5 / 6 – Dove mangiare in Val d’Orcia: una cucina d’eccellenza toscana

Taverna dei Barbi – loc. Podernovi (Montalcino)

È il ristoro dell’omonima, famosa, azienda vinicola, “Taverna dei Barbi“, un posto caratteristico e accogliente che mette in tavola tutte le specialità locali, con qualche ricetta antica recuperata. A seconda del periodo, si possono trovare i crostini al patè di fegatini “all’uso di casa Colombini” su pane alle noci e uvetta; le tagliatelle ai porcini; i pici al ragù; la guancia di manzo al Brunello dei Barbi con patate soffici al rosmarino; ma anche il baccalà al vapore su vellutata di piselli e condito di pomodoro.

Dopolavoro La Foce – Pienza

Edificato nel 1939 come luogo d’incontro per gli operai agricoli dell’azienda di La Foce, vi si davano spettacoli e si giocava a bocce all’ombra dei tigli. Oggi il Dopolavoro, nuovamente di proprietà della famiglia Origo e gestito da Asia Chirdo, riapre come bar-ristorante in cui si mangiano i piatti della tradizione toscana, conditi con l’olio extra-vergine di oliva prodotto dall’azienda di La Foce. Il ristorante dispone anche del suo proprio orto a garanzia dell’assoluta freschezza e qualità dei prodotti. Un sentiero collega il Dopolavoro al celebre giardino di La Foce, visitabile nei giorni di mercoledì, sabato e domenica

Un’oasi nel cuore della Val d’Orcia, rifugio ideale per famiglie con bambini, per buongustai di passaggio o per chiunque desideri sostare senza impegno all’insegna dei prodotti e dei vini tipici del posto. Bella e suggestiva l’antica struttura dov’è situato il locale, ampio e luminoso anche all’interno, aperto da mezzogiorno a sera per pranzi, merende, aperitivi, pure solo per un caffè, senza restrizioni.

Per approfondire: Val d’Orcia: in quale paese dormire? C’è l’imbarazzo della scelta

Crostini di fegatini di pollo, tipica ricetta toscana a base di frattaglie

Taverna da Ciacco – San Quirico d’Orcia

Questo è un’accogliente locale dai toni rustici di legno caldo. Ai fornelli il titolare stesso conquista tutti con piatti della tradizione interpretati con fantasiosa creatività e sporadiche proposte di pesce nel week-end.  I concetti chiave sono: “ricerca” e “tradizione toscana rivisitata in chiave moderna”. Le materie prime raggiungono una grande qualità, i piatti sono esteticamente belli. Il filettino di cinta senese avvolto nel rigatino croccante su fonduta di cipolle è una delle loro migliori proposte.

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