Maria Cristina Durval disegna e produce accessori in pelle 100% made in Tuscany. L’abbiamo incontrata nel suo bellissimo showroom fiorentino in via delle Masse, dove ci ha raccontato come nascono le sue creazioni dai nomi femminili e del perchè la giostra di Piazza della Repubblica rappresenti perfettamente il marchio Durval.

 

Pareti bianche con mobili in legno chiaro, soffitto vinaccia e lampadario di cristallo sono gli elementi architettonici che fanno da sfondo all’incantato mondo degli accessori Durval, nello showroom di Via delle Masse a Firenze. Ed è qui, tra borse in pelle, scarpe colorate e cappelli che ho incontrato Maria Cristina, la fondatrice del marchio di moda Durval.

Durval - Store

 

Raccontami qualcosa di te, quale è il percorso che ti ha portato a doventare una designer di accessori?

Partiamo dal mio cognome: Durval ha origini francesi. Mio nonno è nato in Francia e si è poi trasferito in Toscana, dove è nato mio padre. Mia madre invece è danese e, durante un viaggio in Italia ha conosciuto mio padre. Grazie a questa doppia radice culturale, ho ricevuto un’educazione molto legata al territorio, da parte paterna, arricchita dalla voglia di scoperta del mondo, da parte materna.

Il primo incontro con la moda è avvenuta grazie a mia madre, che quando era bambina, faceva l’interprete per un’azienda di tessuti. Sin da piccola ho iniziato ad “aggeggiare” con i materiali che trovavo in casa e a modificare i vestiti che compravo, non senza qualche rimprovero…! Altra passione era il disegno, ma il mio percorso formativo si è incentrato su studi classici e storici; è solo dopo la fine dell’università che mi sono buttata a capo fitto nel mondo della moda.

Durval - Borsa Frida

Quale è stata la tua prima esperienza in questo campo?

Ho fatto un master al Polimoda e un tirocinio a Bologna per la società Yoox: è da lì che è iniziato tutto. Dopo di che ho fatto esperienza a Carpi nel settore della maglieria, a Prato nell’intimo, seguendo campionari e aperture di nuovi negozi. Successivamente, dopo aver seguito più la parte legata alla vendita, mi sono concentrata sul prodotto, lavorando in un laboratorio di modelliste che creano i modelli per grandi marchi di alta moda come Cavalli e Valentino.

Nel 2008 ho deciso di tornare a Firenze e concentrarmi su me stessa, tentando di realizzare il mio sogno: avere un marchio mio.

 

Come si svolge la tua giornata tipo…

Sicuramente una giornata multitasking! Inizio con portare la bambina a scuola e poi vado alla ricerca di materiali, dalle pelli alla metalleria. Di solito seguo i lavori nei vari laboratori e faccio un salto in ufficio per monitorare la situazione: social, amministrazione, ecc…

Durval - Store

 

Ma come nasce una borsa? Quali sono i processi mentali che ti portano a creare gli accessori Durval?

Dipende…posso andare a un mercatino e trovare un accessorio vintage, acquistarlo, smontarlo completamente e reinterpretarlo in chiave più contemporanea. Oppure, magari, mentre sono a telefono a fare due chiacchiere con un’amica, butto giù uno schizzo su un post-it che diventa la base per la creazione di una nuova borsa, di un paio di scarpe e così via…

 

E il logo Durval come è nato? Come mai hai scelto la giostra?

Mi ha ispirato la giostra di Piazza della Repubblica a Firenze, ha un fascino davvero particolare. Inoltre mi piace molto il simbolo che rappresenta: la continuità, il gioco e la relatività delle cose che, grazie al suo girare, possono essere apprezzate a 360°. Direi che sono tutte qualità che si riflettono perfettamente nel mio marchio.

Durval - Borsa Monica

 

Le tue borse più di successo rimangono sempre in catalogo o sono solo stagionali?

Diciamo che ci sono alcuni modelli continuativi, magari possono cambiare i colori, le stampe, gli accessori, però di base il modello è lo stesso. La cosa che differenzia l’estivo dall’invernale sono dei piccoli insetti in metallo: i ragnetti per l’inverno, le api per l’estate. Sono applicazioni carine, divertenti che non marcano la borsa in maniera pesante, permettendole di essere un oggetto sempre contemporaneo e mai fuori moda.

 

Che tipo di donna è quella che vesti?

Questa è una domanda molto complessa…bhè diciamo che parto da me stessa: mi piacciono le persone ironiche, apprezzo molto l’eccentricità al di là dell’età che uno ha. Sicuramente i miei accessori si rivolgono prevalentemente a donne tra i 30 e i 50 anni: capi classici, comodi, arricchiti da particolari più frizzanti ed estroversi. Ecco le mie creazioni sono dedicate a persone dinamiche, sempre in movimento che però non si dimenticano mai di quel tocco di eleganza.

Durval - negozio 3

Noto che dai alle tue creazioni nomi femminili, perchè?

Sono tutti nomi legati a persone che amo…per esempio Sandra è una borsa che prende il nome da Alessandro il mio compagno…

 

E Monica, la borsa di cui ha parlato Alessia Marcuzzi sul suo blog?

Monica è una pochette semplice, con linee classiche, ma leggere…sicuramente un accessorio versatile che completa perfettamente sia outfit casual che eleganti, dando un tocco di brio esattamente come fa Monica, la mia amica modellista del laboratorio da cui la borsa prende il nome.

 

Informazioni sull'autore

Marta Pintus Blogger di TuscanyPeople
Blogger & Ambassador of Tuscany, SEO, Web Editor
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