4 / 7 – Dove andare per il vino in Toscana: le DOC e DOCG più importanti

Brunello di Montalcino DOCG

Una volta attraversato il Chianti da nord a sud, da Firenze a Siena, non si può non proseguire, sempre verso sud, e giungere a Montalcino.
Nelle vallate attraversate dai fiumi Orcia, Asso e Ombrone, nasce questo vino – sangiovese grosso in purezza -,  uno tra i più pregiati e famosi al mondo. La collina di Montalcino, su cui si estende l’omonimo borgo, si è formata in ere geologiche diverse, predisponendo così il territorio a ospitare la produzione di un vino dal gusto inconfondibile.

L’origine del  Brunello risale alla seconda metà dell’Ottocento, quando Ferruccio Santi selezionò e incominciò a vinificare uve di una varietà di Sangiovese conosciuta localmente come “Brunello” per via del colore scuro degli acini. Il Brunello di Montalcino è stato tra le prime tipologie italiane a ottenere la DOC e il primo, nel 1980, a ottenere la DOCG.

Verticale di Brunello di Montalcino Biondi Santi a Torino

Il Brunello di Montalcino è un vino di grande longevità che richiede lungo affinamento prima di arrivare al top del suo livello qualitativo: prima della messa in commercio sono infatti previsti cinque anni dal momento della vendemmia (che diventano sei per la versione “riserva“), di cui almeno due anni in botti di rovere, e per un tempo non inferiore ad altri quattro mesi in bottiglia (sei mesi per la riserva). Ci sono poi esempi di Brunello invecchiato per periodi che vanno da 10 a 30 anni, e più.

I più famosi Brunello di Montalcino

Tra i “Brunelli” più famosi troviamo il Biondi Santi Tenuta Greppo, che nel tempo ha conseguito una serie  impressionante di successi, comprese due Riserve – la 2004 e la 2006 – che non sfigurerebbero tra i migliori vini italiani di sempre; Casanova di Neri, pioniere nella definizione dei cru con due etichette molto diverse, Cerretalto e Tenuta Nuova, Giacomo Neri, oltre, ogni anno, a una classicissima Etichetta Bianca; il Marroneto, il cui cru più pregiato è la Madonna delle Grazie; e Poggio di Sotto. Tutti vini di grande spessore, con forza ed eleganza davvero rare. Famosi e importanti anche i “Brunelli” di Uccelliera, Col d’Orcia e Mastrojanni.

Dirigiamoci verso il mare per 2 DOC che valgono molto più di molte DOCG: scoprile a pagina 5

Informazioni sull'autore

Scrittore & Ambassador of Tuscany
[fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/dove-andare-in-toscana-per-il-vino/" width="100%" count="on" num="3"]