Una guida per amanti dell’enogastronomia dedicata a Chef e ristoranti di cucina sperimentale in Toscana assolutamente da non perdere

1 / 6 – Cucina sperimentale in Toscana: 10 ristoranti in cui scoprirla

La sperimentazione in cucina necessita di tanta competenza, estro e professionalità

La percezione sensoriale si è evoluta negli ultimi decenni non solo sotto forma di rappresentazione estetica della proposta gastronomica, ma anche come scomposizione fisico-chimica, lanciando nuove sfide al gourmet e al critico gastronomico moderno chiamato ormai a interpretare la nuova presentazione artistica, non solo grazie ai semplici descrittori sensoriali, ma anche attraverso l’ausilio di una valutazione psicologica della rappresentazione stessa.

Parliamo di un’astrazione pluridimensionale dei classici ingredienti usati nella gastronomia, utilizzati sotto nuove forme fisico-geometriche, e con mutate componenti chimiche, senza tuttavia che se ne deturpi il gusto proprio e naturale, riconoscibile dalla gran parte dei consumatori moderni.

Naturalmente l’evoluzione chimico-fisica presuppone una profonda conoscenza degli ingredienti, insieme a una comprovata estrosa professionalità dello chef. Come in ogni campo artistico la sperimentazione è possibile soltanto grazie all’alta competenza: nella cosiddetta “improvvisazione” sono insite in verità tanta conoscenza e professionalità, altrimenti si avrebbe solo approssimazione, senza reali chance di ottenere una vera fidelizzazione del cliente sempre in cerca di una nuova sensazione gastronomica esperienziale.

La finta mela dello chef Lorenzo dell'Insolita Trattoria Tre Soldi di Firenze

Cucina molecolare o cucina sperimentale? Una questione terminologica

La cucina molecolare, scomposta, astratta, nasce dalla ricerca d’innovative tecniche culinarie nonché dalla selezione accurata degli ingredienti che giocano un ruolo fondamentale nella riuscita del piatto. Il suo programma riconosce fondamentalmente nella cucina contemporanea tre aree: sociale, artistica e tecnica; e nutre tra i suoi obiettivi dichiarati quello di trasformare la cucina da una disciplina empirica a una scienza.

Nelle forme più nobili si tratta di uno stile moderno di cucina che si avvale di alcune ricerche tecniche recenti e d’innovazioni scientifiche. Tuttavia, ormai alcuni chef normalmente associati alla cucina molecolare ne respingono la definizione preferendo una terminologia secondo loro più appropriata, come “cucina emozionale”, “cucina modernistica”, o “cucina sperimentale”.

L'Ostrica che non viene dal mare, piatto dello chef Edoardo Tilli del Podere Belvedere

Metodi di cucina ultra moderni e innovativi

Comunque sia, molecolare, emozionale, modernistica o sperimentale, in qualsiasi accezione la si concepisca, ci riferiamo a una cucina ultra moderna che utilizza, oltre alla competenza e all’estro creativo dello chef, tutta una serie di mezzi chimici e tecnici che fino a pochi anni fa le erano preclusi.

Bene, chiarito l’ambito in cui ci muoveremo in questo articolo, adesso la domanda è: quali sono i ristoranti toscani e gli chef più interessanti da un punto di vista della sperimentazione in cucina? Ed ecco che noi vi rispondiamo offrendovi la nostra personale selezione.

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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