19 Novembre 2024 2024-11-22T12:58:34+01:00 Cosa vedere al confine tra Toscana e Liguria: tante meraviglie marine e montane TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: Non perderti i tesori nascosti al confine tra Toscana e Liguria: borghi affascinanti, spiagge spettacolari e panorami mozzafiato. Cosa vedere al confine tra Toscana e Liguria: un territorio ricco di splendore Grazie alla particolare geografia, orografia, e al suggestivo sviluppo della costa, sono davvero tante le cose da vedere al confine tra Toscana e Liguria. Dai borghi a picco sul mare delle Cinque Terre a Portovenere, con le isole di Palmaria, Tino e Tinetto; dalle spiagge e calette della costa ligure che va da Bocca di Magra a Tellaro ai borghi di Montemarcello, Tellaro, Lerici e San Terenzo. E poi, ancora, la cittadina medioevale di Sarzana, i borghi fortificati e i castelli della Lunigiana, le vette delle Alpi Apuane con le spettacolari cave di marmo di Carrara. Per non parlare delle lunghe spiagge di sabbia della Versilia, con celebri località come Forte dei Marmi, Pietrasanta e Viareggio. Cosa vedere al confine tra Toscana e Liguria: il versante ligure La Spezia, un importante porto sul Tirreno Noi partiamo da La Spezia, capoluogo dell’omonima provincia che confina con la Toscana. Nata agli albori del XIII secolo come piccolo borgo marinaro, entra a far parte della Repubblica di Genova nel 1274 e si sviluppa sul piano navale e commerciale sino a divenire, nel XIX secolo, la principale piazzaforte marittima del Tirreno, sede di un munito Arsenale. In gran parte ricostruita dopo i gravi danneggiamenti della Seconda Guerra Mondiale, oggi appare agli occhi dei visitatori come una moderna e dinamica città di mare. Fra i monumenti spiccano il Duomo, che risale al XIV-XVI secolo, il Convento delle Clarisse, già sede del Museo Archeologico lunense e, alla sommità di uno sperone collinare che domina la città, il Castello di S. Giorgio. Portovenere, incanto… all’inglese Da qui ci spostiamo verso l’incanto di Portovenere, che sorge su un promontorio specchiandosi su quell’anfiteatro d’acqua che è il golfo di La Spezia, all’estremità opposta rispetto a Lerici. Portovenere è stata particolarmente amata dai poeti inglesi, tra cui Lord Byron che era solito rifugiarsi a meditare nella grotta che oggi porta il suo nome, in una caletta ai piedi del borgo. Qui da non perdere sono monumenti medievali come la Chiesa di San Pietro e il Castello Doria, così com’è doveroso organizzare romantiche gite in barca verso le isole di Palmaria, del Tino e del Tinetto, situate di fronte al borgo e circondate da suggestive calette e acque limpidissime. Lerici e Tellaro, due gemme splendenti sul Tirreno Da Portovenere torniamo indietro sul golfo verso la romanticissima Lerici, con le sue case dai mille colori. Dominata dal suo Castello medievale, è uno dei borghi della Riviera di Levante più amati dalle famiglie, grazie alle spiagge sabbiose che si susseguono fino alla frazione di San Terenzo. Da secoli, come Portovenere, è adorata anche da numerosi poeti, scrittori e artisti, soprattutto inglesi, che fin dall’Ottocento l’hanno eletta come luogo di residenza e d’ispirazione: il Golfo di La Spezia, su cui Lerici si affaccia, è infatti anche chiamato Golfo dei Poeti. Procedendo oltre, sulla stessa costa troviamo Tellaro, considerato uno dei borghi più belli d’Italia e definito dallo scrittore Mario Soldati “un nirvana tra mare e cielo”. Da non perdersi assolutamente il panorama che si apprezza dall’Oratorio di Santa Maria in Selàa, costruito nel Seicento, un modo anche per catturare tutto il fascino di questo villaggio a picco sul mare.Da notare che il simbolo di Tellaro è il polpo, animale totem che secondo la leggenda avrebbe salvato il borgo dai pirati saraceni uscendo dall’acqua e avvinghiandosi alle funi delle campane della chiesa, così da avvisare nottetempo del pericolo. Simbolo o meno, il polpo non viene celebrato soltanto con una targa sulla chiesa di San Giorgio (“Saraceni mare nostrum infestantes sunt noctu profligati quod polipus aer cirris suis sacrum pulsabat“), ma osannato pressoché ogni giorno sulle tavole dei tellaresi, dove un buon polpo lessato con olive taggiasche manca di rado. Le Cinque Terre e la Riviera Altro suggestivo itinerario, che però noi non faremo, è quello che, partendo da La Spezia, porta alle Cinque Terre (Riomaggiore, Manarola, Corniglia, Vernazza, Monterosso) e a Levanto, Bonassola, Framura, Deiva Marina. Le Cinque Terre, riconosciute dall’UNESCO come Patrimonio dell’umanità, fino a qualche tempo fa erano raggiungibili solamente via mare, tramite ferrovia o attraverso sentieri. I sentieri sono oggi segnalati dal C.A.I. e costituiscono, per chi abbia voglia di camminare, il modo più genuino e sano di visitare la zona, spingendosi da un borgo all’altro, passando fra le verdi terrazze vitate a picco sul mare. Altra gita classica per chi vuole avere un’idea completa del paesaggio delle Cinque Terre è quella in battello, con partenza da Porto Venere, Lerici o La Spezia. Sarzana e il suo panorama mozzafiato Da Tellaro ci dirigiamo a Sarzana, nell’interno, vicino al confine tra Toscana e Liguria. Basta una breve visita per restare colpiti dagli eleganti edifici lungo Via Mazzini, ossia il tratto urbano dell’antica Via Francigena, e raggiungere la Fortezza Firmafede, nota anche come Cittadella, eretta alla fine del XV° secolo per volontà di Lorenzo il Magnifico. Qui è bello salire sulla sommità dei bastioni per ammirare un panorama unico su tutta la Lunigiana, chiamata anche la Terra dei Cento Castelli, e visitare il Museo delle fortezze, che ricostruisce la storia dei suoi protagonisti durante l’epoca medievale. Cosa vedere al confine tra Toscana e Liguria: il versante toscano Pochi chilometri e siamo in Toscana, a Fosdinovo, dominato dal Castello Malaspina, erezione solida e maestosa che a sua volta giganteggia sull’intero paesaggio: dalle Alpi Apuane alla Lunigiana fino al mare. Costruito nel 1124, attualmente è di proprietà privata, ma rimane aperto al pubblico. Ottime le sue condizioni e le belle stanze, come la “stanza di Dante” – dove un tempo soggiornò l’immenso poeta -, insieme ai cortili e alla stanza delle torture. Qualche suggerimento per chi desiderasse fare un tour della Lunigiana A Fosdinovo siamo ufficialmente in Toscana, ma non solo, siamo in Lunigiana, splendido e verde territorio regionale al confine tra Toscana e Liguria, da una parte e, dall’altra, tra Toscana ed Emilia Romagna, che si estende in prevalenza in mezzo ai monti dell’Appennino Tosco Emiliano. Qui sono molti i borghi e le cose da vedere, soprattutto castelli. Pontremoli, ad esempio, il comune più settentrionale della Toscana, di cui è considerato la porta di accesso, è un vero e proprio scrigno di memorie artistiche e monumentali. Attraversare i suoi ponti medioevali e percorrere le sue vie lastricate è un modo per viaggiare indietro nel tempo fino a un’epoca mitica, quella in cui alcuni storici riconoscono nell’attuale borgo la leggendaria Apua, l’antica capitale dei Liguri-Apuani. Nel Castello del Piagnaro è infatti ospitato il Museo delle Statue Stele che raccoglie la bellissima serie di sculture antropomorfe, incredibile testimonianza della preistoria lunigianese che va dall’Età del rame fino alla romanizzazione. Filattiera e Bagnone Da non perdere, nella vicina Filattiera, la Pieve di Sorano, dove fu ritrovata la testimonianza scritta più antica della storia della Lunigiana, la lapide di Leodgar. Imperdibile, in questa zona, è anche Bagnone. Il colpo d’occhio su questo paesino costruito in pietra è molto scenografico. L’antico castello, che ha rappresentato il nucleo originario del borgo, sorge in cima a un colle e domina dalla sua posizione privilegiata l’abitato e il tortuoso alveo del torrente. Del castello originario di Bagnone non è rimasta che una torre circolare, il resto è stato lentamente incorporato dalla villa cinquecentesca che prese il posto del castello. L’abitato si articola proprio intorno a questa struttura centrale e discende la collina con cerchi semianulari. Obbligatorio attraversare il ponte di pietra a schiena d’asino che collega la parte alta del paese con l’altra. Altri castelli e fortezze da non perdere in Lunigiana Tra i castelli e le fortezze da non perdere in Lunigiana ci sono l’imponente Fortezza della Brunella, ad Aulla, costruzione militare cinquecentesca a struttura quadrangolare, eretta su un promontorio probabilmente da Giovanni delle Bande Nere nella prima metà del XVI secolo, e oggi sede del Museo di storia naturale della Lunigiana; e poi senz’altro La Fortezza di Verrucola, a Fivizzano, ridonata a nuova vita dallo scultore Pietro Cascella: un’esperienza unica, in cui si viene catapultati indietro nel tempo, in un’epoca fatta di romantiche leggende e storie di fantasmi. Inoltre, senza dubbio è da visitare lo stesso Fivizzano, “Perla sperduta tra i monti” di carducciana memoria, conosciuto anche come “Firenze di Lunigiana” per essere stato uno dei primi paesi della zona a sottomettersi ai Medici, ma anche per l’eleganza delle sue architetture. Il paese conserva infatti un importante centro storico, protetto e racchiuso dalle mura medicee erette da Cosimo I nel 1540, dove si susseguono palazzi signorili che confluiscono nella Piazza Medicea. Per approfondire: Fivizzano, “una perla sperduta tra i monti” Carrara e Massa, le città del marmo Rimanendo sul confine tra Toscana e Liguria, ci spostiamo invece da Fosdinovo a Carrara, la “capitale del marmo”. La città si fonde con le Alpi Apuane in un succedersi di mutevoli, affascinanti, paesaggi, dominati dai bianchi profili montani e dal marmo estratto dalle cave che ha fatto la storia e la fortuna del luogo. Qui è da visitare il Castello dei Malaspina e il Museo Civico del Marmo. Per gli appassionati di arte contemporanea, imperdibile una visita al Centro Arti Plastiche di Carrara, ospitato dentro l’ex convento di San Francesco. La raccolta del museo è costituita dalle opere acquisite dal Comune di Carrara nel corso delle varie edizioni della Biennale Internazionale di Scultura, dal 1957 a oggi. Da Carrara è poi un attimo raggiungere Massa con la sua suggestiva atmosfera medievale. Molto belli l’imponente Palazzo Ducale (o Palazzo Rosso) di Piazza degli Aranci; e il Museo Diocesano – ospitato nel “Palazzino dei Cadetti” – costruito alla fine del Cinquecento da Alberico I Cybo Malaspina. Splendida anche la Cattedrale dei Santissimi Pietro e Francesco, costruita per volontà del marchese Jacopo Malaspina alla metà del XV secolo. Infine, altro must imperdibile è il Castello Malaspina, vero e proprio fortilizio che domina sulla città, da cui si gode uno dei più bei panorami di tutte le province toscane. Per approfondire: Alla scoperta di Carrara, bella, preziosa e inscalfibile Sulla costa toscana in Versilia: Forte dei Marmi, Pietrasanta e Viareggio Da Massa raggiungiamo direttamente Forte dei Marmi, sulla costa settentrionale toscana, la località turistica più esclusiva di tutta l’esclusiva Versilia. Suo simbolo, oltre al Forte lorenese che gli dona il nome, è il pontile, anticamente utilizzato per consentire il carico sulle navi del marmo estratto dalle cave. La cittadina vive di turismo luxury e sembra nata per lo shopping di alta moda nelle boutique di lusso, oltre a essere famosa per i suoi ristoranti sul mare e per la sfavillante vita notturna. Nel corso degli anni, nel quartiere Vittoria Apuana si sono moltiplicate le ville sfarzose, mentre il litorale è caratterizzato dalla presenza di splendidi stabilimenti balneari di pregio che offrono relax oltre a tantissimi servizi. Pietrasanta Da Forte dei Marmi saliamo su a Pietrasanta, nell’entroterra, che non solo è il capoluogo storico della Versilia, ma anche la capitale della lavorazione artistica del marmo. Centro di attrazione per artisti provenienti da tutto il mondo, la cittadina negli ultimi decenni si è trasformata in un vero e proprio museo a cielo aperto in cui poter ammirare, tra le tante gallerie e piazze, una rassegna ininterrotta e continuamente rinnovata di arte contemporanea e scultura di altissimo livello. Tutto questo le è valso il soprannome di Piccola Atene, grazie anche alla concentrazione di artisti che vi si sono stabiliti nel tempo, tra cui Igor Mitoraj e Fernando Botero. Qui ammiriamo il Duomo di San Martino, con le sue opere di pregio, così come il campanile che cela una stupefacente scala elicoidale. Sulla stessa piazza, molto interessanti sono il Teatro Comunale e la Chiesa di Sant’Agostino, che oggi ospita il Museo dei Bozzetti Pierluigi Gherardi, il quale conserva una raccolta di 700 bozzetti in gesso di sculture di artisti italiani e stranieri. Viareggio Finiamo il nostro intenso tour al confine tra Toscana e Liguria a Viareggio, la località più importante della Versilia, che nacque come porta sul mare di Lucca. Deve infatti il suo nome alla via regia, la strada che nel Medioevo dal capoluogo portava al mare. Nota dappertutto per il suo Carnevale, a Viareggio non ci perdiamo i Musei Civici di Villa Paolina. Moltissime le ville adornate da raffinate decorazioni art-decò, suggestivi i tocchi liberty lungo la passeggiata, il viale che costeggia il mare. Da visitare la Villa Argentina, il Caffè Margherita – rimasto quasi intatto da quando lo frequentava Giacomo Puccini -, e la Cittadella del Carnevale, un grande parco urbano in cui si sbizzarriscono i maestri della cartapesta, gli artigiani viareggini che plasmano a mano i giganteschi carri allegorici. Dove dormire e mangiare in Versilia Tante le possibilità di pernottamento e ristorazione in Versilia, alcune di altissimo livello. Quali? Gli hotel al confine tra Toscana e Liguria Be’, ad esempio, tra le strutture ricettive, Grand Hotel Principe di Piemonte (sul lungomare di Viareggio, hotel di gran lusso: 2 ristoranti, di cui uno 2 stelle Michelin, centro benessere, terrazza all’ultimo piano con vista su mare e Alpi Apuane); Hotel Plaza e de Russie – Relais & Châteaux (altro hotel di grande prestigio in stile Art Nouveau, con ristorante stellato, per un affascinante viaggio nel passato); Palace Hotel (ancora un edificio storico in stile Liberty, dotato di tutti i comfort e di terrazza panoramica); Versilia Lido | UNA Esperienze (a Lido di Camaiore, in strepitosa posizione fronte mare, con centro benessere e piscina); Hotel Residence Esplanade (sul lungomare viareggino, unisce l’elegante facciata in stile Liberty a un rinnovato interno). I ristoranti al confine tra Toscana e Liguria Anche tra i ristoranti c’è l’imbarazzo della scelta: ad esempio, Lunasia (1a stella Michelin, uno degli chef più fantasiosi e originali della Versilia e un ristorante-vetrina all’interno del lussuoso hotel Plaza e de Russie); Il Piccolo Principe (2 stelle Michelin, al piano terra del Grand Hotel Principe di Piemonte, lo chef Giuseppe Mancino presenta piatti che sembrano dipinti, combinando tradizioni locali e internazionali con creatività); Romano (1a stella Michelin, storica insegna della ristorazione versiliana, l’attuale cuoco, Nicola Gronchi, all’imperativo del miglior pesce ha aggiunto una marcia di tecnicismo al passo coi tempi); MaMe Restaurant (in un ambiente informale, ma molto curato, la cucina si sofferma su interessanti dettagli tecnici da intenditori); Da Miro alla Lanterna (strepitoso il pesce esposto a ridosso della cucina da cui scegliere il proprio pasto: crostacei, pesci di fondale, generi diversi per gustosissime emozioni marine). 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