In Garfagnana a Fabbriche di Vergemoli si trova uno dei luoghi più suggestivi della Toscana: l’Eremo Calomini, l’eremo scavato nella montagna.

Eremo Calomini: una chiesa scavata nella roccia

Ci sono due modi di vivere la vita. Uno è pensare che niente è un miracolo. L’altro è pensare che ogni cosa è un miracolo.

Albert Einstein

Incastonato nelle montagne della Garfagnana, come un solitario dal valore incalcolabile, risiede l’Eremo Calomini un luogo di silenzio, religione e natura.

L’Eremo si trova sulla strada che costeggia la Turrite di Gallicano, sopra uno strapiombo di 70 metri ed è fuso con la roccia stessa. La sagrestia, il luogo più mistico del luogo, è scavata nella roccia – secondo la leggenda – con l’ausilio del solo scalpello. Il nome sembra derivare dal latino ‘Coffis Minor‘, poiché il luogo sorgeva sull’altura più bassa di quelle vicine.

Arrivati di fronte all’Eremo Calomini si può sentire il rumore del silenzio che si fa spazio in noi e l’allegro scroscio della fonte di acqua purissima che ha origine da questo luogo.

L'Eremo di Calomini si trova nel comune di Fabbriche di Vergemoli in Garfagnana

Le origini dell’Eremo Calomini: il miracolo della statua della Vergine

Sull’origine dell’effige sacra della Madonna a cui è consacrato l’Eremo Calomini, esistono più versioni. Secondo alcuni una donna sarebbe precipitata nello strapiombo, ma sarebbe rimasta illesa dopo aver invocato l’aiuto della Vergine Maria; secondo altri, la statua sarebbe stata trovata da alcuni pastori che l’avrebbero deposta nella grotta.

Secondo la versione più accreditata, intorno all’anno Mille una bambina andò ad abbeverarsi verso la fonte e una statua in salice della Madonna – detta successivamente ‘della Penna’ – le apparve davanti agli occhi. Raccontato l’accaduto nel villaggio, i concittadini decisero di prendere l’effige e spostarla a Gallicano. Ventiquattro ore dopo la statua era sparita e fu ritrovata nella fonte sacra ove era apparsa la prima volta.

Costruire un eremo scavato nella roccia

Da questo episodio nacque il desiderio di costruire un luogo di culto adatto ad ospitare l’effige miracolosa. Per questo si iniziò a scavare la montagna, con l’intento di creare una casa, un luogo per tutti i fedeli che volessero ringraziare o supplicare la Madonna.

Solo nel XII secolo sorse, però, il romitorio della Penna di Calomini dedicato a Santa Maria Martyres di cui si sono occupati laici e religiosi del luogo.

L'Eremo di Calomini si trova nel comune di Fabbriche di Vergemoli in Garfagnana

La diffusione del culto dell’Eremo Calomini

L’Eremo Calomini e il culto che ospita divennero famosi fra il XVII e il XVIII secolo. Vescovi e cardinali andavano in pellegrinaggio in questo luogo magico e mistico, per ritrovare se stessi e la fede o per cercare di avvicinarsi a Dio attraverso la bellezza del posto. I cittadini dei villaggi vicini si inerpicavano sulle montagne per inginocchiarsi di fronte all’effige e pregare.

Grazie alle ingenti donazioni nel ‘600 furono realizzati a mano i mobili di noce e castagno che arredano la sagrestia e nel 1700 la struttura fu ampliata con un duplice colonnato.

Dalla seconda metà del 1700 la cura del luogo passò ai parroci locali, nel 1941 ai Frati Cappuccini. Nel 1810 l’Eremo Calomini finì fra gli ordini soppressi a causa delle leggi Napoleoniche, ma grazie al Rettore di Vergemoli il culto fu ripristinato. Dal 2011 la struttura è gestita dai Discepoli dell’Annunciazione dell’Arcidiocesi di Prato.

Papa Pio VIII nel 1829 ha concesso la possibilità di ricevere l’indulgenza plenaria valida in perpetuo per i pellegrini che, visitando l’Eremo Calomini, si accosteranno ai sacramenti della Comunione e Confessione, che reciteranno il Credo, il Padre Nostro, l’Ave Maria e il Gloria al Padre.

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L'Eremo di Calomini si trova nel comune di Fabbriche di Vergemoli in Garfagnana

Visitare l’Eremo scavato nella roccia in Garfagnana

L’Eremo Calomini è dotato di una bellezza suggestiva, una fusione idilliaca fra la mano dell’uomo, la natura e il Divino. Un luogo dove cancellare il rumore del mondo e i problemi e dove perdersi. Un luogo di accoglienza, sopratutto.

In Estate è possibile visitarlo tutti i giorni, d’Inverno solo la domenica. Anche se non si è credenti, una visita in questo luogo è consigliata per godere della bellezza, tipicamente toscana, di questo luogo che sembra uscito dalla penna di J.R. R. Tolkien.

Un luogo del cuore secondo il FAI

La bellezza di questo luogo ha attratto anche gli occhi del FAI (Fondo Italiano per l’Ambiente) che lo ha inserito nell’edizione 2020 de “I Luoghi del Cuore“, una campagna nazionale per i luoghi italiani da non dimenticare.

E, per una volta, noi di TuscanyPeople, vi chiediamo di lasciare il cellulare in macchina e di godervi il silenzio, la Bellezza e voi stessi. Perdetevi, ritrovatevi e poi…fateci sapere cosa avete provato.

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