3 / 4 – Chiesette di campagna in Toscana: tra Filattiera e San Quirico d’Orcia

La Pieve di Santo Stefano di Sorano, a Filattiera

La Pieve di Santo Stefano di Sorano, nella piana di Filattiera, lungo l’antico percorso della Via Francigena, conservava all’interno la Lapide di Leodgar, oggi nella chiesa di San Giorgio, nella stessa Filattiera. La pieve viene citata indirettamente per la prima volta da Sigerico, Arcivescovo di Canterbury, nel suo viaggio verso Roma alla fine del X secolo.

Isolata a partire dal XII-XIII secolo – quando a causa dell’insalubrità derivata dal fiume Magra e dei pericoli del passaggio di eserciti, la popolazione si spostò nel borgo attuale -, si trovò comunque a capo di una vasta diocesi. Il luogo venne definitivamente abbandonato nel Settecento, ma la pieve mantenne le sue funzioni religiose fino alla metà degli anni ’90 del Novecento, quando l’incuria ne provocò la caduta del tetto. In vista del Giubileo del 2000 è stata completamente ristrutturata.

L’impianto è a tre navate divise da pilastri circolari con capitelli monolitici appena sbozzati. L’abside centrale è affiancata da due più piccole, aggiunte in epoche successive. La torre campanaria, quadrata e tozza, tradisce uno scopo più difensivo che religioso. Il materiale di costruzione ne conferma l’origine povera: pietre del fiume Magra assemblate tra loro.

La pieve è sempre aperta al pubblico.

Per approfondire: Paesi di montagna in Toscana: quali visitare? Ve lo diciamo subito

Pieve di Santo Stefano di Sorano, nella piana di Filattiera, lungo l’antico percorso della Via Francigena,

La Cappella della Madonna di Vitaleta

Forse un po’ scontata, ma non poteva certo mancare in questa lista la chiesetta di campagna più famosa della Toscana. La più fotografata. La più visitata. Nonostante sia sempre chiusa, o quasi. La Cappella della Madonna di Vitaleta, che svetta su una collina circondata di cipressi a due passi da San Quirico d’Orcia, è uno spettacolo per gli occhi e per il cuore. La piccola Vitaleta è infatti un’umile cappelletta, ma talmente singolare nella sua posizione, da divenire uno dei simboli della Val d’Orcia.

Nel 1553 all’interno della cappella fu introdotta la statua della Vergine Maria, opera di Andrea della Robbia. Secondo la leggenda la Vergine Maria era apparsa nei pressi della cappella a una pastorella, chiedendo che i fedeli si recassero in una bottega di Firenze dove avrebbero trovato la statua da portare nella chiesa di Vitaleta. Oggi la statua è conservata nella Chiesa della Madonna della Vitaleta che si trova nel centro del borgo di San Quirico d’Orcia.

In stato di abbandono fino al 1884, la cappella fu totalmente riqualificata dall’architetto senese Giuseppe Partini. Il culto alla Madonna di Vitaleta allora riprese, e fu indetta una festa in suo onore ogni prima domenica di settembre.

Scopri le ultime due belle chiese toscane di campagna a pagina 4

Informazioni sull'autore

Avatar photo
Poeta & Ambassador of Tuscany
[fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/chiesette-di-campagna-in-toscana-da-non-perdere/" width="100%" count="on" num="3"]