18 Marzo 2022 2022-03-14T16:25:01+01:00 Seravezza: anima di marmo e cuore di verdi boschi medicei TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: 3 / 4 – Cosa non perdere nel borgo dall’anima di marmo La Pieve di San Martino (Loc. La Cappella) Eretta in una zona altamente panoramica, la chiesa è interamente in marmo. Probabilmente edificata intorno all’anno Mille, e ampliata nel secolo XIII, tra il 1518 e il 1536 fu abbellita con un porticato ionico disegnato probabilmente da Michelangelo – purtroppo andato distrutto durante la II Guerra Mondiale -, con una cornice intorno al tetto e un rosone chiamato ‘’Occhio di Michelangelo’’, anch’esso attribuito al grande maestro fiorentino. All’interno della Chiesa, da vedere un bassorilievo, un’acquasantiera decorata, e un tempietto tabernacolo. A fianco della Pieve si trovano altri edifici, tra cui l’oratorio della Santissima Annunziata, costruito probabilmente nel Settecento: il tetto mancante, le mura disadorne e il grande altare marmoreo conferiscono a questa chiesa un aspetto suggestivo e misterioso. Per approfondire: Pietrasanta: record mondiale per densità di gallerie d’arte L’anima di marmo di Seravezza e i percorsi da fare Il Comune di Seravezza è ricco di giacimenti marmiferi e basa la propria economia essenzialmente sull’estrazione, la lavorazione e il commercio del marmo. Dalle cave del Monte Altissimo, della Cappella, della Ceragiola e di Trambiserra sono stati estratti, e ancora si estraggono, non solo il rinomato marmo bianco, ma anche notevoli bardigli e arabescati. Già in prossimità di Seravezza s’incontrano le cave di Ceragiola, d’epoca etrusca, dalle quali si estrae il marmo bianco di Ceragiola. Per chi visita il Museo del lavoro e delle tradizioni popolari dell’Alta Versilia, nel Palazzo Mediceo, proprio in prossimità dell’edificio, ha inizio un sentiero che conduce alle cave della Costa da cui si estraggono il marmo bianco e il cosiddetto bardiglietto Costa. Proseguendo nella Valle del Vezza, lungo la via di Arni, s’incontra Le Mulina, paesino le cui cave hanno fornito le brecce medicee. In prossimità di Retignano si scorge, invece, il Monte Corchia con le sue cave di Arabescato e breccia Fior di Pesco. Oltrepassata la Galleria del Cipollaio, si raggiunge la località Tre Fiumi, luogo ideale per osservare da vicino l’ambiente delle cave che fanno da cornice al paesaggio. Maggiormente complesso, invece, l’accesso ad altre cave più affascinanti, ad esempio la cava delle Cervaiole, sul monte Altissimo, da dove si estrae il famoso Arabescato. La cava si raggiunge imboccando la strada marmifera che si apre a sinistra dell’imbocco della Galleria del Cipollaio, e poi proseguendo lungo un tortuoso percorso. L’itinerario può essere concluso scendendo dal versante di Massa. Vuoi scoprire le tradizioni e i prodotti tipici di Seravezza? Vai a pagina 4 Share: Informazioni sull'autoreTommaso BaldassiniPublisher, Blogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/cosa-vedere-a-seravezza-borgo-versilia/" width="100%" count="on" num="3"]