Bolgheri DOC, la culla dei più grandi vini italiani

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2 / 4 – A Bolgheri la poesia e il territorio si fondono nel vino

Bolgheri e il Carducci

“Il vino è in gran copia ed è buonissimo” e avrà un futuro luminoso, disse precorrendo i tempi il Carducci, premio Nobel per la letteratura, che ha celebrato questa terra nelle sue liriche. Qui giunse con la famiglia a tre anni, al seguito del padre medico. Vi trascorse gli anni spensierati dell’infanzia e della prima adolescenza, prima a Bolgheri e poi a Castagneto, e gli rimase impressa nel cuore. Si faceva spedire il vino locale a Bologna, dove insegnava, e lo consumava anche abbondantemente durante le sue visite, dedicate per ampia parte a banchetti con enormi bevute con gli amici, che chiamava le “ribotte”.

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Bolgheri DiVino, l’evento dedicato al più famoso vino toscano

Bolgheri DiVino, riunisce, dunque, i produttori associati della DOC Bolgheri. Quest’anno, si è sviluppato con una formula centrata sulla possibilità per tutti gli appassionati, e non, di scoprire le molteplici sfaccettature enologiche che questo territorio unico può vantare. In occasione della “Degustazione Diffusa” presso due contesti storici di questa regione vinicola, a Castagneto Carducci al Castello della Gherardesca – in un percorso che si snoda nelle sale del castello, con degli scorci dall’alto sul teatro Bolgherese -, e presso il Frantoio di Casa Carducci, ho avuto la possibilità di assaggiare i vini di 62 Aziende associate del Consorzio, con un focus particolare all’uscita in anteprima assoluta dell’annata 2021 del Bolgheri DOC Rosso. Eccone alcuni.

Scopri a pagina 3 le aziende produttrici di Bolgheri DOC che ci hanno colpito al cuore

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Informazioni sull'autore

Stefania Bacchini

Web Writer & Ambassador of Tuscany