3 / 6 – Cacciucco livornese e tortello maremmano

Livorno ovvero cacciucco

La cucina regionale toscana, per quanto riguarda la provincia di Livorno, è rappresentata da un piatto di pesce di cui la città ne è praticamente un sinonimo. Stiamo parlando del cacciucco. Impossibile non averne mai sentito parlare, ma diffidate delle imitazioni e andate a Livorno per assaggiare il VERO cacciucco, zuppa di pesce per antonomasia. Tuttavia facciamo chiarezza: si chiama zuppa, ma di brodo ce n’è poco, e comunque quello che c’è viene assorbito dalla fetta di pane toscano abbrustolito che deve essere adagiata sul fondo della scodella. Lo si ricopre poi di generose ‘romaiolate’ di quello che è tutt’altro che un consommé!

A volte comprende un polpetto intero, pezzi generosi di seppie, pescetti vari e tanti frutti di mare. Zuppa in rosso, vagamente piccante, dai tempi e modi di cottura piuttosto articolati, non ammette tagli pregiati che snaturerebbero l’identità del cacciucco: piatto dall’origine poverissima e che i pescatori cucinavano con il pesce invenduto del giorno.

Per approfondire: 5 Piatti tipici livornesi: dal cacciucco al ponce

Piatti tipici livornesi: cacciucco, baccalà alla livornese, 5 e 5, tramezzini e ponce alla livornese. Cinque piatti tipici di Livorno tra mare e terra.

Grosseto e il tortello maremmano

La pasta ripiena è un qualcosa che accomuna probabilmente tutte le regioni italiane ,e ne esistono decine e decine di versioni. In Toscana sono sopratutto i tortelli a essere declinati in mille direzioni in base a dove ci si trova. Ecco, a Grosseto, l’ultima provincia costiera a sud prima di entrare in Lazio, i tortelli maremmani sono particolarmente golosi e così tipici da avere varie sagre dedicate.

Innanzi tutto sono tortelli extra large: le loro dimensioni non sono ‘regular’ ma generose come questa terra. Dai contorni rigorosamente a zig-zag, la sottile pasta sfoglia fatta di uova e farina racchiude un ripieno che da tradizione dovrebbe contenere ricotta di pecora proveniente da Stribugliano ad Arcidosso, le uova da Piombino, lo spinacio da Valpiana a Massa Marittima e la farina da Grosseto. Noce moscata, sale e cacio a spolverare, possono provenire da dove volete voi! Si trovano conditi semplicemente con burro e salvia oppure, decisamente più tradizionali da queste parti, con un sugo bello saporito di cinghiale o lepre.

Alla prossima pagina: zuppa del carcerato e cacciucco di terra. Parliamo delle province di…gira pagina!

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Martina Tanganelli
Wine blogger and Ambassador of Tuscany
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