5 / 7 – Vacanze in Casentino: il misticismo del Monastero di Camaldoli e de il Santuario de La Verna

Giorno 4 delle vacanze in Casentino: la mattina

L’Eremo di Camaldoli si trova nel Parco delle Foreste Casentinesi, immerso in un magnifico bosco di abeti, lontano da qualsiasi forma di disturbo. Si tratta di un grande complesso monastico fondato da san Romualdo, poco dopo l’anno Mille, uno dei principali luoghi di spiritualità di tutta la Toscana, nonché la casa madre dell’ordine benedettino dei camaldolesi.

Tra i vari ambienti dell’Eremo si trovano la chiesa del Salvatore, costruita al tempo della fondazione, ma rifatta in stile barocco tra il XIV e il XVII secolo, la cella di San Romualdo (l’unica visitabile nel complesso), alcune cappelle, il refettorio e la biblioteca dove un tempo erano conservati più di 7.000 volumi di grandissimo valore, anche se oggi il patrimonio librario di Camaldoli è conservato in altre biblioteche, come la Nazionale e la Laurenziana di Firenze.

Per approfondire: Camaldoli, dove si incontrano storia, natura e spiritualità

Particolare dell'Eremo di Camaldoli- Casentino

Il pomeriggio: il Santuario de La Verna

Il Santuario de La Verna è uno dei luoghi più significativi per la vita religiosa di San Francesco dove, nella Leggenda Francescana, il 17 settembre 1224 il santo avrebbe ricevuto le stimmate.

Sorse così sul monte della Verna, per volere dello stesso Santo d’Assisi, il complesso conventuale, oggi meta di pellegrinaggi da ogni parte del mondo. Il complesso comprende la chiesetta di Santa Maria degli Angeli, costruita dallo stesso Francesco, il corridoio e la Cappella della Sacre Stimmate, e la Basilica dedicata a Santa Maria Assunta dove, ancor oggi, si può ammirare l’Annunciazione, uno dei capolavori dello scultore Andrea della Robbia.

Il Museo della Verna, dentro il Santuario, ripercorre l’antica vita del convento, tra le grandi sale del Quattrocento e il salone del “fuoco comune”. Qui sono esposti preziosi oggetti liturgici, ma anche dipinti di scuola fiorentina del Quattrocento e del Cinquecento, e altre opere d’arte, tra cui spicca un busto di Cristo in ceramica attribuito ad Andrea della Robbia.

Intenso il momento di riflessione davanti al “Sasso Spicco“, uno sperone di roccia appeso alla montagna, dove il Santo si recava in preghiera.

Cosa fare il quinto giorno in Casentino? Scoprilo a pagina 6

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Scrittore & Ambassador of Tuscany
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