3 / 6 – Ristoranti toscani di cucina sperimentale: tra terra a mare prevale l’esperienza sensoriale

Podere Belvedere del “mago alchimista” Edoardo Tilli

Fuori dalle rotte turistiche, appartato su un colle vicino a Firenze, sopra Pontassieve, dentro una bellissima colonica, ecco un ristorante intimo gestito non da un uomo ma direttamente dal Bianconiglio di Alice nel Paese delle Meraviglie. Un mago, un alchimista, un illusionista di una cucina che non è nouvelle né propriamente molecolare, ma una magia gourmet che si basa soprattutto sul sapiente uso del fuoco.

Affumicature, cenere, griglia, carbone, fiamma, barbecue, per Edoardo Tilli sembra non esistano segreti ancora da svelare, mentre per il cliente rimangono veri e propri misteri piatti come “Carbone sulla cenere”, “Granchi sulla spiaggia”, l’“Ostrica che non viene dal mare”, o “Belvedere Rocher”, dessert che sembra composto da reali Ferrero Rocher con tanto di carta stagnola dorata interamente edibile.

Niente è quello che sembra e tutto è molto più buono, o meglio ancora: suggestivo, di quanto si possa anche solo immaginare. Una cena da queste parti, e il vostro rapporto con la realtà muterà per sempre.

Per approfindire: Edoardo Tilli: il Bianconiglio-chef di Podere Belvedere e le sue magie culinarie

Universo vegetale, piatto dello chef Edoardo Tilli del Podere Belvedere

Gabbiano 3.0 – Chef Alessandro Rossi (stella Michelin)

Sul porto turistico di Marina di Grosseto, il Gabbiano 3.0 è un locale elegante, arioso, impeccabilmente arredato, con la sua anima di legno a ricordare le palafitte dei pescatori.

Lo chef Alessandro Rossi è approdato qui, è proprio il caso di dirlo, dopo una lunga peregrinazione che lo ha visto dapprima protagonista a La Leggenda dei Frati di Firenze, dove ha ottenuto, peraltro, la prima stella Michelin e, più tardi, alla Villa Selvatico di Treviso.

La cucina è alimentata da un’impronta toscana. Le passioni dello chef sono i fegatini, il maiale, i sapori dell’orto, l’extravergine, e ovviamente, data la zona, il pesce. Ogni piatto è un’interpretazione libera da schemi e pregiudizi, animato da un intenso desiderio di valorizzare la grandi risorse gastronomiche di mare e di terra della bellissima Maremma. Audaci le scelte tecniche – come nei Fusilloni adagiati su un soffice letto di amido, aglio, olio e peperoncino con cozze al Martini e anemoni fritte – o stilistiche, come per il Filetto di San Pietro con le sue salse verdi, a omaggiare il loro prezioso orto.

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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