17 Settembre 2024 2024-09-12T14:19:53+02:00 Cosa vedere al confine tra Toscana e Umbria TuscanyPeople Tommaso Baldassini Share: Un viaggio alla scoperta del confine tra Toscana e Umbria: borghi medievali, storia millenaria e panorami spettacolari. Quali borghi visitare al confine tra Toscana e Umbria Se siete alla ricerca di una vacanza con itinerario originale, scoprire cosa vedere al confine tra Toscana e Umbria fa proprio al caso vostro. In genere si usa parlare di vacanze in una particolare regione d’Italia, Liguria, Toscana, Umbria, spesso senza considerare che le vacanze a cavallo tra due regioni possono essere altrettanto interessanti, se non, in alcuni casi, addirittura di più. Esistono infatti territori di confine perfetti per trascorrere un soggiorno di relax alla scoperta di differenti realtà paesaggistiche. E uno di questi territori è proprio il confine tra la Toscana e l’Umbria. Cosa vedere al confine tra Toscana e Umbria: i borghi toscani Chiusi, una delle più grandi Lucumonie etrusche Al confine con l’Umbria, ma sempre in Toscana, è senz’altro da vedere Chiusi, uno dei borghi dalle origini etrusche più antiche. Chiusi fu infatti, tra il VII e il V secolo a.C., una delle più importanti lucumonie etrusche, e ancora oggi è un vasto mix di stili, dall’etrusco, al romano, al longobardo, incluse, com’è giusto che sia, leggende e storie mitiche, prima tra tutte quella del re Porsenna. Risale infatti proprio alla fine del VI secolo a.C. l’impresa del lucumone chiusino Porsenna che assediò l’Urbe e, con tutta probabilità, la conquistò. Il re Porsenna Se è vero che la sua storia è un insieme contraddittorio di dicerie e leggende, è vero anche che furono proprio il coraggio e il genio militare di questo antico sovrano ad alimentare tutte le voci, comprese quella del suo funerale e del luogo della sepoltura. Secondo una descrizione che si tramanda sin dai tempi medievali, infatti, il sarcofago di Porsenna sarebbe stato contenuto all’interno di un carro d’oro trainato da 12 cavalli e scortato da una gallina e da 5.000 pulcini, anche loro tutti fatti completamente d’oro. Questo tesoro sarebbe nascosto sotto la città, nel complicato labirinto di tunnel che i chiusini etruschi ci hanno lasciato in eredità, e che i Romani hanno in grossa parte sventatamente distrutto nel corso dei secoli. Cosa vedere a Chiusi Nel centro storico di Chiusi vale sicuramente la pena visitare la piazza del Duomo, con la suggestiva Concattedrale di San Secondiano, una delle più antiche della Toscana; alla sua sinistra si trova invece la bella e massiccia Torre di San Secondiano (XII secolo). Ma ciò che non si può assolutamente perdere sono le gallerie sotterranee, una serie di cunicoli di origine etrusca, scavati nel tufo. Quello che vi consigliamo di fare è visitare il Museo della Cattedrale, conosciuto, tra le altre, per i 22 codici liturgici miniati, splendidamente illustrati, e per una preziosa collezione di reperti risalenti al periodo che va dal II secolo a.C. al XIX secolo. All’interno del museo si trova anche l’ingresso al Labirinto di Porsenna, il cui mausoleo, come abbiamo detto, sarebbe custodito nel cuore dell’antico acquedotto che si sviluppa per circa 120 metri per poi accedere a una monumentale cisterna romana. La visita termina alla Torre campanaria. Dove mangiare e dormire a Chiusi Dove mangiare: Osteria La Solita Zuppa, verace trattoria toscana sotto un suggestivo soffitto con volte a botte.Dove dormire: L’Albero di Gamelì, B&B di charme. Per approfondire: Chiusi: dagli Etruschi con furore, dal presente con amore Cetona, uno dei Borghi più belli d’Italia Nell’elitario novero dei Borghi più belli d’Italia, bandiera arancione del Touring Club, la toscana Cetona, arroccata a 384 mt slm, ai piedi dell’omonimo monte, è un paese tutto da visitare. Da Piazza Garibaldi, fulcro del borgo, partono una serie di vicoli e viuzze che, salendo, ci portano fino alla Rocca e a una passeggiata da cui si può osservare la sottostante Collegiata di Santissima Trinità. Il paese è circondato da campagna e boschi, condizione che lo rendono ricco di prodotti tipici locali: Cetona infatti fa parte dell’Associazione Nazionale Città dell’Olio e dell’Associazione Strada del Vino Nobile di Montepulciano e dei sapori della Valdichiana Senese. Inoltre, se si viaggia coi bambini, vi suggeriamo di portarli al Museo Civico per la Preistoria del Monte Cetona. La vita nelle grotte ai tempi della preistoria è molto affascinante per loro, dato che si tratta di uno dei primi argomenti con cui si approcciano allo studio della storia, oltre che tema privilegiato di tantissimi cartoni animati. In queste grotte hanno vissuto gli uomini di Neanderthal, lasciando come traccia del proprio passaggio strumenti e utensili di pietra e resti di animali cacciati. Il parco e il suo museo sono a perfetta misura di bambino, con tantissime attività che raccontano in maniera divertente come si viveva agli albori dell’umanità. Dove mangiare e dormire a Cetona Dove mangiare: Da Nilo, affacciato sulla pittoresca piazza principale, cucina tipica della regione, quasi esclusivamente di terra.Dove dormire: La Locanda di Anita, hotel di charme e bistrot che si affaccia sulla piazza principale del borgo. Per approfondire: Cetona, borgo toscano ricco di Storia e bellezza Sarteano a la Tomba della Quadriga Infernale Tra Valdichiana e Val d’Orcia si trova Sarteano, il cui profilo è dominato dalla severa mole del Castello quattrocentesco che si staglia sullo sfondo del verde massiccio del Monte Cetona. A nostro avviso da vedere sono senz’altro il Castello di Sarteano, che sorge su di un poderoso masso roccioso di travertino; il museo archeologico di Sarteano, ubicato nel cinquecentesco Palazzo Gabrielli, che custodisce in gran parte materiali provenienti dalle numerose necropoli etrusche del territorio comprese in un arco cronologico che va dal IX al I secolo a.C.; ma soprattutto caldeggiamo una visita alla tomba della quadriga infernale, la cui scoperta, avvenuta nel 2003, è una delle più significative nel campo dell’etruscologia degli ultimi decenni. La tomba, scavata nel travertino a una profondità di cinque metri con un dromos di accesso di venti metri, è decorata da un ciclo pittorico con colori vivaci e accesi che risaltano sopra l’intonaco bianco e che sono conservati in maniera sorprendente. Ma la sua eccezionalità è costituita soprattutto dall’originalità dei temi iconografici trattati. Sul lato destro del corridoio di accesso è raffigurata una quadriga, composta da due leoni e due grifoni, che traina un carro condotto da un demone dall’aspetto inquietante con volto arcigno e sguardo spiritato. Si tratta probabilmente di una raffigurazione del tutto innovativa del demone Charun, omologo del Caronte greco, nella sua funzione di accompagnatore delle anime verso l’Ade, ma in qualità di auriga, come non è mai attestato nelle raffigurazioni dell’arte etrusca. Dove mangiare e dormire a Sarteano Dove mangiare: La Locanda dei Tintori, piatti poveri della tradizione ma genuini e prelibati.Dove dormire: Podere Val D’Orcia Resort – Tuscany Equestrian, camere lussuose ed eleganti e suite a tema, suddivise in tre antiche e affascinanti strutture. Per approfondire: Sarteano, tra Etruschi e Medioevo, sul verde sfondo del Monte Cetona Cosa visitare al confine tra Toscana e Umbria sul lato umbro Panicale, borgo medioevale con vista sul Lago Trasimeno Una volta attraversato il confine tra Umbria e Toscana, non perdetevi per nulla al mondo Panicale – riconosciuto come uno dei Borghi più belli d’Italia e premiato con la Bandiera Arancione per il suo impegno nella conservazione del paesaggio – affascinante paese storico della provincia di Perugia, che svetta sulla cima d’un crinale a 441 metri sul livello del mare. Il suo aspetto attuale rispecchia le sue radici medievali e mantiene tutte le caratteristiche strutturali e architettoniche di quel periodo. Il disegno del paese, a cerchi concentrici, rappresenta infatti, su diversi livelli, uno dei sistemi di difesa militare più avanzati dell’epoca medievale. Questo tipo di struttura difensiva ha permesso al castello di Panicale di resistere a numerosi assedi. Da visitare assolutamente, in Piazza Masolino, il Palazzo del Podestà, risalente al XIII – XIV secolo; mentre tra le chiese, un must è quella di San Sebastiano, risalente al XIV secolo. Al suo interno si può ammirare il Martirio di san Sebastiano (1505) del Perugino, opera che occupa un’intera parete dell’edificio. Dove mangiare e dove dormire a Panicale Dove mangiare: Lillotatini, coi suoi caratteristici interni e il piacevole dehors affacciato sulla storica piazza. Dalla cucina tutte le specialità della zona, compreso il pesce d’acqua dolce e il tartufo in stagione, accompagnate da una bella selezione di vini.Dove dormire: Tenuta Lamborghini, acquistata nientemeno che da Ferruccio Lamborghini alla fine degli anni ‘60 che, in viaggio in queste zone, si innamorò del paesaggio aspro e dolcissimo allo stesso tempo. Città della Pieve, lo splendido borgo del Perugino Città della Pieve è un bellissimo borgo tipicamente medievale, a pochi passi dal Lago Trasimeno. È città dello zafferano, ma soprattutto patria del grande maestro di Raffaello, il Perugino, di cui il borgo conserva ancora oggi alcuni fra i più grandi capolavori. La splendida Chiesa di Santa Maria dei Bianchi ospita la meravigliosa Adorazione dei Magi. Mentre nella Cattedrale dei Santi Gervasio e Protasio – capolavoro di per sé dell’arte prima romanica e poi gotica – si possono ammirare il Battesimo di Cristo e la Madonna in Gloria tra i santi protettori Gervasio e Protasio. Anche il Museo Civico Diocesano custodisce numerose opere del Perugino e dei suoi allievi, tra cui la Deposizione della Croce. Ma la bellezza di questo borgo non deriva soltanto dai monumenti e dalle opere d’arte, è dovuta anche alla conformazione urbana e paesaggistica del luogo stesso. Città della Pieve nasce quasi integralmente col ricorso al laterizio: mentre percorrete le vie notate i suggestivi “mattoni rossi” che caratterizzano tutto il percorso. Tra le vie da vedere e scoprire vi sono sicuramente vicolo Baciadonne – uno dei vicoli più stretti d’Italia, con una larghezza che varia dai 50 ai 70 centimetri -, via del Fango, via Verri e via delle Case Basse. Durante la passeggiata noterete per le strade i vessilli e i simboli che dividono i quartieri del paese come in epoca antica. Si tratta di una sana rivalità tra vicini di casa che vivacizza il paese e lo rende più colorato. Dovw mangiare e dormire a Città della Pieve Dove mangiare: Zafferano, accogliente ristorante, ospitato in un hotel raccolto e signorile, che propone sapori a cavallo tra Umbria e ToscanaDove dormire: Hotel Vannucci, elegante, raffinato, con piscina e Spa. Caro lettore, cara lettrice, se questo articolo ti è piaciuto potresti anche lasciarci un commento qui sotto, su FB, su IG, oppure condividerlo tramite il pulsante WhatsApp. Inoltre, se disponi del sistema Android sul tuo Smartphone, è facile rimanere in contatto con TuscanyPeople: basta far scorrere il dito sul touchscreen della Home da destra verso sinistra per aprire Discover di Google che spesso sceglie i nostri articoli tra i più interessanti da leggere. Foto Panicale di Achim Ruhnau su Unsplash | Foto di Sterling Lanier su Unsplash Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreTommaso BaldassiniPublisher, Blogger & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/cosa-vedere-al-confine-tra-toscana-e-umbria/" width="100%" count="on" num="3"]