7 / 7 – I Quattro Pilastri della Dieta Umana

Tornare al passato e abbracciare i 4 pilastri della dieta umana

Visti gli alimenti che dovremmo assolutamente eliminare dalla nostra dieta, secondo Catherine Shanahan, l’autrice di Deep Nutrition, passiamo a quelli che dovremmo invece reintrodurre.

Come abbiamo accennato sopra, ci sono quattro elementi comuni alle cucine tradizionali mondiali più sane e antiche: 1) la carne cotta con l’osso; 2) gli organi e le frattaglie; 3) i prodotti vegetali e animali freschi e crudi; e 4) il cibo fermentato e germogliato. Piatti che invece non abbondano sulle nostre tavole negli ultimi decenni.

Abituati a consumare per lo più carne bianca e disossata, abbiamo perso di vista la nostra antica tradizione culinaria che invece dava grande risalto alle ossa, alla cartilagine e al midollo. In Scozia esisteva un tempo l’usanza di passare l’osso: ci si passava tra famiglie qualche grande osso di bovino per bollirlo nella zuppa, in modo da sfruttarne tutti i benefici. Inoltre, la carne non andrebbe troppo cotta: sarebbe perfetta quando rimane morbida e piena di succhi e di grasso, ricco di nutrienti e parte importante della giusta alimentazione umana.

Bistecca alla fiorentina cuoce sulla brace con ciocco di legno e rosmarino

Sino all’inizio del secolo scorso, le frattaglie e gli organi erano una prelibatezza, ora meno. Ma ogni organo è una fonte preziosa di nutrienti e vitamine utili al nostro corpo e farebbe addirittura bene al nostro organo corrispondente perché contiene i nutrienti relativi.

Il terzo pilastro sono gli alimenti freschi e crudi. Verdure, pesce, carne o latticini, contengono un’enorme quantità di antiossidanti che, come abbiamo visto, sono fondamentali per il buon funzionamento del cervello. Più sono freschi, più antiossidanti sono presenti. Per questo sarebbe cruciale ingerirli il più freschi possibile. Ovviamente questo può sembrare facile quando parliamo di verdure, meno per una buona carne cruda, ma la regola non fa eccezione

Infine, il quarto e ultimo pilastro è composto dagli alimenti fermentati e germogliati. In genere pensiamo che un vegetale germogliato o fermentato sia da buttare via, ma è un errore: le piante difendono il loro fogliame, i semi e le radici con insetticidi naturali e tossine che a volte possono rendere anche il consumo umano poco sano e sicuro. Tuttavia, queste sostanze scompaiono durante la germogliazione o con la fermentazione, quindi gli alimenti diventano meno tossici e più digeribili. Non a caso alcuni dei cibi maggiormente ricchi e tradizionalmente amati, come vino, birra, pane, formaggio e yogurt sono fermentati.

Cari amici TuscanyPeople-iani, questa è la visione della dottoressa Shanahan, autrice di Deep Nutrition. A questo punto sarebbe interessante sapere cosa ne pensate voi delle sue teorie. Scriveteci qui sotto, su Facebook, su Instagram, e non dimenticate di condividere l’articolo tramite il pulsante WhatsApp che trovate sopra le info sull’autore.


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Informazioni sull'autore

Vieri Tommasi Candidi
Scrittore & Ambassador of Tuscany
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