4 Luglio 2014 2020-05-12T01:56:35+02:00 Cortona On The Move 2014: Antonio Carloni TuscanyPeople Marta Pintus Share: Intervista a Antonio Carloni, fondatore del festival di fotografia Cortona On the Move, quest’anno alla sua quarta edizione: Cortona 17 luglio-28 settembre 2014. Incontro Antonio Carloni in piazza Signorelli, seduta ai tavolini di un’enoteca in un tardo pomeriggio di inizio estate. Sorseggiando un ottimo bicchiere di Sirah di quelle parti, Antonio mi racconta come è nato il Cortona On The Move, le novità di questa quarta edizione e di come il festival si muova sul filo del cortocircuito tra estrema contemporaneità e antica memoria. Come nasce il Cortona On The Move L’idea nasce nel settembre del 2010, parlando con un amico: volevamo fare qualcosa di legato alla fotografia a Cortona. In realtà, sin dal primo anno le aspettative sono state superate: abbiamo fatto 15.000 visitatori. Diciamo che non avevamo capito proprio bene come funzionasse l’organizzazione di un festival: avevamo fatto una cosa troppo grossa per la struttura che avevamo. In compenso però era nato un nome. Quindi, nonostante i rischi e gli errori, abbiamo deciso di andare avanti. La seconda edizione è stata senza dubbi la più difficile, perché non c’era l’entusiasmo della prima e dovevamo recuperare gli errori fatti. La terza edizione è stata meravigliosa e ora siamo alle porte della quarta: Cortona On The Move 2014…certo non sappiamo come andrà, però i presupposti sono decisamente buoni. Cos’è che differenzia il Cortona On The Move dagli altri festival di fotografia? Prima di tutto Cortona, che è un vero salotto naturale. Le persone vengono qui e possono parlare di lavoro, di fotografia, incontrarsi per strada senza darsi appuntamento: nasce una sorta di complicità tra i partecipanti del festival. Seconda cosa è l’atteggiamento nei confronti del linguaggio. Grazie all’utilizzo dei social networks e dei nuovi media la fotografia, insieme al video, è il linguaggio del momento. Al Cortona On The Move cerchiamo di interpretarla in maniera contemporanea, tentando di utilizzare la fotografia per tutti e portandola in luoghi dove normalmente non arriva. Inoltre coinvolgiamo i nostri media partners in iniziative che riguardano la loro storia, raccontata tramite la fotografia. L’obiettivo è sempre quello di utilizzare la fotografia in maniera innovativa. Credo che questo venga confermato anche dai luoghi scelti per gli allestimenti delle mostre… L’atteggiamento che abbiamo nei confronti del paese è quello di riaprire dei posti che sono chiusi ormai da tanti anni. Esempio più rappresentativo è sicuramente il vecchio ospedale, nel centro di Cortona. E’ un luogo che ha ancora tutto il sapore di un ospedale, con il linoleum alle pareti, i distributori di ossigeno e i segni dei letti sul muro. Noi lo abbiamo lasciato così com’era e ci abbiamo allestito le mostre dei più grandi fotografi contemporanei. Considera che dal 1200 al 2002 quella struttura è sempre stata ospedale, ci sono racchiuse infinite storie di vita e anche di morte: è un simbolo unico della memoria collettiva di Cortona. Ed è proprio questo atteggiamento di cortocircuito tra contemporaneità estrema e vita vissuta di un intero paese, che contraddistingue il Cortona On The Move dagli altri festival di fotografia. Il nome del festival credo che rappresenti perfettamente questo cortocircuito… Sì, a noi interessano le cose in movimento. Viviamo in una realtà perennemente in divenire, estremamente veloce. Però abbiamo deciso di raccontare tutto questo a Cortona, un paese dove i cambiamenti sono lenti, che ha più di 3000 anni di storia. Quindi si ripropone il tema centrale del festival, che si muove sul filo del contrasto tra l’aspirazione al contemporaneo e l’ambientazione antica, ricca di memoria. Quali sono le novità di questa edizione Cortona On The Move 2014? La grossa novità di quest’anno è sicuramente l’iniziativa che abbiamo fatto con UNHCR, Nazioni Unite, e con il fotografo Alessandro Penso. C’è un camion che proprio in questi giorni sta viaggiando per l’Europa: partito da Bari, arriverà a Bruxelles per portare un messaggio di solidarietà e integrazione. La mostra all’interno del camion, di Alessandro Penso, parla di giovinezza negata, dei giovani rifugiati che arrivano in Grecia alla ricerca dell’Eldorado europeo che, purtroppo, loro malgrado, non esiste. Il camion ripercorre le tappe del percorso che i migranti compiono per arrivare dalle coste italiane fino al cuore dell’Europa portando dentro di sé, grazie alla mostra, le storie di queste persone. Senza dubbio questa è la novità più grossa e l’iniziativa più importante dell’edizione 2014 del Cortona On The Move. Ed inoltre, quest’iniziativa, si allinea perfettamente con il tema del festival che è il viaggio… Esattamente. La parola viaggio espressa in maniera comune si coniuga al concetto di vacanza, di turismo, di relax. In realtà quello che noi ricerchiamo sono le storie che i fotografi, viaggiatori per eccellenza, raccontano a giro per il mondo. Share: Informazioni sull'autoreMarta PintusBlogger & Ambassador of Tuscany, SEO, Web Editor [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/cortona-on-the-move-2014/" width="100%" count="on" num="3"]