In questo articolo vi raccontiamo perché sulla costa nord della Toscana e in Liguria si verifica il fenomeno della caligo, la nebbia fitta che viene dal mare e che, secondo la leggenda, trasporta nell’aldilà le anime perdute.

Cos’è la caligo: la spiegazione scientifica e la leggenda popolare

“Una mattina mi son svegliato” – dice il noto canto popolare – e ho trovato l’orizzonte marino e la costa avvolti nella nebbia. Tutto era vaporoso, lattiginoso, irreale. Possibile? Nebbia dal mare? Possibilissimo, è la caligo, o il caligo, sono corretti entrambi, sia il maschile che il femminile, poi vedremo perché.

Caligo a Marina di Campo all'Isola d'Elba

Una fitta nebbia sulla costa nord della Toscana

È la fine di febbraio 2021, sono giorni di caldo inverosimile per il periodo, molti hanno già iniziato a rispolverare la roba estiva e a riporre i cappotti invernali, almeno quelli più pesanti, e invece ecco che, inattesa, una gran nebbia intasa come una solida massa bianca il Golfo di La Spezia e la provincia di Massa Carrara.

Il fenomeno è impressionante, più che sulla costa nord della Toscana sembra di essere in Pianura Padana. Eppure è tutto vero. La gente non crede ai suoi occhi. Vengono scattate migliaia di foto, il fenomeno diventa social, e da social iper-virale.

La gigantesca massa di nebbia attraversa tutto il promontorio del Golfo. “Doveva vedere stamattina presto“, mi dice un abitante di Marina di Carrara. “Si immagini cielo terso, azzurro elettrico, e poi a un tratto come un’immensa onda anomala tutta bianca che lo aggredisce, lo invade. Lì per lì ho avuto quasi paura. In Liguria accade più spesso, ma così intensa da queste parti me la ricordo solo un’altra volta in vita mia, però ero bambino, e non so dirle se era proprio in questo modo, di più o di meno“. Annuisco guardandomi intorno stupefatto. Bello e spettrale, sicuramente suggestivo.

Il nebbione scende anche più a sud del Golfo, fino a Viareggio. Serve una particolare conformazione del territorio, come quello al confine tra Liguria e Toscana, perché la caligo possa verificarsi. È un fenomeno chiamato “nebbia marittima da avvezione calda”, e si verifica soprattutto nel periodo tardo invernale e primaverile, mentre nelle altre stagioni è invece davvero molto raro che avvenga sulla costa.

Nebbia sulla costa della Versilia ripresa da un drone

La caligo: come, quando e perché

La condizione necessaria perché accada è la presenza di un flusso mite da sud generato da un rinforzo dell’anticiclone subtropicale africano. Inoltre occorre che la superficie marina sia fredda in modo che a sua volta raffreddi il più possibile gli strati bassi dell’atmosfera prossimi alla superficie del mare. L’acqua, poi, al contatto con l’aria mite in scorrimento sopra la superficie, evapora tendendo a condensare rapidamente e formando cosi delle minuscole goccioline di vapore. Se la temperatura dell’aria raggiunge il punto di rugiada (il dew point) si forma la nebbia che viene sospinta sulle coste dalle brezze marine.

Cos’è la temperatura di rugiada?

È la temperatura a cui è necessario raffreddare, a pressione costante, una massa d’aria affinché raggiunga la condensazione (stato di saturazione dell’aria).

In genere il fenomeno si verifica in particolar modo nei mesi primaverili (aprile e maggio soprattutto) quando su un mare ancora freddo d’inverno scorrono le prime masse d’aria calda in risalita da sud, figlie di una rimonta dell’alta pressione africana. In autunno ovviamente accade molto più di rado perché, al contrario, la superficie dell’acqua non è ancora fredda come nei mesi di inizio primavera, mentre l’anticiclone subtropicale africano tende progressivamente ad attenuarsi invece che ad aumentare.

La nebbia sulla costa non è comunque un fenomeno esclusivo della Liguria e della Toscana del nord, ma può presentarsi ovunque in base alle configurazioni e ai regimi eolici. A seconda delle zone assume diverse denominazioni dialettali: ad esempio, in Sicilia la nebbia marittima è conosciuta come Lupa.

Ragazzo seduto sulle rive di un lago guarda la nebbia salire

Da dove deriva il termine caligo?

Caligo è un termine tecnico marinaresco. La parola è di origine latina, colta, tanto che riprende il nominativo e risale alla tradizione nautica medievale. Dal latino caligo, caliginis deriva infatti l’italiano “caligine”.

Dovrebbe essere di genere femminile in base alla sua etimologia (cālīgo), e così suona in italiano, anche se in Liguria, dove il fenomeno si verifica con più frequenza, è passata al maschile, o caligo, che con le regole dell’italiano si scriverebbe u caligu. Insomma, sono corretti sia il maschile sia il femminile.

Caligo su una città costiera ripresa dal mare

Una leggenda popolare sulla nebbia marina e gli spiriti

Oltre alla spiegazione scientifica, che appaga il nostro raziocinio ma non la nostra immaginazione, la nostra fantasia, ci sarebbe anche una ragione arcana, leggendaria, che spiega la caligo.

Una volta all’anno, infatti, a cavallo tra febbraio e marzo, pare che gli spiriti dell’aldilà salgano dal mare per venire a prendere le anime dei defunti rimaste intrappolate fra il mondo e l’ultramondano. Gli spiriti si nascondono dietro una fitta coltre di nebbia, avvolgono la costa per un giorno e una notte, per poi ritornare al mare col loro carico di nuove anime da accompagnare verso la pace.

Secondo la leggenda, le anime vengono trasportate attraverso il mare perché il dondolio delle onde, durante il viaggio in cui abbandonano la dimensione terrena, rasserena il loro spavento, cullandoli e riportando la loro memoria al grembo materno, dove si sentivano protetti e al sicuro.

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Fitta nebbia sulle montagne con il sole che sorge dal mare

E allora a chi credere? Alla nostra razionalità o al nostro cuore assetato di miti e leggende? Ma a tutti e due, è ovvio, il fenomeno della caligine ha una spiegazione scientifica e una motivazione arcana, non è più bello così?

Caro amico, cara amica, hai visto anche tu la caligo? Hai foto da inviarci? Commenti da fare? Qual è la spiegazione del fenomeno che ti piace di più? Scrivici a [email protected] , diffondi, metti un like, qui, sulla nostra pagina FB, su IG. Forza! Ti aspettiamo!

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