5 / 7 – Dove andare per il vino in Toscana: le DOC e DOCG più importanti

Bolgheri DOC e Bolgheri Sassicaia DOC

Se si vuole avere un quadro dei migliori territori del vino toscani non si può non fermarsi a Bolgheri. Nonostante qui la coltivazione della vite avvenisse già al tempo degli etruschi, fino a poco più di una quarantina di anni fa questa bellissima area dell’Alta Maremma, davanti al mare, non era considerata particolarmente adatta al vino. La prima grande consacrazione ufficiale avvenne infatti nel 1978, quando la rivista Decanter pubblicò una degustazione comparata dei cabernet del mondo, e il Sassicaia risultò al primo posto. Quindi, nel 1985, sempre il Sassicaia,  in una degustazione del Grand Jury Européen, sfidò i Grands Crus di Bordeaux, ottenendo il massimo riconoscimento.

Ma come fu possibile? Be’, per capirlo, riavvolgiamo il nastro ancora un po’ più indietro e torniamo agli anni Quaranta del secolo scorso, quando il marchese Mario Incisa della Rocchetta, appassionato di vini francesi, notando una somiglianza morfologica tra il territorio di Bolgheri e quello di Graves, a Bordeaux, importò dai Duchi Salviati, a Migliarino, alcune barbatelle di cabernet sauvignon e di cabernet franc, piantandole nella sua Tenuta San Guido. Fu un’intuizione geniale che sarebbe stata destinata non solo a creare il mito del Sassicaia stesso, ma anche di tutto il territorio circostante.

Bottiglie di Sassicaia, uno dei vini toscani più famosi e più pregiati

Si perché se è vero che a Bolgheri il vino principe rimane il Sassicaia (minimo 80% di cabernet sauvignon con l’aggiunta di quantità variabili di cabernet franc) – tra l’altro primo vino italiano di una specifica cantina a vantare una DOC riservata, come accade in Francia per pochissime etichette celeberrime – è altrettanto vero che questa assoluta eccellenza toscana non è rimasta un fenomeno isolato tanto che, a partire dagli anni ’80, è stata affiancata da numerosi altri vini di famose aziende che hanno ottenuto un’enorme serie di riconoscimenti.

Oltre il Sassicaia: altri famosi vini di Bolgheri

Gli altri fiori all’occhiello del territorio sono infatti Ornellaia, Bolgheri Doc Superiore della famiglia Frescobaldi, leggendario supertuscan a prevalenza di cabernet sauvignon (oltre a merlot, cabernet franc e petit verdot); Masseto, 6 ettari di merlot in purezza della stessa tenuta, un’eccellenza insuperabile la cui annata 2015 è stata votata, insieme al Solaia degli Antinori, miglior vino al mondo;  Guado al Tasso dei Marchesi Antinori (cabernet sauvignon, merlot, cabernet franc e a volte una piccola quota di petit verdot); la tenuta Le Macchiole, soprattutto il merlot in purezza, Messorio;  Grattamacco, soprattutto il Bolgheri Superiore DOC (Cabernet Sauvignon, merlot e sangiovese); e infine Michele Satta, i tre Bolgheri Superiore DOC, I Castagni (Cabernet Sauvignon, Syrah e Teroldego), Piastraia (Cabernet Sauvignon, Merlot, Syrah, Sangiovese) e Marianova (Syrah, Sangiovese).

Torniamo nelle aree interne per un antico vino nobile, già cantato dal Redi: scoprilo a pagina 6

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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