamo quotidianamente i nostri incarichi con il sorriso sulle labbra e il sorriso dei nostri equipaggi è la ricompensa più grande“. La visita all’Accademia Navale di Livorno La visita prosegue lungo il corridoio del Palazzo Studi. L’Ammiraglio Ribuffo mi conduce all’interno di un’aula, la più capiente afferma lui. In realtà è piccola, affinché le lezioni siano il più possibile ‘one to one’ ed i frequentatori possano trarne il maggior beneficio possibile. Ad ogni passaggio dell’Ammiraglio tutti si mettono sull’attenti, con particolare velocità, portando la mano destra all’altezza della visiera del berretto, e portando l’altra mano lungo le gambe, guardando il superiore in faccia. Nei corridoio i ragazzi ci portano il massimo rispetto. Fremono, è tempo di esami, sono un po’ tesi, mi spiega l’Ammiraglio. E la tensione si legge nei loro volti. Ci addentriamo poi nel simulatore di “plancia”, un sistema integrato di plance navali, che consente di addestrare gli allievi a navigare e ad effettuare manovre cinematiche sia con nave isolata sia con altre unità navali in formazione. Proseguiamo nel complesso del Palazzo Allievi con il suo piazzale e lo storico Brigantino. L’edificio accoglie anche la biblioteca, con manoscritti pregiati ed antichi, e poi una sala storica, un piccolo e proprio museo, dove attraverso la raccolta di cimeli, foto, registri matricolari e bandiere si racconta la storia del prestigioso Istituto. Ci salutiamo di fronte all’ingresso principale dell’Accademia Navale e, prima di andarmene, respiro un patrimonio unico di tradizioni, storia e valori. Un ringraziamento speciale all’Ammiraglio Comandante Pierpaolo Ribuffo, al Capitano di Fregata Alberto Pecchia e a tutto lo staff. marina.difesa.it 👉 Leggi anche: Livorno: storie, segreti e curiosità. Un avvincente tour alla scoperta di una delle più belle città della Toscana. E tu conosci storie altrettanto emozionanti? Perché non ce le racconti? Scrivici. Clicca qui Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Crediti fotografici: Archivio di Stato – Marina Militare Italiana Share: Informazioni sull'autoreStefania BacchiniWeb Writer & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/accademia-navale-ammiraglio-ribuffo/" width="100%" count="on" num="3"]