27 Maggio 2022 2022-05-27T09:07:43+02:00 Associazione San Casciano Classico presenta: “La Bottiglia del Territorio” TuscanyPeople Redazione TuscanyPeople Share: Associazione San Casciano Classico presenta “La bottiglia del territorio” in collaborazione con Vetreria Etrusca 1 / 3 – Associazione San Casciano Classico: una bottiglia che vale un intero territorio Di cosa parliamo in questo articolo: Ma San Casciano sta nel Chianti Classico? Com’è la storia?Il Decreto del 1932Il Chianti Classico prodotto nel territorio di San Casciano“La bottiglia del territorio”L’Associazione San Casciano ClassicoParla il Presidente dell’Associazione San Casciano Classico ASan Casciano in Val di Pesa, il 19 Maggio 2022, è accaduto un evento importante per il territorio del comune, di cui TuscanyPeople è lieta di darvi notizia. In occasione della manifestazione “Perché Nord!”, organizzata dall’Associazione San Casciano Classico – che ha visto una masterclass condotta da Alessandro Masnaghetti sui vini della zona del Chianti Classico di San Casciano insieme ai vini del Barolo di Verduno, entrambi posti nella parte più a nord della propria denominazione di riferimento -, è stata presentata anche “La Bottiglia del Territorio”. Ma San Casciano sta nel Chianti Classico? Com’è la storia? Era il 24 settembre 1716 quando il Granduca Cosimo III emanò il famoso bando “Sopra la Dichiarazione dé Confini delle quattro Regioni Chianti, Pomino, Carmignano, e Val d’Arno di Sopra”, nel quale venivano delimitate le zone del Chianti all’interno delle quali poteva essere prodotto l’omonimo vino, senza probabilmente immaginare di stare creando il moderno concetto di Denominazione di Origine Controllata e Garantita, il cui acronimo è, appunto, DOCG. Sì perché in effetti l’intenzione del Granduca era proprio disciplinare la produzione, la spedizione, il controllo contro le frodi e il commercio del nobile vino prodotto in quei territori – e di cui si aveva notizia fin dal XIII secolo –, ossia, in altre parole, voleva tutelare un brand, come si direbbe oggi e come fanno gli attuali consorzi. Il Decreto del 1932 Ma fu solo nel 1932 che un decreto interministeriale riconobbe al vino proveniente dalla zona di origine più antica del Chianti – ossia situata tra le città di Siena e Firenze e ricomprendente per intero i territori dei comuni di Greve in Chianti, Castellina, Gaiole, Radda, e parte dei territori di Barberino Val d’Elsa, San Casciano in Val di Pesa, Tavarnelle Val di Pesa, Castelnuovo Berardenga, Poggibonsi – il diritto di avvalersi della specificazione “Classico”. San Casciano, quindi, coi suoi terrazzamenti e le sue dolci vallate, rappresenta una delle porte al Chianti Classico, un’area di frontiera, con un terreno diverso da tutte le altre zone, in grado di drenare nel migliore dei modi l’acqua per fronteggiare periodi di siccità. Ma che tipo di Chianti Classico si produce a San Casciano in Val di Pesa? Scoprilo a pagina 2 Share: Informazioni sull'autoreRedazione TuscanyPeopleBlogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/associazione-san-casciano-classico-bottiglia-del-territorio/" width="100%" count="on" num="3"]