Nell’ideale centro della Val d’Orcia, a poca distanza dalla via Cassia, Castiglione d’Orcia si impone da secoli allo sguardo del visitatore, arroccato così com’è su una collina della pendice settentrionale del monte Amiata.

Castiglione d’Orcia, il fiero sguardo del passato sulla via Francigena

Venendo da Siena si prende la Cassia fino a Bagno Vignoni, poi si prosegue sulla provinciale 323. Chi viene da sud, con l’A1, deve invece uscire a Chiusi/Chianciano e proseguire sulla provinciale 146 verso Chianciano Terme per circa 25 chilometri.

Il paesaggio mozza letteralmente il fiato. Crete, biancane, calanchi, sedimentazioni, evoluzioni, iniziate milione di anni fa che oggi sono bellezza allo stato puro. E allo stato brado. I terreni argillosi delle crete, i declivi flessuosi, l’arrotondamento dei poggi. Dove c’è più pendenza, o lungo i versanti più esposti alle piogge, ecco le biancane, cupolette semisferiche o coniche prive di vegetazione. Che spettacolo.

Castiglione d'Orcia è un borgo medievale in Val d'Orcia, vicino alla via Francigena, famoso per paesaggio, terme e enogastronomia

La nascita di Castiglione d’Orcia

Si hanno notizie di Castiglione d’Orcia dal 714 d.c., quando era senza dubbio possedimento degli Aldobrandeschi e si chiamava Petra. Nel 1252 divenne libero comune, ma la sua indipendenza durò non più di un secolo. Con la spartizione dei possedimenti della famiglia Aldobrandeschi, nel 1274 venne incluso nella contea di Santa Fiora.

Nel XIV secolo era già possedimento di Siena, che successivamente lo concesse a famiglie potenti – in cambio di finanziamenti – come i Piccolomini prima e i Salimbeni poi, che utilizzarono Castiglione d’Orcia come una delle loro basi per la rivolta contro i senesi. In seguito Castiglione d’Orcia passò in mano ai fiorentini, che nel 1605 la affidarono ai nobili bolognesi della famiglia Riario.

Castiglione d'Orcia è un borgo medievale in Val d'Orcia, vicino alla via Francigena, famoso per paesaggio, terme e enogastronomia

Castiglione d’Orcia, borgo medievale per eccellenza

Salendo su con la macchina ci si immagina come doveva apparire agli antichi cavalieri, ai viandanti, ai pellegrini. Una rocca fortificata dove forse sarebbero stati accolti bene. O forse male. Chissà. Dipendeva dalle alleanze, dalle influenze, dalle donazioni, dal continuo do ut des tipico medioevale che cambiava via via le carte in tavola. Bastava portare addosso le insegne sbagliate – che magari fino a pochi mesi prima erano quelle giuste – per rischiare la libertà personale, l’integrità fisica, la vita.

Se ti sbattevano dietro le sbarre a pane e acqua (e topi), se t’inchiodavano ai ceppi, o peggio, se ti appendevano alla famigerata gabbia, non c’era poi avvocato a tirarti fuori o medico a dirottarti in infermeria. Perivi di stenti, d’inedia, d’abbandono. Vengono in mente certe scene da L’armata Brancaleone che col suo geniale parodiare il Medioevo lo ha forse descritto meglio di quanto il Medioevo stesso non avrebbe potuto fare.

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Castiglione d'Orcia è un borgo medievale in Val d'Orcia, vicino alla via Francigena, famoso per paesaggio, terme e enogastronomia

La grande rocca aldobrandesca come dominio sulla valle

Ma oggi il Medioevo non c’è più, e neppure il Rinascimento – che peccato, da un lato -, rimane tuttavia Castiglione d’Orcia dallo squisito sapore che solo l’antichità sa rilasciare a noi “moderni”, a noi “tecnologici”. Rimane la memoria di cose che ci sono appartenute e che non di rado il progresso ci fa rimpiangere. Rimane la rocca aldobrandesca di cui si vedono ampi tratti di mura e buona parte del cassero.

Fu di proprietà dell’omonima famiglia prima e di Siena poi e, come la vicina Rocca a Tentennano, dominava sulla fondamentale via Francigena, un tempo parte di un fascio di vie, dette anche vie romee, che dall’Europa occidentale, in particolare dalla Francia, conducevano nel sud dell’Europa, fino a Roma, e da qui proseguivano verso la Puglia, dove si trovavano i porti d’imbarco per la Terra Santa, meta dei pellegrini e dei crociati.

Castiglione d'Orcia è un borgo medievale in Val d'Orcia, vicino alla via Francigena, famoso per paesaggio, terme e enogastronomia

Cosa vedere a Castiglione d’Orcia

Nel cuore di Castiglione d’Orcia, ecco Piazza Vecchietta, dedicata al pittore senese Lorenzo di Pietro, detto il Vecchietta, che fino al 1970 si pensava fosse nato a Castiglione d’Orcia. La piazza, in pendio come quella di Arezzo e di altri paesi medioevali, è lastricata con un acciottolato in pietre grezze.

Al centro, un pozzo in travertino del XVI secolo. Sulla piazza si affaccia lo storico palazzo del comune – oltre ad altri edifici medioevali – in cui è conservato un affresco di scuola senese, Madonna con Bambino e due santi, proveniente da Rocca d’Orcia.

Rimanendo nel cuore di questo borgo toscano, all’interno della sede della Confraternita di San Giovanni, la sala d’Arte custodisce opere di grande valore realizzate da alcuni dei maestri della scuola senese dei secoli XIV e XV: Simone Martini, Giovanni di Paolo e il Vecchietta stesso.

In posizione più periferica c’è la chiesa dei Santi Stefano e Degna, il più importante edificio religioso del paese. Nella cappella intitolata alla Madonna erano presenti quattro importanti opere della pittura senese, attualmente conservate presso il Museo d’arte sacra di Montalcino: tra queste una Madonna in trono incoronata col Bambino e Angeli del Vecchietta; una Madonna con il bambino attribuita a Pietro Lorenzetti; una Madonna col bambino attribuita a Simone Martini.

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La Rocca di Tentennano a Rocca d’Orcia

Sempre a Castiglione d’Orcia, nella frazione di Rocca d’Orcia, s’innalza la Rocca di Tentennano, castello documentato fin dal 1100, fortemente conteso nel tempo soprattutto da Siena e dalla famiglia dei Salimbeni, più che altro per la posizione privilegiata sulla Via Francigena.

Oggi la Rocca è centro espositivo e incantevole punto panoramico sulla valle. L’aspetto attuale deve molto al rifacimento del 1262 a opera dei Senesi che pochi anni prima avevano abbattuto la struttura originaria. La fortezza fu poi data in pegno a Salimbene Salimbeni il quale aveva prestato alla Repubblica di Siena 20.000 fiorini in occasione della battaglia di Montaperti.

Dal 1274 fu di proprietà della famiglia in via definitiva, ma Siena non si rassegnò mai a perderla e iniziò un lungo periodo di lotte per il suo possesso. Pare che Santa Caterina da Siena soggiornasse nel fortilizio proprio in questo contesto bellicoso.

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Castiglione d'Orcia è un borgo medievale in Val d'Orcia, vicino alla via Francigena, famoso per paesaggio, terme e enogastronomia

Relax, hotel e ristoranti a Castiglione d’Orcia

Per gli amanti del relax, non lontano dal borgo si trova la stazione termale di Bagni San Filippo, nota per la presenza di bianchi depositi calcarei che si snodano in suggestivi percorsi immersi nel verde.

E per chi vuole gustarsi un po’ di buona cucina toscana consigliamo: Trattoria il Rientro; Ristorante I Lecci; Il Cerchio delle Streghe; Osteria Perillà.

Mentre per un soggiorno più lungo consigliamo: Hotel Osteria dell’Orcia; Locanda in Tuscany; Tuscany Equestrian; ADLER Spa Resort Thermae; Relais Osteria dell’Orcia.

 

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