3 / 3 – I migliori piatti da abbinare con il vino novello

Beaujolais nouveau e vino novello

Al di là delle caratteristiche organolettiche, novelli e nouveaux presentano qualche differenza diciamo più tecnica. Una di queste, sostanziale, è che i novelli italiani debbono essere prodotti con almeno il 30% di uva sottoposta a macerazione carbonica, devono avere un titolo alcolometrico minimo dell’11% e una quantità di zuccheri residui massimo dell’1%. Il beaujolais nouveau invece deve essere al 100% vinificato con la macerazione carbonica e posto in commercio a partire dal terzo giovedì di novembre (dai noi dal 30 di ottobre).

E se è vero che in Italia il novello lo si può fare ovunque e con uvaggio a piacimento, be’ il beaujolais nouveau è soggetto a un disciplinare decisamente più rigido e che corrisponde a una nostra Doc. L’area di produzione si estende a sud della Borgogna tra le città di Macon e Lione, il vitigno utilizzato è il Gamay Noir à Jus Blanc, originario proprio di questa zona, col quale viene prodotto sia un vino con metodo tradizionale, sia il famoso nouveau. In tutti i bistrot francesi ancora adesso si attende con ansia la sua uscita tanto che quando arriva all’ingresso si legge a chiare lettere “le Beaujolais Nouveau est arrivée!

Per approfondire: Breve storia del vino in Toscana: una grande passione da sempre

Una bottiglia di vino francese Beaujolais Nouveau 2020, Georges Duboeuf, primo piano

Abbinamenti consigliati con il vino novello

Concludiamo con qualche nota enogastronomica e vediamo quali sapori si sposano con le caratteristiche del vino novello. La particolarità ulteriore di questo vino se ci pensate bene, è che è ‘stagionale’. Lo si trova solo in autunno e per parte dell’inverno, e sono proprio i sapori di questo periodo quelli più azzeccati per un abbinamento indimenticabile. Sarà un caso che secondo tradizione il vino novello veniva consumato sul canto del camino con delle caldarroste ancora sfrigolanti? Castagne e vino novello sono probabilmente uno dei connubi più vincenti.

E perché allora non ampliare gli orizzonti e non servire il vino novello con dei dolci secchi a base di farina di castagne? Le castagne però vengono anche utilizzate per ricette di piatti salati: gnocchi e tortelli, minestre di castagne e legumi, carne arrosto con prugne, mele e castagne, c’è da sbizzarrissi. Non diteci che non vi piacciono le castagne!

Scenario raro ma possibile e abbiamo la soluzione: funghi. Sia freschi che secchi, con la pasta o nelle zuppe, alla griglia o al tegame, sono un altro sapore che si abbina divinamente al vino novello. Noi l’abbiamo provato anche in abbinamento a uno sformatino di carciofi e a un tagliere di salumi non eccessivamente stagionati e non è andata per niente male. Importante la temperatura di servizio del vino novello deve essere tra i 14 ed i 16 gradi e se rosè tra gli 8 e i 10.

Tagliatelle alla farina di castagne

Bene, a questo punto car@ tippian@ siete pront@ per andare a caccia di vino novello! Non indugiate, la prossima occasione potrebbe essere l’anno prossimo! Fateci sapere come va su FB o IG. Buona ricerca!


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Martina Tanganelli
Wine blogger and Ambassador of Tuscany
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