4 Febbraio 2019 2019-12-10T14:02:46+01:00 Giovanna d’Austria: una prigione dorata per la moglie di Francesco I TuscanyPeople Vieri Tommasi Candidi Share: Giovanna d’Austria, ultima dei 15 figli di Ferdinando d’Asburgo, fu sposa infelice di Francesco I de’ Medici, che la tradì per tutto il corso della sua vita con Bianca Cappello. Il matrimonio tra i due rafforzò però la posizione dei Medici nella scacchiera del potere delle grandi casate. Giovanna d’Austria, tanti titoli e nobiltà quanta infelicità Giovanna nasce a Praga nel rigido gennaio del 1547. È l’ultima dei 15 figli del futuro imperatore del Sacro Romano impero, Ferdinando d’Asburgo, e di sua moglie, Anna Jagellone, figlia del re d’Ungheria e Boemia Ladislao II, sorella del futuro imperatore Massimiliano II. La prole numerosa garantisce agli Asburgo legami con le casate più potenti del secolo come Jagellone, Este, Wittelsbach, Gonzaga, e di conseguenza sempre maggiore influenza. Per questo anche la piccola Giovanna d’Austria dovrà rispondere a questa logica. Per questo non sarà priva di pretendenti, nonostante sia tutto meno che bella. Curva in avanti, per via d’una deformazione della colonna vertebrale, bassa, il viso appuntito, lungo, gli occhi sporgenti, no, la pulzella non è granché, ma porta come dote un pesantissimo titolo nobiliare. Un matrimonio di convenienza Per le ambizioni di scalata sociale dei Medici, Giovanna d’Austria è un bocconcino prelibato: il matrimonio con una principessa asburgica potrebbe rappresentare un successo fondamentale nell’ascesa della casata. Cosimo I non perde tempo e inizia le trattative per darla in sposa al figlio Francesco che per la verità non avrebbe nessuna intenzione di unirsi a lei, legato com’è all’avvenente e intrigante Bianca Cappello. Ma lei è già sposata e la famiglia Medici agogna più di ogni altra cosa al riconoscimento del titolo di Granducato di Toscana che potrebbe derivargli dall’imperatore, e poi niente vieta che il nobile rampollo fiorentino e l’intraprendente veneziana possano perpetuare la loro storia d’amore, al di fuori, diciamo così, dei saloni ufficiali della corte. Le trattative per ottenere la mano di Giovanna d’Austria durano oltre 2 anni. Cosimo, a fatica, riesce a prevalere su tutti gli altri rivali, ma alla fine, nel 1565, giunge il tanto desiderato assenso di Massimiliano II a dare in sposa sua sorella minore. La gioia della famiglia Medici raggiunge il culmine. Una Asburgo dell’austera corte di Vienna, figlia dell’Imperatore del Sacro Romano Impero, sarà presto signora di Firenze. È necessario abbellire la città, renderla degna di una simile parentela. Artisti come il Vasari, il Borghini, il Caccini, vengono subito pre-allertati, tutta la città dovrà essere parata a festa, sta per celebrarsi il matrimonio del secolo. Almeno dalle nostre parti. Le nozze di Francesco de’ Medici e Giovanna d’Austria Il 18 dicembre del 1565 è la fatidica data. Giovanna d’Austria fa il suo ingresso trionfale in città passando da Porta al Prato. Tutt’intorno c’è grande sfarzo: archi di trionfo, fontane, statue, ornano le strade, le piazze. La basilica di Santa Maria Novella è lo scenario della cerimonia. Nei mesi che seguono si alternano giostre, tornei, mascherate, spettacoli in onore della giovane sposa austriaca. Per l’occasione viene realizzato il Corridoio Vasariano, quel bellissimo percorso sopraelevato che collega Palazzo Vecchio, residenza del governo, a Palazzo Pitti, residenza del granduca. Successivamente il mercato delle carni verrà spostato dal Ponte Vecchio all’attuale Piazza della Repubblica per via del cattivo odore e dello spettacolo indecoroso che offriva. È così che nascono al suo posto le botteghe degli orafi e dei gioiellieri che caratterizzano tutt’oggi, uno dei ponti più belli del mondo. Il cortile di Palazzo Vecchio viene decorato con stucchi e pitture che riproducono, in onore della sposa, alcuni centri urbani dell’impero austriaco: Vienna, Innsbruck, Praga, Costanza. Un’iscrizione in latino posta sulla parete di levante dà il benvenuto alla principessa: “Caesaris invicti augusti pulcherrima proles”. L’evento del matrimonio inaugura una nuova stagione nello spettacolo di corte e costituirà un modello di riferimento per le future celebrazioni. Nel trionfo di scenografie di Bernardo Buontalenti viene messa in scena la commedia “La Cafonaria” di Francesco D’Ambra, al cui centro stanno gli intermezzi contenenti la storia di Amore e Psiche: sta per iniziare la nuova vita di Giovanna d’Austria, che però sarà tutto meno che rose e fiori. 6 figlie e una rivale Nata quindicesima, avendo altri 14, tra fratelli e sorelle, davanti a lei, finalmente adesso Giovanna d’Austria riceve quell’attenzione che finora non ha mai avuto; tuttavia Francesco, pur non sottraendosi ai suoi obblighi coniugali, la snobba. Giovanna d’Austria partorisce 6 bambine – di cui solo 2 però diventano adulte e si sposano, anche se una è quella Maria che un giorno diverrà regina di Francia -, ma niente maschio. Questo non rafforza la sua posizione a corte, anzi, nonostante l’innegabile prolificità, la nuova Medici arretra sempre più nell’ombra, mentre la bella e ingombrante Bianca Cappello – la quale ormai si mostra spudoratamente al fianco di Francesco che non nega la sua passione amorosa – rifulge al suo posto. A Giovanna d’Austria, comunque, più che l’infedeltà del marito, di cui le importa poco, brucia di non venir trattata all’altezza del proprio rango. In alcune lettere che ci sono pervenute si lamenta apertamente col suocero, Cosimo I, e col cognato, il cardinale Ferdinando de’ Medici, il quale in seguito si rivelerà suo prezioso alleato contro Bianca Cappello che sarà infine allontanata da Palazzo Pitti (si tratterà soltanto di un ostacolo di facciata, dato che i due amanti non di rado continueranno a rifugiarsi insieme presso una delle tante ville medicee). Una prigione dorata Giovanna d’Austria ottiene dei piccoli successi diplomatici nell’aiutare ad attenuare l’attrito tra i Medici e gli Asburgo che in quel periodo stava aumentando. Sembra che le cose per lei vadano meglio, quando però Cosimo muore lasciando Francesco libero di gestire la propria vita privata. Tanto che nel 1576 si pensa addirittura che Bianca Cappello, sua eterna rivale, abbia partorito un bambino, Antonio, illegittimo, ma maschio. In realtà la storia di questo piccolo è misteriosa e c’è chi sostiene sia tutta una gravidanza simulata e che il bambino provenga da una serva. Comunque sia, per Giovanna d’Austria è l’ennesimo smacco nella sua vita infelice, l’ennesima amarezza. Pur al potere, è e rimane una straniera che non ama né ha mai amato Firenze la quale, a sua volta, la ripaga con la stessa moneta. Non ce la fa più, Giovanna, questo luogo le ha solo riservato frustrazioni e sconfitte, così chiede al fratello di poter tornare a Vienna in quanto trascurata dal marito, ma niente può contro l’eterna ragion di stato che la vuole schiava del suo ruolo e della sua prigione dorata. Gli ultimi anni di Giovanna d’Austria L’anno successivo Giovanna d’Austria partorisce per la settima volta: finalmente è un maschio, l’agognato erede legittimo, Filippo, ma di nuovo la sua sorte sarà bizzarra e crudele quando il poverino si spegnerà molto prematuramente a soli 4 anni. Sarebbe l’ennesima dura prova se non le venisse risparmiata: nuovamente gravida, l’arciduchessa d’Austria muore nel 1578 a causa di una caduta dalle scale del palazzo Ducale, dando alla luce un bambino morto. Giovanna d’Austria viene seppellita a Firenze, nella chiesa di San Lorenzo, con grande fasto funebre. Il suo ricordo è ancora nell’aria quando Francesco, a un solo mese di distanza dalla morte, si risposa con l’odiata Bianca Cappello. L’ultimo smacco, l’ultimo affronto, quello che, verosimilmente, le importerà di meno. Sei un Eccellenza Toscana? Clicca qui Scopri come diventare “Ambasciatore di TuscanyPeople” e essere premiato. Riproduzione Riservata ©Copyright TuscanyPeople Share: Informazioni sull'autoreVieri Tommasi CandidiScrittore & Ambassador of Tuscany [fbcomments url="https://www.tuscanypeople.com/giovanna-di-austria/" width="100%" count="on" num="3"]