Scopri Castagneto Carducci: tra il mare e le colline, potrai visitare il castello medievale e goderti la tranquillità di questo incantevole borgo.

Cosa fare a Castagneto Carducci e dintorni? E perché il borgo si chiama così?

Castagneto Carducci è tra i borghi più conosciuti della Costa degli Etruschi. Arroccato su una collina a meno di 10 km dal mare, si è sviluppato attorno al suo imponente castello medievale (oggi location per eventi e feste) che svetta nel punto più alto del paese.

La città, chiamata in origine “Castagneto Marittimo”, all’inizio del Novecento divenne “Castagneto Carducci” in onore del celebre poeta e Premio Nobel toscano che qui trascorse parte della sua infanzia. Il borgo è, oggi, una tranquilla località di villeggiatura animata sopratutto nei mesi estivi.

Le Spighe Verdi sono un riconoscimento che, come le Bandiere Blu per il mare, valutano i comuni rurali. La Toscana ne ha conquistate 3

Cosa vedere a Castagneto Carducci

Passeggiando per la città, impossibile non notare l’imponente Palazzo Comunale – oggi sede del municipio -, ancora più maestoso grazie alla sua posizione dominante, all’inizio di Via Marconi, lunga strada in discesa in direzione della costa.

Molto interessante anche la Chiesa di San Lorenzo (Propositura di San Lorenzo), insieme al Castello, l’edificio più antico di Castagneto Carducci, anche se nei secoli ha subito numerosi restauri. Mentre nella vicina Chiesa del S.S. Crocifisso è conservato un Crocifisso ligneo del Quattrocento, oggetto di culto e venerazione.

Il borgo di Castagneto è ideale per trascorrere una serata di relax, magari al rientro da una giornata in spiaggia, per un aperitivo o una cena, accompagnati da una leggera brezza marina.

Il borgo di Castagneto Carducci visto dalle vigne sottostanti

Cosa fare a Castagneto Carducci e dintorni in 5 giorni oltre ad andare al mare

Primo giorno: Marina di Castagneto Carducci e il Castello di Castagneto Carducci

La mattina del primo giorno possiamo iniziare la nostra avventura con una visita a Marina di Castagneto Carducci, rinomata località balneare che vanta una spiaggia dorata e acque cristalline.

Nel pomeriggio possiamo visitare il suggestivo Castello di Castagneto Carducci, che sorge nel punto più alto e incantevole del paese, e si affaccia su una collina che guarda il Tirreno. Dalle sue terrazze, nelle giornate nitide, si scorgono l’Isola d’Elba, la Capraia, la Corsica e la Gorgona. Il complesso storico monumentale rimane impresso per l’atmosfera unica di una casa appartenuta così a lungo alla stessa famiglia.

Vista sulla chiesa di San Lorenzo nel Castello della Gherardesca a Castagneto Carducci

Secondo giorno: Bolgheri e le sue cantine

Il secondo giorno possiamo dedicare la nostra intera giornata a esplorare Bolgheri, affascinante borgo medievale famoso per i suoi vigneti e i suoi vini pregiati dal taglio bordolese. Passeggiare lungo le stradine lastricate del paese, ammirare le antiche dimore e assaporare i vini locali presso le cantine della zona sono tutte attività rigeneranti.

Ci sono molte cantine a Bolgheri che meritano una visita. Senz’altro la celeberrima Tenuta San Guido, produttrice del vino italiano più iconico, il Sassicaia, che rappresenta anche l’inizio della fortuna vitivinicola di questo territorio benedetto dal dio Bacco. Ma da non mancare sono anche Tenuta Ornellaia, in cui viene prodotto non solo l’omonimo vino, ma anche un’altra perla dell’enologia italiana, il Masseto. E così Fattoria Terre del Marchesato; Le Macchiole; Caccia al Piano; Tenuta Argentiera; Tenuta Guado al Tasso; Tenuta Meraviglia e Tenuta le Colonne, le 2 facce della stessa medaglia; Collemassari; Az. Agricola Imperiale; Campo alla Sughera; Chiappini Winery.

Al ritorno possiamo fare una breve sosta presso la Pieve di San Giovanni Battista, suggestiva chiesa situata nel centro storico di Castagneto Carducci, ammirando gli affreschi e le opere d’arte all’interno della chiesa, immersi nella sua atmosfera serena.

Per approfondire: 5 motivi per passare un weekend a Bolgheri

Il famoso Viale dei Cipressi, a Bolgheri, reso noto dalla celebre poesia del Carducci

Cosa fare a Castagneto Carducci e dintorni Terzo giorno:  Marina di Donoratico e Parco di Rimigliano

Il terzo giorno, la mattina, possiamo trascorrere la giornata rilassandoci sulla Spiaggia di Marina di Donoratico, una delle più amate della zona, e godersi il sole, il mare e il paesaggio costiero circostante.

Nel pomeriggio, perché non fare una passeggiata rigenerante nel Parco di Rimigliano? Istituito nel 1973, si tratta di un’area protetta nel territorio del Comune di San Vincenzo che include anche circa 6 km di costa e offre alcuni dei panorami più mozzafiato di tutta la regione: dune di sabbia, macchia mediterranea, boschi di pini e querce e, all’orizzonte, il suggestivo profilo di parte dell’Arcipelago Toscano. Esplorare i sentieri all’ombra dei pini marittimi e scoprire le bellezze naturali del parco è un’esperienza che rimane impressa negli occhi e nel cuore.

Per approfondire: Parco Naturale di Rimigliano: 120 ettari di splendore affacciati sull’Arcipelago toscano

La spiaggia di Marina di Castagneto Carducci ha ottenuto la Bandiera Blu 2020

Quarto giorno: Baratti, Populonia, e Cala Violina

Secondo la nostra guida su cosa fare a Castagneto Carducci e dintorni, il quarto giorno al mattino possiamo visitare l’affascinante spiaggia di Baratti e il celebre sito etrusco di Populonia, l’unica città etrusca costruita direttamente sul mare. Qui è possibile visitare la monumentale necropoli di San Cerbone che si affaccia sul Golfo di Baratti, dove la sabbia della spiaggia brilla ancora di ematite proveniente dalle miniere elbane. Un fitto sistema di percorsi, tra boschi di lecci e di sughere, conduce all’affascinante necropoli ipogea delle Grotte, scavata dagli Etruschi nella roccia di un’antica cava. Infine, sulla sommità dell’Acropoli, a Populonia Alta, si possono ammirare i resti della città etrusca sotto il dominio di Roma.

Nel pomeriggio ci possiamo dirigere a Cala Violina, nel comune di Scarlino, famosa per la sua sabbia finissima e le acque cristalline. Ma quel che la rende davvero unica sono i suoi minuscoli granelli di quarzo che, se calpestati, emettono un suono delicato simile a quello di un violino, da cui prende il nome. La spiaggia si trova all’interno di una riserva naturale immersa in un’atmosfera intima e tranquilla, lontana dal caos dei tipici stabilimenti balneari.

Per approfondire: Baratti e Populonia: gli Etruschi amavano il mare

La Torre di Baratti, a Populonia, è una delle torri costiere della Va di Cornia

Quinto giorno: Campiglia Marittima e Piombino

Il quinto giorno, la mattina, visitiamo Campiglia Marittima, bel borgo collinare a circa 8 chilometri dalla costa, che ha ottimamente conservato il suo tessuto urbano storico. Molte le cose da vedere, dalla Rocca medievale, che si trova nel punto più alto del paese, al Museo d’Arte Sacra, alla Propositura di San Lorenzo, fino al Palazzo Pretorio.

Nel territorio comunale di Campiglia troviamo anche l’interessante Parco Archeominerario di San Silvestro e la località termale di Venturina Terme.

Il pomeriggio ci possiamo dirigere a Piombino, uno dei porti principali della Toscana, che offre monumenti come il Palazzo Comunale, il Castello, le mura leonardiane, oltre al Museo archeologico del Territorio di Populonia. Ma il punto più affascinante è la spettacolare Piazza Bovio che si affaccia ampia, suggestiva, sul mare, di fronte all’Isola d’Elba.

Per approfondire: Terme sul mare in Toscana: le calde acque della terra che si affacciano sul grande blu

Piazza Bovio a Piombino al tramonto con l'Isola d'Elba in lontananza

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Foto di copertina Filippo Martini su Unsplash

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