In viaggio lungo il corso dell’Arno, dalla sorgente sul Monte Falterona, in Casentino, fino alla foce, a pochi km dal Parco Naturale di San Rossore, in provincia di Pisa

1 / 6 – Cosa vedere lungo il corso dell’Arno, il più grande fiume della Toscana

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • I sei bacini idrografici in cui si ripartisce l’Arno
  • Il Casentino
  • La piana di Arezzo
  • Valdarno Superiore
  • Valdarno Medio / L’Arno a Firenze
  • Valdarno Inferiore
  • Piana di Pisa

Cosa vedere lungo il corso dell’Arno: dal Monte Falterona al Mar Ligure

L’Arno, il più grande fiume della Toscana, il secondo dell’Italia Peninsulare dopo il Tevere, è lungo 241 km, con una portata media annua, stimata presso la foce, di circa 110 m³/s.  Nasce sul versante meridionale del Monte Falterona, nell’Appennino tosco-romagnolo, a quota 1.358 metri sul livello del mare, e sfocia nel Mar Ligure; ma già dopo 12 km – intorno a 600 metri sul livello del mare – scorre con acque copiose grazie agli apporti dei numerosi affluenti che scendono dal Casentino e dal Pratomagno.

Il grande massiccio del Pratomagno, tra Casentino e Valdarno Superiore, è un affascinante giardino naturale, ricco di storia e tradizioni

I sei bacini idrografici in cui si ripartisce l’Arno

«Per mezza Toscana si spazia
un fiumicel che nasce in Falterona
e cento miglia di corso nol sazia»

Così Dante definisce l’Arno nel Canto XIV del Purgatorio. Ed è proprio vero che spazia per mezza Toscana e che è abbondantemente più lungo di 100 miglia, tanto che tradizionalmente il suo corso viene ripartito in sei bacini separati da strettoie ben definite.

Il 1° bacino dell’Arno: il Casentino

La prima conca formata dall’Arno è rappresentata dalla valle del Casentino. Il Monte Falterona, da cui si origina, è alto 1654 mt, e si trova all’estremo nord di questa conca, delimitata a occidente dal massiccio del Pratomagno; mentre a est è chiusa dall’Alpe di Serra, il confine politico fra Toscana e Romagna.

In questo primo bacino l’Arno scende di oltre mille metri, e ha quindi carattere torrentizio, con un letto irto di scogli e un corso impetuoso.

Monte Giovi e Monte Falterona in Casentino, dove nasce l'Arno

Cosa vedere in Casentino lungo il corso dell’Arno

Pratovecchio-Stia

Senz’altro da vedere, lungo il corso dell’Arno, è il bel borgo di Pratovecchio-Stia, nato dalla fusione dei due comuni omonimi, e noto per aver dato i natali a Paolo Uccello. L’architettura di questo piccolo borgo medievale è l’espressione della sua storia fatta di fede – da vedere i due monasteri di suore camaldolesi e domenicane – e di potere, come testimoniato dal maestoso Castello di Romena, una fortezza dei Conti Guidi (citata anche da Dante nel XXX canto dell’Inferno) che domina tutto il Casentino, di cui restano in piedi il cassero, tre torri, e parte delle tre cerchie murarie.

Il centro storico di Stia si raccoglie attorno ai portici di Piazza Tanucci. Sull’omonima via, la bella Pieve di Santa Maria Assunta (XII secolo). Da visitare, il Palagio Fiorentino, antica dimora dei Conti Guidi, che oggi ospita un’interessante collezione d’arte contemporanea.

Pratovecchio-Stia è anche nota per la produzione del panno casentino che ha rivestito un importante ruolo nell’economia locale: l’antico lanificio oggi ospita l’interessante Museo dell’Arte della Lana.

Vuoi sapere cos’altro vedere in Casentino lungo il corso dell’Arno? Vai a pagina 2

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