20 Dicembre 2021 2021-12-26T11:10:07+01:00 Firenzuola: nella Romagna toscana, uno storico paese tra cave di pietra e borghi fantasma TuscanyPeople Marta Pintus Share: Cosa vedere a Firenzuola, bellissimo borgo in Toscana, in Alto Mugello, al confine con la Romagna, famoso per essere considerato la “piccola Firenze” di montagna Firenzuola, il comune più settentrionale della provincia di Firenze Di cosa parleremo in questo articolo: Paesaggi mozzafiato e cave di pietra serena La storia del borgo è anche la sua anima più profonda Cosa vedere a Firenzuola Cosa visitare nei dintorni di Firenzuola Prodotti locali ed eventi nel borgo E per mangiare e dormire? Il borgo di Firenzuola si estende lungo l’alta valle del fiume Santerno, nell’Alto Mugello e, trovandosi sul versante adriatico dell’Appennino tosco-romagnolo, costituisce da sempre una tappa intermedia per chi viaggia tra Firenze e Bologna. Coi suoi 4.449 abitanti, Firenzuola è quindi un centro importante della Romagna toscana, nonostante amministrativamente faccia parte della Città metropolitana di Firenze e addirittura rappresenti il comune più esteso e più settentrionale della provincia. Paesaggi mozzafiato e cave di pietra serena Quasi incontaminata nel suo naturale isolamento, Firenzuola offre paesaggi mozzafiato che vanno dalle cave di pietra serena, tanto amate dal Brunelleschi, alle acque azzurre del fiume Rovigo. Lasciata la valle è infatti la natura che detta le sue leggi: strade impervie, campi incolti e radure magiche tenute segrete da imponenti castagni o da impenetrabili pinete. Solo ogni tanto, in lontananza, si odono le esplosioni ovattate delle mine dei cavatori, intervallate dai rintocchi delle pievi romaniche e dell’Abbazia di Moscheta. La storia di Firenzuola è anche la sua anima più profonda Firenzuola romana I primi abitanti della zona furono i Liguri Magelli e gli Umbri. Ma solo in epoca romana repubblicana venne costruita una strada che attraversava l’Appennino. Un tratto di questa, la via Flaminia militare, seguiva il crinale dei monti che dominano la conca di Firenzuola. Poi, in epoca imperiale, la strada romana cadde in disuso, tuttavia, tra i numerosi punti di presidio, alcuni divennero castra, tanto che il più antico fu il Castello di Castro, attualmente Castro San Martino. È Firenze che fondò la piccola Firenze Nel Medioevo la Repubblica di Firenze decise di fondare un centro abitato nella conca. Dopo ripetuti contrasti col casato degli Ubaldini, feudatari nella zona degli Appennini settentrionali, questi ultimi furono sconfitti e il loro territorio venne incamerato tra i beni della Repubblica.Nel 1306 il Comune fiorentino decise di fondare una civitas nei territori conquistati, a difesa dei propri confini, e allo stesso tempo come avamposto in terra di Romagna: la costruzione di Castrum Florentiole ebbe inizio nel 1332. Il nome del paese, che significa piccola Firenze, fu suggerito dallo storico Giovanni Villani, lo stesso che ideò anche lo stemma raffigurante per metà l’arma del comune di Firenze, il giglio, e per l’altra metà quella del popolo, la croce rossa in campo bianco. Firenzuola fu riedificata da Antonio da San Gallo e governata da Machiavelli Il paese un tempo era racchiuso nella cerchia di mura del castello, aperto a sud e a nord da due porte medievali: Porta Fiorentina e Porta Bolognese. Nel XV secolo il borgo venne quasi completamente riedificato da Antonio da Sangallo – uno dei migliori architetti del Rinascimento – per volere di Lorenzo il Magnifico. Sempre nel periodo rinascimentale il governatore della città fu addirittura Niccolò Machiavelli. Il Comune nacque in epoca granducale Il Comune fu costituito in epoca granducale (prima del 1780) e non ha variato la sua conformazione territoriale e amministrativa dall’Unità d’Italia fino a oggi. La seconda guerra mondiale, la terribile Linea Gotica e i gesti eroici Durante l’ultimo conflitto mondiale, per la vicinanza alla Linea Gotica – approntata sull’arco degli Appennini dalle forze tedesche in modo da contrastare l’avanzata degli Alleati -, Firenzuola e il suo territorio divennero teatro di aspri combattimenti e bombardamenti. Nei difficili mesi tra il 1944 e il 1945 alcune famiglie del paese nascosero e protessero ebrei sfuggiti ai rastrellamenti nazisti. Per il loro nobile gesto, nel 2021 lo Yad Vashem ha conferito il titolo di Giusto tra le nazioni a due coppie di firenzuolini: Pietro Angeli e Dina Rossetti; Armando Matti e Clementina Angeli. Purtroppo al termine del conflitto mondiale il paese restò quasi totalmente distrutto, e questo accelerò il processo di spopolamento dell’area. Cosa vedere a Firenzuola Dopo la ricostruzione Dopo la devastazione della guerra, Firenzuola è stata ricostruita in modo da mantenere l’impianto storico, caratterizzato da una pianta molto regolare con un’ampia piazza centrale, tipico delle terre nuove fiorentine. Tra gli elementi che sono stati ricostruiti ci sono i portici lungo la strada principale che attraversa tutto il borgo passando dalla Porta Fiorentina e da quella Bolognese. Non distante dalla Porta Fiorentina si scorgono alcuni resti delle mura – in particolare il basamento a scarpa -, edificate nel XV secolo su progetto di Antonio da Sangallo. Nella piazza centrale, ecco la Rocca, sede del comune di Firenzuola, e la Chiesa di San Giovanni Battista, entrambe ricostruite nel secondo dopoguerra. Il Museo della Pietra serena La Rocca di Firenzuola ospita il Museo della Pietra Serena, fondato nel 1999 per celebrare questo raffinato materiale e i suoi celebri maestri scalpellini. Il museo affronta varie tematiche che ruotano intorno al mondo delle cave di pietra di cui vengono esposte le principali caratteristiche e attività. Spazio Culturale “La Guerra e La Memoria” Interessante è anche lo Spazio Culturale “La Guerra e La Memoria”, un piccolo museo allestito nei locali dell’ex seminario in via Villani, nel centro di Firenzuola. All’interno sono esposti numerosi documenti e materiali di stampo militare, in particolare relativi alla Prima e alla Seconda Guerra Mondiale. Cosa visitare nei dintorni di Firenzuola Perdersi nella natura dell’Alto Mugello La natura intorno a Firenzuola è aspra, ma costellata di punti panoramici raggiungibili attraverso alcuni sentieri escursionistici. Bello il Sasso di San Zanobi, una particolare formazione rocciosa situata a breve distanza dal Passo della Raticosa, a nord di Firenzuola. Alla scoperta di pievi, badie Nel territorio di Firenzuola ci sono anche due luoghi di culto con alle spalle una storia importante: la Badia di San Piero a Moscheta e la Pieve di San Giovanni Decollato a Cornacchiaia. Fondata nel 1034, la Badia di San Piero a Moscheta sorge in un area boscosa a poco meno di 10 km da Firenzuola. All’interno ospita il Museo del Paesaggio Storico dell’Appennino, dedicato all’evoluzione storica del paesaggio appenninico a seguito degli interventi dell’uomo.La Pieve di San Giovanni Decollato si trova invece nelle immediate vicinanze di Cornacchiaia, un paesino a circa 4 chilometri a ovest di Firenzuola. La pieve è documentata fin dalla fine del X secolo ed è considerata una sorta di gemella della Pieve di Sant’Agata a cui è direttamente collegata tramite l’antica strada che sfruttava il Passo dell’Osteria Bruciata. IlCimitero militare germanico della Futa Da citare anche il Cimitero militare germanico della Futa, a 12 chilometri da Firenzuola. Realizzato negli anni Sessanta del Novecento, si tratta del più grande cimitero germanico d’Italia, con le sue oltre 30mila salme di soldati tedeschi caduti durante la guerra. Ma anche borghi fantasma Il territorio nasconde inoltre anche realtà dimenticate: sono i “borghi fantasma” incastonati nelle rocce montane. Da quasi mezzo secolo, infatti, antichi paesi giacciono nel silenzio più totale, ingoiati da una vegetazione quasi impenetrabile e quasi obliati dagli uomini. Sono villaggi che nascondono veri e propri tesori, come il Borgo di Brento Sanico, o “Brento la Volpe” che, all’interno della cappella diroccata, svela, sotto l’intonaco cadente, preziosi affreschi del Cinquecento; o come il Borgo di Castiglioncello, un intero paesino fantasma, al quale solo i più coraggiosi osano avvicinarsi. Prodotti locali ed eventi nel borgo toscano Da queste parti l’allevamento bovino è molto importante. La saporitissima carne Le Mugellane è molto apprezzata e si può acquistare presso le macellerie locali.Alla tradizionale produzione di patate bianche e gialle, richiestissime e quasi introvabili, si affianca quella di marroni e castagne secche, ma recentemente qui si coltiva e trasforma anche il farro biologico.Da tener presente che questo territorio è la patria del Mukki Mugello, sulla Via del Latte. Eventi Alla fine di maggio a Firenzuola si svolge la Sagra del Prugnolo, un tipico fungo presente nel territorio, dal sapore marcato e delicato al tempo stesso. Ricercato e molto apprezzato, è da sempre l’ingrediente per condire primi con pasta fresca e realizzare gustosi crostini. Inoltre, a settembre si svolge la mostra mercato della patata firenzuolina, dove si possono assaggiare le famose patate di Firenzuola. E per mangiare e dormire? TuscanyPeople consiglia Dove mangiare: La Rocca Albergo Ristorante; Il Sagramoso RistoranteDove dormire: La Rocca Albergo Ristorante; Hotel Gli Orzali Caro amico di TP, cara amica di TP, ti sembrano sufficienti queste informazioni su Firenzuola, o ne vorresti di più? Non hai che da chiedere, la nostra rivista, per quanto riguarda la Toscana, è un pozzo senza fondo. Scrivici qui sotto, su Facebook, su Instagram, e saremo felici di risponderti. 📍 PER APPROFONDIRE: Per i boschi e i borghi dell’Alto Mugello Mugello: anima verde, antica e genuina vicino a Firenze Toscana a piedi: 7 indimenticabili percorsi di trekking La Toscana è la tua passione? Anche la nostra! Teniamoci in contatto Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreMarta PintusBlogger & Ambassador of Tuscany, SEO, Web Editor [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/cosa-vedere-firenzuola-mugello-toscana/" width="100%" count="on" num="3"]