3 / 4 – Dove mangiare tartufo in Toscana: andiamo sul sicuro

Romano – Viareggio (LU)

Sulla guida Michelin si legge:

Da sempre bastione della ristorazione marinara più tradizionale, compresa una vasta scelta di portate alla carta in un’epoca che si dirige a volte in direzione contraria verso menu ristretti o degustazione, Romano è uno dei templi del buon mangiare versiliano, dove la clientela viene e – poi – ritorna per trovare i grandi classici di pesce della cucina italiana. Sebbene – oggi – faccia capolino anche qualche piatto più creativo, la qualità e la fragranza del pesce è sempre l’elemento centrale di questa esperienza gastronomica”.

E cosa c’entra il tartufo? Be’, provate la Treccia di sogliola nostrana su letto di patate e tartufo di San Miniato. E poi ne riparliamo.

Tartufi bianchi e neri con gratta-tartufo su tavolo con tovaglia di lino

Trattoria Il Pozzo – Montalcino (SI)

La Trattoria Il Pozzo di Montalcino è il frutto dell’idea di due sorelle, Franca e Paola, accomunate da una passione profonda per la cucina toscana.

Questa trattoria di Piazza Castello, non solo gode di una vista mozzafiato ma anche e soprattutto di una cucina variegata, dove risaltano i sapori toscani e l’amore per l’artigianalità. Senza disdegnare i salumi provenienti da un’azienda della zona, proseguendo con la pasta fatta in casa e i secondi di carne, provate i Tagliolini col tartufo delle Crete o le Tagliatelline al tartufo scorzone. E capirete perché è un ristorante consigliato.

Per approfondire: Cerca e cavatura del tartufo in Italia diventa Patrimonio Unesco. E la Toscana gioisce

Ciotolina di coccio con tartufi neri

Papaveri e Papere – San Miniato (PI)

Il locale più quotato della capitale del tartufo bianco esce fuori da tre amici – due imprenditori, Giuliano e Gabriele Mannucci, e un ristoratore, Paolo Fiaschi – che nel 2009 danno vita a Papaveri e Papere, piccolo ristorante immerso nel verde della Valdegola, patria del Tartufo Bianco delle Colline Sanminiatesi.

L’arredamento, in linea con la filosofia culinaria, rende l’atmosfera nelle due sale calda e moderna al tempo. Nel periodo estivo è possibile mangiare in veranda.

Per quanto riguarda la cucina, il ristorante è alla costante ricerca del giusto equilibrio tra tradizione e innovazione, nel rispetto della materia prima e degli ingredienti tipici della cucina toscana.

Un consiglio per l’estate? Gnudi di ricotta e pecorino al tartufo nero estivo.

Scopri a pagina 4 gli ultimi ristoranti “di tartufo” che ti proponiamo

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Tommaso Baldassini Editore
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