Dove andare a camminare in Toscana: una guida a 7 tra i migliori percorsi di trekking, alla scoperta di alcuni dei territori più belli e meno conosciuti della regione.

7 tra i migliori percorsi di trekking per camminare in Toscana

L’impressionante rete di sentieri che accomuna tutte le regioni d’Italia (CAI), per un totale di 60.000 Km non fa eccezione in Toscana.

Chi desidera venire a camminare in Toscana infatti, troverà qui una grandissima quantità di percorsi trekking incredibilmente affascinanti, di ogni lunghezza e difficoltà, adatti a qualsiasi età. Ma come orientarsi tra questo denso, intricato, groviglio di itinerari nella natura?

Abbiamo selezionato per voi quelli che, a nostro avviso, sono 7 tra i percorsi trekking più belli per camminare in Toscana e scoprirne la profonda, variegata bellezza.

Isola Santa affacciata sul suo lago azzurro

1. L’anello tra le balze del Valdarno

Uno dei grandi tesori naturalistici meno conosciuti della Toscana si trova nel Valdarno Superiore, famoso per le sue balze. Si tratta di formazioni di argilla, sabbia e ghiaia, stratificate e modellate nel corso delle ere geologiche, dal caratteristico colore rossiccio, quasi una specie di piccolo Grand Canyon nostrano. Per poterle ammirare si può seguire un anello che unisce due sentieri – quello delle Fossate (931 metri) e quello dell’Acqua Zolfina (1000 metri) – in un itinerario scenografico di 13 tappe per il primo, e di 14 per il secondo, per un totale di circa 2 km e 170 metri di dislivello complessivo.

La difficoltà del percorso è medio-bassa, e tutti i sentieri sono tracciati col segno del CAI n° 51. Un buon consiglio è proseguire comunque fino al paesino di Piantravigne per osservare il panorama delle Balze da una magnifica posizione sopraelevata; vi consigliamo anche di visitare Castelfranco di Sopra, annoverato tra i borghi più belli d’Italia.

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Le Balze del Valdarno in Toscana, al tramonto

2. G.T. E. – Grande Traversata Elbana

La Grande traversata Elbana è l’itinerario principale per camminare in Toscana alla scoperta dell’Isola d’Elba. Il percorso di trekking attraversa tutta l’isola, partendo dai paesi dell’estremità Nord-Orientale, passando sui rilievi che formano l’ossatura dell’isola, fino ad arrivare alla costa occidentale.
Spettacolare e piuttosto difficile, il percorso segue i sentieri che per secoli hanno rappresentato le vie sicure degli elbani per recarsi da Cavo agli estremi settentrionali delle terre del ferro, fino alle lontane terre del granito.

Durante il cammino si spazia tra mare, collina e montagna, ci s’inoltra tra gli ecosistemi dell’isola, e ci si trova nel bel mezzo del suo patrimonio naturalistico e paesaggistico, ammirando uno dei panorami più affascinanti d’Italia.

La GTE inizia dal centro abitato di Cavo e, seguendo il crinale, si dirige a ovest, a monte del paese di Porto Azzurro. Prosegue poi nell’entroterra fino a inerpicarsi sul Monte Perone. In seguito giunge ai piedi della cima del Monte Capanne, in un luogo denominato Passo delle Filicaie o Malpasso, dove si biforca in due rami. Uno di questi abbraccia il Monte Capanne, tagliando in costa il versante settentrionale, e termina sulla strada provinciale, a Patresi, in località Mortaio; l’altro, invece, si dirige a sud e raggiunge il paese di Pomonte, seguendo il crinale montuoso che divide la valle omonima da Vallebuia.

Il percorso, di circa 57 km, è completamente segnalato con cartelli e pannelli indicatori, ma occorre tener ben presente che il dislivello da affrontare è considerevole.

Percorsi di trekking all'Isola d'Elba: panorama a 360° dal Monte Capanne, il più alto dell'isola

3. Il sentiero dei pittori – Mugello

Un percorso di trekking per camminare in Toscana, molto più semplice, ma non per questo meno affascinante, è il Sentiero dei pittori. L’itinerario permette di fare una facile escursione che offre un ampio affaccio sulle colline e sulle vallate del Mugello, e che permette di “passeggiare” in tutta tranquillità, godendosi le bellezze storico-naturalistiche del fondovalle della Sieve.

Il “Sentiero dei Pittori” rappresenta un percorso naturale che collega il centro di Vicchio (Piazza Giotto) e la “Casa di Giotto”. Si visitano le frazioni di Pesciola, Pilarciano, Vespignano, toccando anche il ponte della Ragnaia, conosciuto come Ponte di Cimabue dove, secondo la leggenda, sarebbe avvenuto il famoso incontro tra il Maestro e Giotto fanciullo, intento a disegnare una pecora su una pietra.

Il sentiero è costituito da un itinerario ad anello lungo circa 16 km, che non prevede particolari dislivelli né difficoltà.

La casa natale di Giotto a Vespignano in Mugello

4. Bosco delle Fate e Santuario de La Verna – Casentino

In provincia di Arezzo, all’interno del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi, Monte Falterona e Campigna, si trova uno dei migliori percorsi di trekking per camminare in Toscana. Si tratta di un percorso ad anello di difficoltà medio-bassa, della durata di circa 3 ore, particolarmente indicato nella stagione autunnale per ammirare il foliage.

Si può partire da Chiusi della Verna seguendo il sentiero n° 50, per deviare, in seguito, verso il n° 51, che permette l’accesso a un luogo quasi sospeso tra realtà e immaginazione: il Bosco delle Fate. Nella penombra di questa foresta millenaria di aceri e faggi, l’incantevole silenzio onirico è tagliato da lingue di luce che illuminano antichi massi ricoperti di muschio e che trasformano questa camminata in un’esperienza quasi mistica.

Si prosegue poi fino all’altezza della Cappellina che annuncia l’ingresso al Santuario de La Verna, uno dei cuori del culto francescano, celebre per essere il luogo in cui San Francesco d’Assisi avrebbe ricevuto le stigmate il 14 settembre 1224.
Qui si può visitare tutto il complesso, ricolmo di arte e storia, senza mancare di affacciarsi sul Balcone del Diavolo che precipita a piombo dal dirupo della Verna.

Terminata la visita al Santuario, è anche possibile spingersi fino alla cima del Monte Penna affrontando il sentiero n° 51, per poi tornare al Santuario seguendo il sentiero n° 50 verso La Beccia, una lunga mulatteria che conduce, alla Cappella degli Uccelli – altro luogo visitato dal santo – e alla cittadina di Chiusi.

Il Sentiero delle Foreste Sacre è un itinerario del Parco Nazionale delle Foreste Casentinesi che si conclude al Santuario de La Verna

5. La Via Francigena

In passato la Via Francigena era parte di un fascio di percorsi che dall’Europa Occidentale conducevano nel sud, fino Roma, proseguendo poi verso la Puglia, dove si trovavano i porti d’imbarco per la Terra santa, meta, nei secoli, di crociati e pellegrini d’ogni sorta. Anche la Toscana era attraversata (e lo è tuttora), da nord a sud, dalla Via Francigena, che oggigiorno regala bellissime passeggiate ed escursioni a tutti i moderni viandanti.

La regione è attualmente attraversata da ben 16 tappe che, dalle montagne della Lunigiana, passando per i poggi senesi, giungono fino alle colline della Val d’Orcia. Percorrendo questi tragitti si possono scoprire luoghi naturalistici d’eccezione, città d’arte come Siena, o favolosi borghi celebri in tutto il mondo quali San Gimignano, Monteriggioni o Bagno Vignoni.

Chiunque decida di venire a camminare in Toscana su questi sentieri non se ne pentirà. Si tratta di camminate alla portata di tutti, perfettamente segnalate grazie al percorso “ufficiale”, e costellate da infrastrutture dedicate all’approvvigionamento di pellegrini e viandanti, e di luoghi attrezzati per la sosta.

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Cartello che indica un percorso fiorito sulla bella Via Francigena toscana

6. Il SentierElsa – Val d’Elsa

Il fiume Elsa è il fil rouge di questo itinerario per camminare in Toscana. Siamo a Colle Val d’Elsa, affascinante cittadina medievale poco conosciuta dal turismo di massa. Questa camminata, che si può considerare tra i trekking più suggestivi da fare in provincia di Siena, si snoda in un parco fluviale che lascia a bocca aperta per la bellezza delle acque turchesi e cristalline del fiume e gli scorci che regala.

Gli accessi al sentiero sono 6: Ponte di Spugna, sede ANPIL, Catarelli, Selvamaggio, Gore Rotte e Ponte di San Marziale. È senza dubbio durante la bella stagione che il SentierElsa dà il meglio di sé, grazie alle acque balneabili che lo rendono un autentico paradiso.

Percorrere il sentiero, andata e ritorno, richiede circa 2 ore, ma ci sono diverse vasche naturali dove potersi tuffare, oltre ad aree dove fermarsi per un picnic. Uno dei punti più affascinanti del percorso è la cascata del Diborrato che, con un salto di 15 metri, finisce in una pozza d’acqua cristallina profonda circa 10 metri. Un tragitto perfetto per gli amanti dell’hiking e delle passeggiate nella natura da concludere in giornata.

Il Parco fluviale del fiume Elsa in Toscana in provincia di Siena

7. Da Isola Santa al Col di Favilla – Garfagnana

La partenza è dal comune di Careggine. L’auto va lasciata in una delle piccole insenature della strada provinciale di Arni SP13, quindi ci si può dirigere a piedi fino al Belvedere.

Poco prima inizia un sentiero sterrato, in discesa, facilmente individuabile dalla staccionata che lo delimita, che conduce al borgo di Isola Santa, paese a lungo abbandonato e da pochi anni in fase di ristrutturazione, con le sue affascinanti casette in pietra e i tetti di ardesia.
Un viottolo di circa 1 km costeggia il lago e permette di vedere da vicino, sommersi nell’acqua, i resti dell’antico Molino di Mosceta, oltre ad altri edifici risalenti al Duecento.

Tornando al Belvedere, pochi metri più avanti, si notano le scale che conducono sopra la diga della centrale idroelettrica, al cui termine comincia il sentiero CAI n° 9 che, in circa 1 h e 30 minuti, porta, tra gli altri, al Col di Favilla. La difficoltà è medio-bassa, ma gli scorci su Isola Santa valgono davvero la pena.

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Il borgo di Isola Santa si trova in Toscana nel verde territorio della Garfagnana

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Foto di Isola Santa: ©StevanZZ

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