Dove vedere la Befana in Toscana questo 6 gennaio 2023, tutti gli eventi per incontrare da vicino la simpatica vecchietta portatrice di dolci

1 / 3 – Dove vedere la Befana in Toscana nel 2023

C’è un collegamento tra la vecchietta dispensatrice di doni e la festa religiosa?

Tutti noi siamo molto affezionati a questa leggendaria vecchietta, un po’ strega, un po’ dolce nonna, che nella notte tra il 5 e il 6 di gennaio, volando a cavallo di una scopa, fa visita ai bambini per riempire le calze che hanno lasciato appese al camino o vicino a una finestra: quelli che durante l’anno si sono comportati bene riceveranno dolciumi, caramelle, frutta secca o piccoli giocattoli, mentre quelli che si sono comportati peggio troveranno, ahimè, solo carbone o aglio.

Epifania e Befana sono due tradizioni scollegate

Ma molti si domandano: cosa c’entra questa amata tradizione con l’Epifania, ossia la festività religiosa a cui è associata? Diciamolo subito: niente; solo il fatto che il nome della vecchietta è una storpiatura di quello della celebrazione del 6 di gennaio. Per il resto la storia della ricorrenza collegata all’adorazione di Gesù da parte dei magi e quella della Befana non sono connesse in nessun modo.

Statuine del Presepe dei Re Magi

Cos’è, esattamente l’Epifania?

Epifania in greco significa “apparizione”, parola che si riferisce alla manifestazione di una qualche divinità, ed è così che il termine è passato anche nella tradizione cristiana. All’inizio era da relazionarsi non solo alla nascita di Gesù, ma anche al suo battesimo da parte di Giovanni Battista e al primo miracolo delle nozze di Cana, dal momento che questi due episodi – che segnano l’inizio della predicazione di Cristo – avrebbero al contempo manifestato la sua natura divina da adulto. Oggi però l’Epifania celebra solo l’arrivo dei tre saggi dall’Oriente (sebbene il Vangelo non riporti il numero esatto) coi loro doni (oro, incenso e mirra: su questo il Vangelo è preciso) per omaggiare l’avvento del Rex regum. Il battesimo di Gesù è stato invece spostato alla prima domenica successiva, nonostante le Chiese ortodosse proseguano nella tradizione di festeggiare le ricorrenze assieme.

La collocazione al 6 gennaio, dodici giorni dopo il Natale, sarebbe invece legata al significato magico del numero 12, ma forse anche alla fine delle celebrazioni dei festeggiamenti per il Solstizio e il culto di Mitra, voluti dall’imperatore Aureliano, che iniziavano il 25 dicembre.

E allora perché il 6 gennaio esiste la tradizione della Befana? Scoprilo a pagina 2

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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