Le più divertenti e interessanti Feste del Vino in Toscana a ottobre 2022, eventi da non perdere per vivere in prima persona una delle più antiche tradizioni toscane

1 / 3 – Feste del vino in Toscana: 3 millenni di grandi celebrazioni

Di cosa parliamo in questo articolo:

  • Vino e Toscana: ebbro amore iniziato ai tempi degli Etruschi
  • La 96esima edizione della Festa dell’uva d’Impruneta
  • I giorni di Bacco – Castiglion Fiorentino
  • Festa del vino – Riana di Fosciandora
  • Festa del Vino a Montescudaio 2022

Feste dell’uva, feste del vino, baccanali, chiamatale come volete, ma comunque sia si parla sempre della celebrazione, del tripudio, del meraviglioso frutto della vite che giunge a completa maturazione – secondo il tipo di vitigno e l’andamento della stagione – tra la fine di agosto e quella di settembre, e dalla cui pigiatura scaturirà il sublime succo che si trasformerà, per successivi passaggi, prima in mosto e poi in vino.

Uva nera raccolta in cassette di legno durante la vendemmia

Vino e Toscana: ebbro amore iniziato ai tempi degli Etruschi

Un processo antichissimo, quello della raccolta dell’uva, della vinificazione e dell’affinamento, ben conosciuto già al tempo degli Etruschi, tanto che all’epoca aveva luogo in cantine scavate nel tufo e realizzate addirittura su tre piani. L’uva si pigiava a livello del suolo (primo livello), e il mosto, attraverso apposite tubature di coccio, colava nei tini disposti nei locali sottostanti (secondo livello) in cui fermentava. Un perfetto sistema a caduta, quindi, come sta tornando in auge negli ultimi anni presso molte cantine di qualità. Dopo la svinatura, poi, il vino etrusco veniva trasferito a un livello ancora più profondo (terzo livello), adatto per la maturazione e la lunga conservazione.

Esattamente come noi, gli Etruschi usavano vendemmiare l’uva perfettamente matura, la trasportavano nelle cantine in racemi interi, con casse di legno caricate da bestie da soma, e poi depositavano il tutto in un tino fatto a tronco di cono. Una volta che il tino era pieno, un uomo a piedi nudi vi saliva sopra, premendo fino a frantumare e ad ammostare gli acini. La fermentazione si compiva fra i 5 e gli 8 giorni, e la verifica avveniva con un assaggio finale da parte di alcuni esperti che si riunivano in banchetto, tanto da potersi considerare i primi enologi della storia del vino in Toscana.

Insomma, quasi tre millenni di vendemmie, di cesti ricolmi d’uva trasportati in cantine sotterranee, di grappoli diraspati e pigiati nei tini, di mosto lasciato a decantare fino a diventare vino. Quasi tre millenni di feste, celebrazioni, esaltazioni di un evento che ha sempre suscitato passione, gioia, buonumore, come tutte le belle cose naturali che si ripetono periodicamente.

Ma se settembre è il mese dell’uva e del vino per antonomasia, anche a ottobre sono previsti alcuni importanti festeggiamenti, diciamo così, tardivi. Vediamo allora quali sono le Feste del Vino in Toscana da non perdere a ottobre.

Uno è un superclassico che ha il suo culmine proprio a ottobre: scopri l’evento a pagina 2

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