Una guida per amanti della viticoltura e delle degustazioni in cantina per scoprire dove andare in Toscana per il vino: DOC e DOCG territorio per territorio

1 / 7 – Dove andare in Toscana per il vino

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • Dove andare in Toscana per il vino: le aree vitivinicole più importanti
  • I maggiori vitigni toscani
  • Le DOCG e le DOC toscane: la qualità al potere
  • Chianti Classico DOCG
  • Brunello di Montalcino DOCG
  • Bolgheri DOC e Sassicaia DOCG
  • Vino Nobile di Montepulciano DOCG
  • Vernaccia di San Gimignano DOCG

Inquadriamo la Toscana a livello vitivinicolo

La Toscana è senz’altro, col Piemonte, la regione italiana simbolo di vini di altissima qualità. La produzione vinicola ne coinvolge l’intero territorio: la superficie vitata è di quasi 60.000 ettari, da cui vengono estratti ogni anno circa 2.6 milioni di ettolitri di vino, dei quali: vini DOP 69%vini IGP 25%; vini rossi e rosati 85%; vini bianchi 15%. Le denominazioni di origine in Toscana sono addirittura: 11 DOCG, 41 DOC, 6 IGT.

La viticoltura è praticata perlopiù in zone collinari, ambiente di elezione della vite, da cui si ottengono in genere vini importanti, bianchi, rossi e rosé, sia di grande struttura che di più facile beva. I sistemi di allevamento maggiormente diffusi sono l’archetto toscano, il guyot con cordone speronato, il guyot multiplo, il capovolto e il cordone orizzontale.

Un caratello di Vin Santo, il vino da dessert toscano per eccellenza

Dove andare in Toscana per il vino: le aree vitivinicole più importanti

La Toscana è nota soprattutto per i suoi vini rossi: Chianti, Brunello di Montalcino, Vino Nobile di Montepulciano e supertuscan bolgheresi  l’hanno resa una delle regioni emblema della grande enologia italiana. In Toscana si producono però anche vini rossi da uve “internazionali”, come Cabernet Sauvignon, Merlot e Pinot Nero. La zona di Bolgheri e i supertuscan sono un classico esempio di prodotti studiati a tavolino, potendo contare su un patrimonio ambientale e professionale di prim’ordine. Anche alcuni vini bianchi toscani, come la Vernaccia di San Gimignano, sono da annoverarsi tra le eccellenze della regione. Il Vin Santo è poi uno dei prodotti più interessanti in Italia, sia dal punto di vista organolettico che da quello della tecnica di vinificazione e maturazione.

I maggiori vitigni toscani

In Toscana vengono coltivati soprattutto vitigni a bacca nera (circa l’85% della superficie vitata), tra cui il più importante è il Sangiovese (e le sue varianti), seguito da classici come il Ciliegiolo, il Canaiolo nero, la Malvasia, il Colorino. Il vitigno a bacca bianca più diffuso in Toscana è il Trebbiano Toscano, seguito dalla Malvasia Bianca Lunga, dalla Vernaccia di San Gimignano, e dall’Ansonica. Anche lo Chardonnay, con cui si producono vini bianchi spesso maturati in barrique, ha buona diffusione. La produzione dei supertuscan ha poi introdotto nella regione altri vitigni a bacca nera internazionali, tra cui Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Merlot, Pinot Nero, e Syrah. Anche per lo stesso Chianti si usano, sempre più spesso, oltre al Sangiovese, il Cabernet Sauvignon e il Merlot.

La Toscana ha tante denominazioni di origine: scoprile a pagina 2

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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