Chi era Caterina da Siena, la santa toscana definita “mistica della politica” e nominata Dottore della Chiesa da Paolo VI nel 1970

1 / 4 – Caterina da Siena e la sua vocazione attiva, dedita al “sociale”

Caterina da Siena, a suo modo una virtuosa politica ante litteram

Caterina da Siena, santa patrona d’Italia, visse nella seconda metà del Trecento e dedicò la sua esistenza a opere di carità, ad assistere i poveri e gli ammalati, impegnandosi inoltre in una vita sociale e politica intensa, oltre che in una profonda riforma della Chiesa.

Ritratto di Santa Caterina da Siena

La nascita fisica e quella della vocazione

Caterina nasce a Siena nel 1347, nel quartiere di Fontebranda, dominato dalla chiesa di San Domenico. È la ventitreesima figlia di un tintore, Iacopo Benincasa. Ha anche una gemella, Giovanna, che tuttavia  muore poco tempo dopo la nascita.

Fin da piccola Caterina frequenta i frati Predicatori della basilica di San Domenico, poco distante dalla sua casa, e mostra già una vita interiore molto potente, tanto che decide di non sposarsi. Malgrado l’opposizione della famiglia, a sedici anni entra nelle Mantellate o Terziarie domenicane. Non sceglie però di diventare suora, perché fin da subito sente che la sua missione è nel mondo: le terziarie erano infatti donne che si dedicavano a opere di carità e si raccoglievano in preghiera ogni giorno nella Cappella delle Volte, nella basilica di San Domenico.

Continua dunque a vivere in famiglia, nella propria casa, dove si è ricavata una piccola cella, vestendo la tunica bianca e il nero mantello dei domenicani, come mantellata o suora della penitenza.

La potenza spirituale interiore di Caterina è impressionante: scoprila a pagina 2

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