Il racconto della terza edizione di Bolgheri DiVino, la manifestazione che riunisce le aziende vitivinicole del Consorzio dei vini Bolgheri DOC e Bolgheri Sassicaia DOC

Bolgheri DiVino: la terza edizione dell’evento dedicata al Bolgheri DOC

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • Consorzio per la Tutela dei vini Bolgheri DOC e Bolgheri Sassicaia DOC
  • Bolgheri e il Carducci
  • Bolgheri DiVino, l’evento dedicato al più famoso vino toscano
  • Una piccola selezione di aziende partecipanti a Bolgheri DiVino 2022
  • Bolgheri DOC: la vendemmia 2021

1/4 – Bolgheri: dal Carducci ai grandi vini di oggi

Dici Bolgheri e il pensiero vola ai cipressi del Carducci e al Sassicaia. È questo un luogo votato all’eccellenza vinicola, celebrata sabato 3 e domenica 4 settembre con la 2° edizione di Bolgheri DiVino, l’evento dei produttori del Consorzio dei vini Bolgheri e Bolgheri Sassicaia DOC pensato per raccontare un territorio unico che ambisce a diventare un punto di riferimento per gli appassionati dei Fine Wines di questo angolo di costa toscana.

Verticale di bottiglie di Bolgheri Sassicaia DOC

Consorzio per la Tutela dei vini Bolgheri DOC e Bolgheri Sassicaia DOC

Il Consorzio per la Tutela dei vini Bolgheri DOC e Bolgheri Sassicaia DOC nasce nel gennaio 1995 e nel 2014 ottiene il riconoscimento di massimo livello dal Ministero, ricevendo l’incarico a operare erga omnes, ovvero nei confronti di tutti i produttori. Ad oggi, nel 2021, è formato da 66 produttori i cui vigneti rappresentano oltre il 98% del totale. Benché il territorio sia molto piccolo, i produttori hanno saputo valorizzare al meglio le tante sfaccettature del territorio e in pochi anni i vini di Bolgheri sono diventati tra i più apprezzati dalla critica e dal mercato globale. L’età media delle vigne, inoltre, è di quasi 16 anni, segno che nel suo complesso il territorio è appena entrato nella sua maturità e che la qualità media della produzione delle vendemmie in uscita nei prossimi anni continuerà a salire.

Il ‘Bolgheri’ è nell’immaginario collettivo un vino superiore. Come valore del prodotto imbottigliato è di gran lunga la denominazione col valore medio più alto in Italia e la conferma del successo a livello globale è attestata anche dall’indice del mercato globale del vino, il Liv-Ex. Nel 2020 tra le 10 referenze più scambiate a livello di commercio globale top wines 3 sono di Bolgheri, che è risultato così l’areale vinicolo più rappresentato in assoluto del mondo. Vanno di pari passo le quotazioni dei terreni che sono sempre in rialzo: si va dai 400.000 ai 500.000 euro ad ettaro, ossia una delle zone più performanti del vino italiano, protagonista di una grande crescita sui mercati e, di pari passo, nei valori fondiari.

Conosci le parole con cui il Carducci descriveva Bolgheri e il suo vino? Scoprile a pagina 2

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