4 / 7 – I borghi col “castello nel nome” della Provincia di Firenze e Grosseto

Borghi toscani in provincia di Firenze con il “castello nel nome”

Castelfiorentino

Importante per la posizione strategica lungo la Via Francigena, il paese ha rappresentato un significativo feudo fiorentino sin dal 1149. Si è sviluppato in epoca medievale, e poi rinascimentale, in due nuclei, uno a valle, più moderno, con la Chiesa Museo di Santa Verdiana e l’omonimo museo; l’altro più alto, più antico, in cui abbiamo la Raccolta Comunale d’Arte, e due cicli di affreschi di Benozzo Gozzoli, ammirabili nell’omonimo museo in cui l’allievo di Beato Angelico procede all’invenzione della sinopia, disegno preparatorio usato per la pittura a fresco e per il mosaico.

Fuori dalle mura, da non perdere la Chiesa di San Francesco, raro esempio di architettura gotica in Valdelsa, e il Santuario di Santa Verdiana, dedicato alla patrona di Castelfiorentino, riconoscibile per la sua imponente facciata barocca. Bello il Museo di Santa Verdiana che conserva capolavori come la Madonna col Bambino di Cimabue.

Per approfondire: Castelfiorentino, crocevia di storia e arte tra Firenze, Pisa e Siena

Il borgo toscano di Castelfiorentino visto dall'alto

In provincia di Grosseto, tre borghi con il castello

Castel del Piano

Posizionato alle pendici del Monte Amiata, Papa Pio II nei suoi Commentarii “sottolineava “la bellezza del luogo, la comodità dell’ubicazione e l’amenità del paese”. Nel cuore del borgo, in Piazza della Madonna, si affaccia la Chiesa dell’Opera. L’interno, movimentato da dieci cappelle, è un autentico museo dei Nasini, da queste parti una famiglia di pittori di spicco, attiva tra Sei-Settecento.

Interessanti, nella stessa piazza, il palazzo del Comune e la Chiesa della Madonna delle Grazie. Salendo verso la parte più antica si passa sotto l’arco che sostiene la Torre dell’Orologio, oltre cui si apre la pittoresca Piazzetta degli Ortaggi, dotata di una ben conservata loggia cinquecentesca.

Per approfondire: Castel del Piano: ai piedi dell’Amiata, il borgo ameno di Papa Pio II

Vista dul borgo toscano di Castel del Piano vicino al Monte Amiata, Grosseto

Castiglione della Pescaia

Delizioso e antico borgo di pescatori, dispone di un pittoresco porto-canale in cui ogni sera attraccano i pescherecci.

Sul centro storico, molto ben tenuto, domina la Rocca (o Castello) risalente al XV secolo, oggi di proprietà privata. A est del paese c’era un tempo il lago Prile al cui posto, oggi, si estende la riserva naturale della Diaccia Botrona, considerata la più significativa area umida d’Italia.

Per approfondire: Castiglione della Pescaia: perla della Maremma

Castiglione della Pescaia al tramonto con l'Isola d'Elba in lontananza

Castell’Azzara

Alle pendici del Monte Civitella, Castell’Azzara è la sentinella sud-orientale dell’Amiata. Il suo nome sembra derivare dal fatto di essere stata vinta ai dadi (a zara) da Bonifacio degli Aldobrandeschi.
Il nucleo più antico del paese, caratteristico per le sue ripide e tortuose viuzze, propone la Chiesa di San Nicola e quella della Madonna del Rosario. Di fronte alla Chiesa di San Nicola, nel punto più alto del paese, si erga la Rocca di Castell’Azzara, costruita dagli Aldobrandeschi nel Duecento, e affiancata dalla Torre dell’Orologio. 

A pagina 5, i borghi castellari della provincia di Lucca: scoprili

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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