2/4 C’erano un tempo gli storici fondatori della DOC Bolgheri, tra cui Enio Frollani, il padre di Matteo

Tra i fondatori della DOC di Bolgheri

Un bellissimo territorio, un gioiellino di 5-6 ettari di vigneto biologico: “Mio babbo, Enio Frollani, è stato uno degli storici fondatori della DOC, insieme al marchese Niccolò Incisa della Rocchetta, Rosa Gasser, Eugenio Campolmi, Michele Satta e Federico Pavoletti. All’inizio erano pochi, Le Macchiole, Guado al Tasso, Ornellaia all’epoca di Lodovico Antinori, Sassicaia e Michele Satta. Alcuni, come il marchese Antinori, forse non credevano completamente nella DOC . Solo Eugenio Campolmi e Niccolò Incisa della Rocchetta erano riusciti a vedere oltre, tanto da appassionare mio padre che diventò consigliere. Poi però dette in affitto i vigneti.

Io ho fatto esperienza in aziende qui intorno, quindi, scaduto l’affitto, ho deciso di riprendere i terreni via via, 1 ettaro, 2 ettari, fino a oltre 5. Ho anche preso in affitto dei campi di ulivi secolari, alcuni di 500 anni. Le varietà sono frantoiano e moraiolo. Poi ho ripreso in mano tutta la parte dei grani antichi. E faccio il miele. Gestisco tutto io, anche se il babbo mi dà una grossa mano.”

L' Azienda Agricola Imperiale di Bolgheri è un'azienda biologica toscana che produce vino, miele, olio Evo, farina e pasta di grani antichi.

Equilibrio biologico

Ci mostra le vigne ben tenute, ordinate: “Vedete? È allevato tutto a cordone speronato. L’ho trovato così e l’ho lasciato. Il guyot è un bel sistema d’allevamento, ma non dura quanto questo. La longevità delle piante è importante. Questi ettari sono un capitale vivo che acquisisce valore invecchiando. In Borgogna ci sono viti che hanno 200 anni, capite? Bisogna poi sempre pensare che per salvare una pianta occorrono tanti soldi. Io, ad esempio, uso i microelementi, a granuli o a farina da sciogliere nell’acqua, che prima si trovavano nel letame. Adesso però il letame non si trova più, soprattutto il biologico.

Questi microelementi funzionano come una medicina omeopatica, sono batteri che entrando in contatto con la radice delle piante ne favoriscono lo sviluppo e la rendono più forte e resistente ai funghi letali come il mal dell’esca. Bisogna crederci, logicamente. L’importante è comunque mantenere l’equilibrio biologico. Gli insetti, ad esempio, ci devono essere, ma non tutti d’una sola specie. Quest’anno è stato duro per le continue piogge. Abbiamo dovuto fare molti trattamenti di rame e zolfo.”

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L' Azienda Agricola Imperiale di Bolgheri è un'azienda biologica toscana che produce vino, miele, olio Evo, farina e pasta di grani antichi.

Qualità superiore

Prendiamo corpose manciate del magico terreno di Bolgheri, lo soppesiamo tra le mani in mezzo al sole e alla piacevole brezza che spira dal Tirreno:Terreno pesante, vedete? Sassoso e argilloso. Impegna grosse e potenti macchine agricole. Ci vuole il giusto compromesso tra il taglio dell’erba e la lavorazione della terra. D’estate, se l’argilla si secca, diventa durissima.”

Bisogna lavorare sodo per ottenere il meglio: “Sì, a noi interessa poco la quantità. A noi interessa far sempre la qualità e migliorarci. Il nostro obiettivo è arrivare a prodotti d’eccellenza. Si deve anche studiare tanto, certo, infatti collaboriamo con l’Università di Bologna, portando avanti studi sui grani antichi.”

Ma quali sono i vini dell’Azienda Agricola di Bolgheri: scoprili a pagina 3

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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