2 / 4 – Lotterie, truffe e sperperi, poi, finalmente, gli Stucchi Prinetti

Dal Calamai a Giraud a Poniatowsky a Giuntini, fino agli Stucchi Prinetti

Terminata in breve l’era napoleonica, il Calamai, a causa di alcune speculazioni finite male, viene assediato dai creditori. Per questo istituisce nel 1816 una lotteria tra i cui premi fondiari si trova anche la Badia di Coltibuono. La lotteria però stenta e, non riuscendo a ottenere quanto previsto, il Calamai sbologna tutto al conte Giovanni Giraud, un avventuriero romano che magicamente risulta essere il possessore del biglietto vincente.

Accusato di truffa, il Giraud decide di disfarsene quanto prima, e riesce a venderla a un altro singolare personaggio residente a Firenze: il principe Stanislao Poniatowsky, nipote del Re di Polonia Stanislao Augusto. Ma quando lui muore, la moglie e i figli sperperano tutto il patrimonio per finanziare spettacoli e opere, e ben presto anche loro finiscono travolti dai debiti. Così nel 1846 la badia viene venduta al cavalier Guido Giuntini. Passata attraverso vari proprietari per via ereditaria, attualmente appartiene alla famiglia Stucchi Prinetti.

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Torre di Badia a Coltibuono

La struttura di Badia a Coltibuono: la chiesa, il monastero e il giardino

La chiesa

La chiesa ha una pianta a croce latina, un’unica navata rettangolare conclusa da un’abside semicircolare. La copertura della navata è una falsa volta settecentesca decorata con affreschi e stucchi di gusto tardo barocco, mentre le volte a botte del transetto sono originali.
Sulla sinistra si trova la massiccia torre campanaria – iniziata nel 1160 -, aperta sulla sommità da quattro grandi monofore.  Nell’interno, sotto l’altare maggiore, si trovano le spoglie del beato Benedetto Ricasoli.

Il monastero

Da un portone posto sulla destra della facciata si può accedere al monastero. Tutto il complesso è stato trasformato nel XIX secolo in residenza di campagna, ma ancora si possono distinguere il chiostro e il refettorio, anche se hanno perso gran parte del carattere medievale.

Ma com’è la Badia nell’attualità? Scoprilo a pagina 3

Informazioni sull'autore

Scrittore & Ambassador of Tuscany
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