L’autunno è la stagione dei colori caldi del bosco: gli alberi virano verso i toni del rosso e dell’arancio, e l’aria si riempie di aromi e profumi caratteristici; ecco una piccola guida ai frutti del bosco, ovvero cosa la terra ci offre generosamente in questa stagione

Frutti del bosco: tutto il bello dell’autunno

Se la pioggia e il cielo grigio portano via la magia del sole dell’estate, è anche vero che la stagione autunnale ci offre nuove bellissime opportunità per vivere a pieno dei bei weekend outdoor, consentendo a tutti coloro che sono appassionati di ricerca e di raccolta, di tornare a casa con ricchi bottini dal bosco.
Non si tratta esclusivamente di frutti da poter cucinare e di cui nutrirsi, ma anche di elementi da assemblare con un po’ di fantasia per poter decorare la casa alle porte del Natale, o con i quali far giocare i nostri bambini in modo naturale e totalmente sostenibile.

L'autunno è la stagione ideale per raccogliere i frutti del bosco: dai commestibili come funghi, castagne e bacche a quelli per decorare casa

Il fungo, il re dei frutti del bosco

Ma andiamo per ordine: prima di tutto non c’è appassionato di camminate nei boschi che non sia anche un appassionato di funghi! In questo l’autunno risulta la stagione ideale, infatti l’umidità maggiore e l’aria fresca favoriscono lo sviluppo di numerose varietà, fra i più abbondanti nei nostri territori sicuramente porcini, prataioli, gallinacci e ovoli.

È importante ricordare che la raccolta dei funghi epigei (ovvero quelli che “sbucano dal terreno”) è regolata da leggi regionali che la consentono senza bisogno di autorizzazione solo nel proprio Comune di residenza, mentre impongono il pagamento di una tariffa semestrale o annuale per la raccolta fuori Comune, ma sempre sul territorio regionale.

La legge prevede anche delle limitazione nelle quantità giornaliere a persona, che oscillano a seconda della varietà di fungo fra i 2 e i 3 kg, fino ai 10 kg per i residenti nei comuni montani. Infine, allo scopo di perpetuare la riproduzione di queste specie e non alterare l’equilibrio naturale è obbligatorio l’uso di cestini rigidi e areati per la diffusione delle spore, ed è vietata la raccolta al di sotto di un determinato calibro della cappella (definito per le singole specie) o nel caso il fungo sia ancora troppo piccolo e non abbia diffuso le sue spore (ad esempio per gli ovuli).

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L'autunno è la stagione ideale per raccogliere i frutti del bosco: dai commestibili come funghi, castagne e bacche a quelli per decorare casa

Castagna, la regina dell’autunno

Di pari passo con i funghi vanno le castagne, di cui la nostra Regione vanta 3 delle 8 varietà italiane riconosciute dalla Comunità Europea, ovvero il Marrone del Mugello IGP, la Castagna del Monte Amiata IGP, ed un tradizionalissimo prodotto derivato, ovvero la Farina di neccio della Garfagnana DOP.

 

Per questi frutti, vista l’abbondanza nei nostri territori, la legge non prevede limiti di raccolta, è possibile quindi accaparrarsene in quantità avendo poi l’accortezza di scegliere il miglior metodo di conservazione. Riguardo a questo potete scegliere se adottare il tradizionale metodo della “curatura” ovvero l’immersione per 4-5 giorni delle castagne in acqua (possibilmente non clorata), e la successiva asciugatura e conservazione in sacchi di juta (questo procedimento consente di mantenerle fresche per tutto l’inverno), oppure l’essiccazione, ideale per le castagne di piccola pezzatura e che richiede almeno 2 mesi di tempo, o il congelamento nel caso abbiate un freezer capiente dove disporre scorte di prodotti.

Al momento della raccolta di questi frutti del bosco è importante anche ricordare di prendere un po’ di foglie che, una volta essiccate, possono essere usate per infusi o decotti estremamente efficaci come rimedio per il mal di gola e come antidiarroici.

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Le bacche

Tra i frutti del bosco autunnale meno noti ci sono anche le bacche di ginepro, per le quali una delibera della Giunta regionale toscana (n°260 del 19/3/01) limita la raccolta a 500 grammi a persona al giorno, e che possono essere essiccate ed usate per arricchire arrosti di carne e pesce, ma anche per ottenere liquori, distillati o macerati contro il bruciore di stomaco e il meteorismo.

Anche le bacche di rosa canina, oltre a costituire una scenografica decorazione per composizioni autunnali e natalizie, rappresentano una ricchissima fonte naturale di vitamina C e vitamine del gruppo B: sono ideali quindi da aggiungere fresche a estratti, macedonie o frullati (ricordandosi sempre di asportare i semini interni), oppure secche sotto forma di infusi e tisane o preparate in marmellata, raffinata e dal gusto inconfondibile, quando se ne dispone in gran quantità.

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Sorbe e corbezzoli

Altri frutti “dimenticati” della nostra tradizione sono le sorbe, piccoli frutti del bosco dal colore rosso-marrone, che si raccolgono dai grandi alberi di cui spesso le nostre montagne sono costellate. Le sorbe, come i diosperi, sono frutti che richiedono il cosiddetto “ammezzimento”, ovvero vengono raccolte a metà maturazione, quando sono di colore giallo-arancio, per essere poi fatti maturare, possibilmente sotto la paglia, in ceste ben areate fino al raggiungimento del colore bruno.

L’utilizzo di questi frutti può essere per marmellate o tinture madri, entrambi efficaci nei problemi circolatori e come tonici e astringenti. I più esperti potranno anche cimentarsi nella preparazione di liquori o bevande fermentate come il sidro.

Anche i corbezzoli sono stati per lo più dimenticati, ma possono essere consumati come frutti del bosco freschi appena colti dall’abero, e come questi ultimi anche i meno noti “prugnoli dalla spina nera”, ovvero i frutti piccoli e scuri delle piante di Prunus selvatiche, o i “perelli rossidel biancospino, anch’essi diffusi comunemente nel nostro sottobosco.

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Decorare e giocare con i frutti del bosco

Parallelamente alla raccolta di frutti del bosco commestibili, il bosco offre anche tantissimo agli amanti delle decorazioni in stile country e a coloro che vogliano far fare una esperienza stimolante e creativa ai propri bambini: oltre a molte coloratissime foglie come quelle di aceri, lecci, castagni e viburni, con i quali è possibile realizzare suggestive decorazioni sulla tavola, ma anche divertenti collage coi più piccoli, il bosco offre sempre rami dalle forme suggestive, ghiande di faggi, querce e lecci, ideali per arricchire bouquet autunnali o da decorare ai bambini con simpatiche faccine, oltre a pigne da stoccare per accendere il fuoco d’inverno o colorare e trasformare in vari modi come decorazioni per l’albero di Natale.

In ogni caso, come ogni volta che ci interfacciamo con la natura, è comunque fondamentale ricordarsi che l’ambiente in cui ci troviamo va rispettato e tutelato, pertanto è importante adottare sempre tutti gli accorgimenti indispensabili affinché questo venga fatto: le piante non devono essere maltrattate (anche la legge vieta il taglio o l’estirpazione dell’intera pianta), è importante raccogliere solo ciò che davvero si utilizzerà (tutti i frutti menzionati infatti rappresentano il cibo principale di molti animali selvatici), infine per nessuna ragione possono essere abbandonati materiali, specialmente non degradabili come sacchetti di plastica, confezioni di merendine o bottiglie.

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L'autunno è la stagione ideale per raccogliere i frutti del bosco: dai commestibili come funghi, castagne e bacche a quelli per decorare casa

Il bosco costituisce un luogo di immensa bellezza, è generoso e mistico offrendo sia ai raccoglitori che ai taciturni camminatori un’infinità di luoghi e di emozioni davvero uniche. Poterne godere e approfittare è una fortuna ed un beneficio per tutti, è importante quindi che tali luoghi, di cui la nostra splendida Toscana è ricca vengano sempre rispettati ed amati come meritano.

Chi vive in Toscana non si domanda perché ci vive, o non se lo domanda spesso, noi sappiamo bene il perché. Ma se dovessi spiegarlo a chi non ci vive, aggiungeresti qualcosa di diverso da quanto abbiamo detto noi? Scrivici, siamo molto curiosi.

 

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Alessandra Camèra
Bio Blogger & Ambassador of Tuscany
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