2 / 4 – L’affermazione della tipologia più alta: la Gran Selezione. Gli assaggi delle varie annate

Dal 2014 i produttori che hanno introdotto la Gran Selezione sono cresciuti da 33 a 164

Entrando più nel dettaglio, a otto anni dalla sua introduzione, la Gran Selezione (che dal 1 luglio 2023 potrà avere in etichetta anche le Uga, le menzioni geografiche aggiuntive del Chianti Classico) lancia segnali di significativo consolidamento. Nel 2014 i produttori che la inserirono immediatamente nel loro portafoglio etichette erano 33, oggi sono 164.

Interessante anche il bilancio delle vendite di questa tipologia nel 2022 che cresce del 30% sul 2021, attestandosi stabilmente su una percentuale del 5% sulla produzione totale di Chianti Classico, e generando un fatturato del 13% sul valore totale della denominazione.

Stazione Leopolda di Firenze, per il Chianti Classico Collection 2023

Ma come sono risultate le annate di Chianti agli assaggi del febbraio 2023?

La 2019

Ancora una volta la fantastica 2019 soddisfa ogni parametro di gradevolezza, mostrando, anche nelle versioni d’annata (e ancor più nelle meravigliose Riserve e Gran Selezione), la sua eccellenza, con frutto nitido e composto, favolosi rimandi floreali, oltre a una sapidità costante che sottende a tantissimi vini. In aggiunta è anche un millesimo in cui risulta più facile e didattico leggere le differenze di terroir tra le varie UGA, sebbene poi dipenda dai gusti preferire l’esuberanza di Panzano, il frutto rotondo di San Casciano, la tensione di Radda o Lamole, le sfaccettature di Gaiole, la verticalità di Montefioralle, la terrosità fruttata della Berardenga e così via.

E le annate 2020 e 2021 come sono andate? Scoprilo a pagina 3

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