Ho letto da qualche parte che potrebbe essere l’ambientazione ideale per il ciak di una scena de Il Signore degli Anelli. Il che è piuttosto vero, soprattutto quando è avvolta dalla nebbia, sospesa nel mezzo di un’enorme e vaporosa nuvola bianca. Ecco a voi Civita di Bagnoregio.

 

Civita di Bagnoregio, un borgo sospeso tra Toscana, Umbria e Lazio

Civita, borgo conosciuto ai più come Civita di Bagnoregio, è situata nella valle dei calanchi, tra il Lago di Bolsena e la valle del Tevere, nel comune di Bagnoregio. La sua morfologia è stata modellata nel tempo dalle frane e dall’erosione dovuta a torrenti, agenti atmosferici, e non ultimo al disboscamento.

Sola e al tempo stesso fiera, Civita è chiamata “la città che muore” a causa della continua erosione della collina su cui sorge e in parte all’inarrestabile spopolamento: attualmente si stima che il borgo sia abitato da otto persone.

Civita di Bagnoregio è un affascinante e scenografico antico borgo nella Regione Lazio, vicino al confine con la Toscana, chiamato anche la città che muore.

Storia di Civita di Bagnoregio: dagli Etruschi alla Seconda Guerra Mondiale

La città ha origini etrusche, e già a quel tempo l’erosione ne minacciava di continuo la sopravvivenza. Gli abitanti di allora, così come i Romani, loro successori, si ingegnarono per evitare le frane e gli smottamenti, ma il tempo e la natura continuano a minacciare ancora oggi questo antico borgo vicino al confine con la Toscana, appollaiato su un’altura.

Per raggiungere Civita c’è una sola via: il borgo è collegato a Bagnoregio e al mondo da un sottile ponte pedonale in cemento di circa 300 metri. Può essere percorso solo a piedi – dopo aver fatto tappa alla biglietteria, per i turisti. In determinati orari, gli abitanti o le persone autorizzate possono attraversare il ponte a bordo di cicli e motocicli.

Civita di Bagnoregio è un affascinante e scenografico antico borgo nella Regione Lazio, vicino al confine con la Toscana, chiamato anche la città che muore.

Il ponte per arrivare a Civita

Per molti anni Civita è stata una città fantasma. Il ponte è stato costruito nel 1965: il collegamento precedente fu abbattuto dai tedeschi durante la Seconda Guerra mondiale.

Nel 1964, dopo alcuni smottamenti, la prima ricostruzione del cavalcavia crollò poco prima della sua inaugurazione. Fu ricostruito nuovamente, e stavolta senza sorprese, riallacciando così l’antico borgo al mondo.

L’ingresso al borgo

Per accedere al borgo si attraversa la Porta Santa Maria, aperta da un arco in peperino e sormontata da una loggetta. Tra le tipiche casette in tufo del borgo, di una rimane solo la facciata e il colpo d’occhio è piuttosto clamoroso.

Astonishing per usare le parole di un visitatore inglese. Immaginatevi, un palazzo qualunque, un portone ben serrato, una muratura quasi del tutto integra e le ante delle finestre aperte che lasciano scorgere oltre. Non sulle stanze interne ma, niente meno che, sulla valle e sul cielo.
Subito dopo si trova piazza San Donato, quasi del tutto priva di pavimentazione: qui due volte, per la prima domenica di giugno e la seconda di settembre, si svolge la Tonna.

Civita di Bagnoregio è un affascinante e scenografico antico borgo nella Regione Lazio, vicino al confine con la Toscana, chiamato anche la città che muore.

Quando visitare Civita? Per la Tonna

La Tonna è l’occasione giusta per concedervi una visita in questo borgo unico al mondo. Si tratta di un’antichissima corsa in piazza che ricorda il Palio di Siena, ma si corre a dorso d’asino. Gli asini, protagonisti della vita passata di Civita di Bagnoregio, in quanto unico mezzo di trasporto per raggiungere il paese fra i ripidi sentieri che si inerpicavano fino alla cima della rupe, sono i protagonisti di questa corsa che ha origini antichissime.

Secondo il regolamento della Tonna i fantini devono effettuare tre giri di corsa di piazza San Donato, in tondo, da cui piazza rotonda o “tonna” appunto e, dopo una serie di gare di selezione, arrivano a disputare la gara finale. Il vincitore si porta a casa il “Palio”, lo stendardo che raffigura il santo patrono della manifestazione, dipinto ogni anno da un artista locale.

La festa offre l’occasione di visitare un borgo affascinante ed unico dell’Alto Lazio, un appuntamento con tradizioni popolari che si perdono nella notte dei tempi e profumi e suggestioni di un territorio ricco di storia, cultura e splendide cornici naturali.

Civita di Bagnoregio è un affascinante e scenografico antico borgo nella Regione Lazio, vicino al confine con la Toscana, chiamato anche la città che muore.

Come arrivare a Civita di Bagnoregio

Per raggiungere Civita di Bagnoregio è possibile parcheggiare nel piazzale del Belvedere (15 minuti a piedi da Civita) oppure all’ingresso di Bagnoregio in piazza Battaglini (mezz’ora a piedi dal borgo). Altrimenti per raggiungere il Belvedere, potete salire a bordo di una delle tante navette pubbliche.

Curiosità

Ricordate la telenovela brasiliana “Terra Nostra”? Per chi non è un affezionato del genere, si tratta di una delle telenovela tra le più amate dal pubblico incentrata sulla storia di alcuni italiani immigrati in Brasile all’inizio dello scorso secolo. La seconda serie è stata girata in parte proprio nel borgo di Civita di cui alcuni personaggi della serie erano originari.

 

Qui è stato girato anche il film “I due colonnelli” (1962) con Totò protagonista. Nel 2009 invece Civita è stata scenario del “Pinocchio” di Alberto Sironi trasmesso su Rai 1.

 

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