19 Febbraio 2015 2020-05-12T01:56:04+02:00 Grappa e cioccolato: un goloso incontro per San Valentino TuscanyPeople Marta Pintus Share: Sabato 14 febbraio al Ristorante “Da Giovanni”, in via del Moro a Firenze, si è tenuta un’originalissima degustazione di grappe e cioccolato, organizzata da ANAG – Assaggiatori grappa e acquaviti. L’occasione? La “Fiera del Cioccolato 2015“. ANAG: grappa e cioccolato per un goloso incontro di San Valentino In una delle bellissime sale del ristorante fiorentino “Da Giovanni“, il giorno di “San Valentino“, in occasione della Fiera del Cioccolato, si è tenuta una degustazione davvero speciale: tre grappe piemontesi incontravano quattro cioccolatini, opera del Maestro cioccolatiere Simone de Castro, dai gusti particolari: al “pepe“, al “cioccolato fondente“, al “frutto della passione” e “ripieno al latte“. La degustazione di grappe e cioccolato La degustazione è stata guidata dalla presidente federale di A.N.A.G., la toscanissima Paola Soldi, che, con il suo inconfondibile accento fiorentino, ha guidato i ventisette partecipanti alla scoperta del magico mondo delle grappe. Assaggiare, anzi… assaporare delicatamente una grappa non è facile come testare un vino. Innanzitutto perché la grappa ha un’alta gradazione alcolica che se da una parte esalta gli aromi, al tempo stesso satura il bulbo olfattivo e sminuisce la percezione di altri odori. La cosa a cui bisogna stare attenti, inoltre, è “non bruciarsi il naso” quando la si annusa; si deve infatti trovare la giusta distanza, tra bicchiere e narici, che consenta di percepirne gli aromi ed al tempo stesso non permetta al “pizzichìo” di distrarre la sensazione olfattiva che, in quel momento, è messa a dura prova. Il primo assaggio Il secondo passaggio, consiste nel preparare la bocca a ricevere questo “shock” alcolico: le grappe e le acquaviti vanno dai 37,5° ai 70° dunque è necessario preparare il palato per poterne percepire in pieno i sapori. Si procede quindi a bere una piccola quantità senza tenerla in bocca, ma buttandola immediatamente giù. Nella degustazione di grappa è infatti il secondo sorso quello che conta. Abbiamo cominciato con una grappa giovane di barbera: la “Nibbio“, della “distilleria Berta” di Mombaruzzo (in prov. di Asti). Sapori molto fruttati… io ho percepito l’essenza della mela verde, c’è chi ha colto l’elegante sapore della pera, chi invece vi ha trovato un retrogusto di vaniglia. Assaggiamo il cioccolato al pepe nero e poi beviamo nuovamente la grappa; tutto cambiato: adesso sembra di aver mangiato un bastoncino di liquirizia. Un accostamento davvero ottimo! (Beviamo dell’acqua e ci prepariamo per il secondo assaggio, ndr) Il secondo assaggio La seconda acquavite è una Grappa di Moscato della “Distilleria Vieux Moulin” di Costigliole d’Asti (in prov. di Asti). Quest’uva, come ci dice la presidente dell’ANAG, Paola Soldi, ha un sapore riconoscibile e preponderante sugli altri sapori. Per il sentore dolciastro, molto simile al più leggero moscato, viene abbinato, anche in questo caso, un cioccolatino al pepe per un contrasto dolce-piccante; delizioso… mmhmm, di più: sublime. Infine, la più decisa Grappa di Barolo Cannubi della “Distilleria Mario Montanaro” di Grinzane Cavour (in prov. di Cuneo); questa ha un sapore deciso e molto aromatico, motivo per cui viene sapientemente abbinata con cioccolatini al frutto della passione. 👉 Leggi anche: DonaMalina, una dolce sinfonia di gelato e cioccolata ANAG e il concorso “Alambicco d’Oro” La seconda grappa che abbiamo degustato, distillata da vinacce di moscato, ha ottenuto l’ “Alambicco d’Argento“, nel concorso “Alambicco d’Oro“, cui hanno partecipato alcune tra le migliori distillerie italiane. Il concorso è aperto a tutte le tipologie di grappe provenienti dalla distillazione di vinacce di uve aromatiche e non; invecchiate, ovvero stagionate nel legno, oppure giovani, senza passaggio in legno. Confesso di aver provato tutti i cioccolatini… anche per fare un po’ di esperimenti: combinando cioccolatini e grappa senza seguire troppo gli schemi; ovviamente gli accostamenti suggeriti dalla presidente erano di sicuro i migliori. Sperimentare cose nuove lo considero un po’ “il sale della vita“: pertanto, almeno per me, risultava praticamente impossibile rinunciare a questo piccolo, grande, piacere. La grappa, cos’è..?? La grappa è un distillato prodotto da vinacce (ovvero ciò che rimane da un acino d’uva, tolta solo la polpa, ndr) ricavate esclusivamente da uve prodotte e vinificate in Italia, nella Svizzera Italiana e a San Marino. La grappa ha una denominazione legale protetta per distinguere l’acquavite dal distillato prodotto in altri paesi europei che non può assolutamente essere chiamato…. denominato.. indicato come “grappa“. Last but not least: non bisogna confondere la grappa che è un distillato di vinacce fermentate con l’acquavite d’uva che, invece, è un distillato di mosto di uve. ANAG: Assaggiatori grappa e acquaviti L’ANAG è un’associazione senza scopo di lucro nata nel 1978. L’obiettivo primario dell’associazione è quello di promuovere la grappa eccellenza 100% Made in Italy e il mondo dei distillati, stimolando un assaggio e un consumo consapevole e una “cultura del bere” attenta alla qualità, piuttosto che alla quantità. L’associazione promuove corsi per aspiranti assaggiatori, degustazioni guidate e comparate; partecipa a manifestazioni enogastronomiche in tutta Italia. 📍PER APPROFONDIRE: 👉 Firenze e il vino, una grande storia d’amore e di successo 👉 Vini da dessert toscani, un bicchierino di tradizione a fine pasto 👉 I grandi vini toscani spopolano alle grandi aste internazionali Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople In collaborazione con My Tuscan Houses Share: Informazioni sull'autoreMarta PintusBlogger & Ambassador of Tuscany, SEO, Web Editor [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/anag-grappe-e-cioccolato/" width="100%" count="on" num="3"]