20 Giugno 2024 2024-06-19T10:08:47+02:00 Al tramonto, sull’Arno, con I Renaioli: romanticismo allo stato puro TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: 4 / 4 – Dal Ponte a Santa Trinita verso Ponte alla Carraia Ponte a Santa Trinita: il più bello dopo Ponte Vecchio, ma il più nobile di tutti Stiamo adesso passando sotto al secondo più bel ponte di Firenze, il Ponte a Santa Trinita. Sobria costruzione rinascimentale progettata dall’Ammannati su consiglio di Michelangelo, fu il primo ponte al mondo realizzato con questo tipo di archi “ovati” -, che coniugano la forma classica dell’arco con quella dell’ellisse -, ed era considerato un ponte di rappresentanza, il passaggio da cui si facevano transitare tutti i personaggi importanti che visitavano la città. Non è in realtà il ponte originale che, come anticipato, distrussero i tedeschi durante l’ultima guerra, ma una copia esatta. I due capricorni che si notano al centro sono il simbolo di Cosimo I de’ Medici a cui era dedicato il ponte stesso. Ai quattro angoli svettano le statue delle quattro stagioni. Per approfondire: Sull’Arno d’argento si specchiano i ponti di Firenze e il firmamento Tra il palazzo di Manzoni e Palazzo Corsini Dopo essere scorsi con la barca davanti al palazzo dove Manzoni “risciacquò i panni in Arno”, incontriamo sulla riva destra il maestoso Palazzo Corsini, già prima facie totalmente diverso da tutti gli altri palazzi fiorentini: aperto, con le statue sul tetto, di disegno barocco. I Corsini, infatti, nobile famiglia romana, banchieri del papa, estremamente ricchi, vollero importare il loro stile a Firenze, e dopo diversi secoli ne sono ancora i proprietari. Al primo piano si trova una preziosa pinacoteca, la più importante raccolta privata d’arte a Firenze, incentrata sulla pittura del Sei-Settecento italiana ed europea, ma con alcune interessanti testimonianze anche di arte rinascimentale. Fra i dipinti esposti figurano opere di Filippo Lippi, Giovanni Bellini, Luca Signorelli, Giovanni Santi, Pontormo, Salvator Rosa e Luca Giordano. La collezione fu cominciata da don Lorenzo Corsini, nipote di papa Clemente XII nel 1765. Essendo imparentati coi reali inglesi, i Corsini hanno anche avuto il privilegio di ospitare a palazzo la regina Elisabetta. Arriviamo al Ponte alla Carraia e torniamo indietro Essendo un ponte della via Cassia, il Ponte alla Carraia, lo ricorda la parola stessa, era adibito al passaggio dei carri, ossia del traffico pesante. Non lo attraversiamo, lo ammiriamo e basta perché è il momento del ritorno alla base attraverso la stessa via fluviale che abbiamo appena navigato. Il sole è tramontato, e noi ci sentiamo più ricchi dentro dopo questa bellissima esperienza lungo l’Arno e sotto i magnifici ponti fiorentini. Ringraziamo Antonio Bellacci e l’Associazione I Renaioli per la loro cortese ospitalità, e auguriamo loro le migliore fortune per la prosecuzione di questa bellissima attività dove si riscopre una Firenze antica, autentica, osservata da un punto di vista straordinaio. Caro lettore, cara lettrice, se questo articolo ti è piaciuto potresti anche lasciarci un commento qui sotto, su FB, su IG, oppure condividerlo tramite il pulsante WhatsApp.Inoltre, se disponi del sistema Android sul tuo Smartphone, è facile rimanere in contatto con TuscanyPeople: basta far scorrere il dito sul touchscreen della Home da destra verso sinistra per aprire Discover di Google che spesso sceglie i nostri articoli tra i più interessanti da leggere. Foto di Taylor Smith su Unsplash Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Mi piace:Mi piace Caricamento... Share: Informazioni sull'autoreVieri Tommasi CandidiScrittore, Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/al-tramonto-sull-arno-con-i-renaioli-firenze/" width="100%" count="on" num="3"]