3 / 7 – Cosa vedere nei dintorni di Lucca: la grandi ville dei tempi d’oro

Villa Grabau –  S.Pancrazio

Edificata nel Cinquecento sulle rovine di un borgo medievale dalla famiglia dei potenti mercanti lucchesi Diodati, nei secoli successivi passò varie volte di mano mutando nel tempo i suoi originali caratteri gotici in rinascimentali, fino alle attuali vesti neoclassiche.

Il parco di nove ettari, tra i più interessanti della Lucchesia per la forma nonché per la ricchezza e rarità delle sue specie vegetali, si compone di vari giardini architettonici: il “Giardino all’inglese”, il “Giardino all’italiana” – con la maestosa limonaia risalente al 600-700, – e il “Teatro di Verzura”, grazioso ed elegante palcoscenico in bosso per concerti e rappresentazioni estive.

Sulle due fontane centrali, nel Giardino all’italiana, fanno bella mostra di sé due magnifiche maschere in bronzo a forma di testa di satiro, risalenti al periodo del tardo manierismo fiorentino e attribuite a Pietro Tacca. Dello stesso periodo, la grande statua grottesca in pietra raffigurante una tartaruga che sorregge un drago.

Villa Bernardini – Vicopelago

Pregevole esempio di architettura tardo rinascimentale, fu fatta costruire da Bernardino Bernardini e ultimata nel 1615. Inserita al centro del parco, l’edificio è del tipo a blocco cubico con portico frontale a tre fornici, su due piani. Sempre rimasta nel patrimonio di famiglia, ha subito solo piccole modifiche, unicamente all’interno, nella prima metà del Settecento. I vari ambienti sono completamente arredati con mobili e suppellettili stratificati nei secoli.

L’ampio prato anteriore a forma di cuore conserva ancora le due sequoie risalenti alla metà dell’Ottocento che lo dominano incorniciandolo. Lateralmente, sulla destra, si accede all’ampio giardino, ex orto concluso, che alla metà del Settecento fu trasformato in giardino segreto. Da qui si accede all’ampia limonaia il cui interno è impreziosito da piante secolari di Ficus repens che ne tappezzano le pareti e da una grande vasca di marmo di Carrara stile impero situata di fronte all’ingresso.

La parte più importante del parco è però quella tergale, costituita da un notevole teatro di verzura. La cavea di profilo mistilineo può ospitare oltre 650 posti a sedere: la struttura è formata da due doppi ordini di pareti di bosso che delimitano un’ampia scarpata e che sono puntualizzati da figure scultoree  sferiche ottenute col modellamento del verde.

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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