Il racconto della nostra wine experience per l’evento “Architetto in cantina nell’azienda vitivinicola toscana Caiarossa a Riparbella

1 / 6 – “Architetto in cantina”, l’evento che si è svolto a Caiarossa il 16 ottobre 2022

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • Il primo dolce impatto con Caiarossa
  • I partecipanti all’evento
  • L’inizio di tutto nel ’98, poi ecco la famiglia Albada Jelgersma
  • Una grande famiglia del vino e l’innamoramento di Eric
  • La proprietà e la suddivisione del terreno
  • Il logo di Caiarossa: Fufluns, il Bacco etrusco
  • La gialla cantina aperta, strutturata su 3 piani col metodo a caduta
  • La bella e gelida barriccaia di Caiarossa
  • La classicissima sala delle degustazioni
  • È il momento della degustazione dei rossi: il Pergolaia
  • Aria di Caiarossa: l’ultimo nato
  • Per inciso, il team di Caiarossa
  • Sua Maestà Caiarossa
  • Dulcis in fundo: Oro di Caiarossa

Il primo dolce impatto con Caiarossa

Giungiamo piacevolmente a Caiarossa, in quel di Riparbella, in provincia di Livorno, un’ottima cantina che produce eccellenti vini biodinamici, che conosciamo bene, ma che ritroviamo tutte le volte col quel sorriso sulle labbra scaturente dai luoghi belli, naturali e armonici. Eccola lì la struttura, rossa-rossa, come dice il nome, di un rosso da casa cantoniera, colore che la nostra storia agricola conosce da centinaia di anni e che si potenzia reciprocamente col verde. Qui niente è lasciato al caso, e ciò che è umano è costruito per integrarsi col paesaggio nel modo più soft, più gentile.

Aria di Caiarossa, uno dei vini dell'azienda vitivinicola Caiarossa di Riparbella

I partecipanti all’evento

In tutto saremo una quarantina, tra appassionati, rappresentanti di aziende e della stampa, cartacea e virtuale. Ad attenderci l’immarcescibile PR e Communication Manager di Caiarossa, Roberta Palma, con la sua verve e la sua inossidabile carica di simpatia. È assistita da Adele e Manon, ma soprattutto è affiancata dall’architetta Monica Marraffa (Vice-Sindaca del Comune di Riparbella), che avrà l’onere di spiegarci Caiarossa da un punto di vista struttural-concettuale, passatemi l’ardito accostamento.

Ci troviamo tutti fuori, sul piazzale antistante l’entrata, dov’è stato adibito un tavolo per un’iniziale degustazione del loro unico bianco, Caiarossa Bianco, nello specifico annata 2019, blend di 50% chardonnay e 50% viognier. Lo chardonnay vinifica e affina in barrique, con batonnage sui lieviti per cercare di conferire maggiore struttura, quella grassezza che si avverte in bocca; mentre il viognier viene vinificato in cemento per mantenere la sua tipicità: le note fruttate e floreali, oltre alla freschezza. E per avere ancora più freschezza il 15% del viognier è addirittura vinificato in anfora. Direi che l’esperimento è perfettamente riuscito.

Vuoi conoscere l’affascinante storia di Caiarossa? Vai a pagina 2

Informazioni sull'autore

Scrittore & Ambassador of Tuscany
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